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lunedì 11 marzo 2013

A Bruxelles, Consiglio Affari Esteri. Partecipa per l’Italia il sottosegretario Marta Dassù


UNIONE EUROPEA
A Bruxelles, Consiglio Affari Esteri. Partecipa per l’Italia il sottosegretario Marta Dassù

ROMA - Nell’agenda dei lavori del Consiglio dei Ministri degli Esteri europei, che si riunisce oggi a Bruxelles ed al quale partecipa per l’Italia il sottosegretario Marta Dassù. anche la situazione in Nord Corea (Pyongyang ha chiuso la ‘’linea rossa’’), oltre che la crisi in Siria, i rapporti con i Paesi della sponda del Sud del Mediterraneo, l’Iran, sono i temi 

L’incontro dei Ministri con l’Inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba Lakhdar Brahimi sarà l’occasione per una prima discussione a livello europeo sulle prospettive della crisi siriana all’indomani della riunione di Roma del 28 febbraio. Una riunione, quella di Villa Madama, durante la quale - spiega la Farnesina - è maturata la svolta per un più marcato contributo americano, ed il cui forte messaggio per un rilancio del processo politico e per un concreto sostegno materiale alla Coalizione delle opposizioni è stato colto in questi giorni dalla comunità internazionale. 

Altro tema caldo di dibattito, le evoluzioni nei tre Paesi nordafricani protagonisti della primavera araba, Egitto, Tunisia e Libia, al centro, in questi mesi, di un’intensa attività diplomatica dell’Italia, culminata nelle visite di Terzi nelle tre capitali, e condotta con continui contatti bilaterali, regionali e multilaterali. Terzi si è più volte espresso sulla necessità di un convinto sostegno europeo alla stabilità dell’Egitto, Paese centrale per gli equilibri regionali. 

Anche le evoluzioni in Tunisia, che ha inaugurato la stagione delle Primavere Arabe e dove è stata da poco annunciata la formazione di un nuovo Governo, saranno all’attenzione dell’Europa chiamata a sostenere la ripresa economica del paese con un maggiore impegno, anche finanziario. 

In più occasioni Terzi ha espresso la volontà dell’Italia di continuare ad avere un ruolo guida e di stimolo verso l’Europa, affinché il sostegno al processo di stabilizzazione della Libia resti una priorità della comunità internazionale. Come il titolare della Farnesina ha ricordato qualche giorno fa a New York al segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon, l’Italia, primo contribuente alla transizione democratica in Libia con un impegno complessivo di oltre 55 milioni di euro, intende rafforzare ulteriormente la collaborazione con la missione delle Nazioni Unite guidata da Tarek Mitri, cruciale per garantire la necessaria coerenza ed efficacia agli aiuti internazionali in Libia, ed è pronta a fare la propria parte anche per il successo della missione civile di assistenza al settore della sicurezza e del controllo delle frontiere che l’UE dispiegherà nei prossimi mesi. Un’ulteriore occasione di dialogo e di sostegno alle autorità libiche potrà essere fornita anche dalla seconda Conferenza Internazionale sulla Libia, che l’Italia si è offerta di ospitare. 

Anche la situazione in Mali sarà oggetto dei lavori del Consiglio: in agenda è previsto un intervento dell’alto rappresentante Ashton sugli ultimi, incoraggianti sviluppi sul terreno. 

All’ordine del giorno anche uno scambio di vedute sul rapporto dell’UE con la Russia, anche in vista del prossimo Consiglio Europeo (14-15 marzo). L’Italia incoraggia la Russia e l’Unione Europea a procedere in modo costruttivo nel cammino del partenariato strategico, che rimane l’obiettivo da perseguire, data la vasta portata dei temi in discussione: dalla liberalizzazione dei movimenti alla politica dei visti, dall’energia, alla modernizzazione, allo stato di diritto nello spazio europeo. 

I responsabili delle Cancellerie europee potranno inoltre raccogliere direttamente dalla Baronessa Ashton valutazioni aggiornate sull’andamento di due dossier che occupano un posto di primo piano nell’azione internazionale dell’Unione: la questione nucleare iraniana, e il dialogo facilitato fra Belgrado e Pristina, ora entrato in una fase decisiva. Spazio anche per l’Iraq, il cui quadro politico deve indurre l’Unione Europea ad un’azione ancora più incisiva a favore della riconciliazione nazionale e del rafforzamento delle istituzioni. 

Nell’agenda dei lavori dei ministri degli Esteri Ue anche una discussione sui rapporti UE-Giappone, con lo scopo di preparare il Vertice a Tokyo del 25 marzo, dal quale ci si attende l’avvio dei negoziati sull’Accordo Quadro e sull’Accordo di Libero Scambio. (Inform)

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