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mercoledì 20 marzo 2013

Ad Hannover il convegno “L’italiano e i processi di globalizzazione: le sfide del mercato delle lingue”


LINGUA E CULTURA ITALIANA
Ad Hannover il convegno “L’italiano e i processi di globalizzazione: le sfide del mercato delle lingue”

Un incontro promosso e organizzato dal Consolato generale d’Italia in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg e il Comites di Hannnover

HANNOVER – Si è svolto alcuni giorni fa ad Hannover il convegno sul tema “L’italiano e i processi di globalizzazione: le sfide del mercato delle lingue”, promosso e organizzato dal Consolato generale d’Italia ad Hannover in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg e il Comites di Hannnover. Ad aprire i lavori il console generale Gianpaolo Ceprini, che ha portato ai presenti i saluti dell’ambasciatore d’Italia, Elio Menzione. 

Sono intervenuti sui processi che interessano la diffusione della lingua italiana all’estero docenti delle università tedesche e italiane, insegnanti di italiano, presidenti di associazioni italo-tedesche e persone interessate allo studio della nostra lingua residenti in Germania e in particolare in Bassa Sassonia. 

A presiedere i lavori è stato Klaus Hölker, ordinario di letterature romanze presso l’Università Leibniz di Hannover, mentre l’addetto culturale del Consolato, Laura Todescato, ha rivolto in apertura una serie di domande ai docenti intervenuti. Tra i relatori Massimo Vedovelli, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ateneo specializzato nella ricerca e nell’alta formazione sull’italiano come lingua prima e seconda, che ha approfondito “Il ruolo dell’emigrazione per i nuovi assetti dello spazio linguistico italiano”. Vedovelli ha ribadito come, grazie all’immigrazione, l’Italia abbia ampliato il proprio spazio linguistico, connotato ora da un “plurilinguismo”. Allo stesso modo – ha rilevato - l’italiano come lingua di origine e lingua straniera all’estero è motore di mutamento dei contesti sociali in cui si inserisce. 

Sono poi intervenuti Andrea Grewe, ordinario di Letterature romanze presso l’Università di Osnabrück, e Andrea Palermo, lettore d’italiano presso lo stesso ateneo, mettendo in evidenza in particolare la lenta ma progressiva diminuzione del numero degli studenti di italiano e la soppressione di alcune cattedre di Italianistica nelle università della Bassa Sassonia. Per riequilibrare una situazione in cui lo studio di inglese e spagnolo cresce spesso a scapito di altre lingue, come il francese e l’italiano, l’Università di Osnabrück – è stato evidenziato - ha adottato un progetto volto alla valorizzazione del background migratorio di studenti con origini italiane. 

Sono infine intervenuti Edgar Radtke, ordinario di Linguistica romanza presso l’Università di Heidelberg, che ha analizzato il rapporto tra lingua e dialetto, e Maria Catricalà, ordinario di Linguistica presso l’Università Roma Tre, che, insieme a Annarita Guidi, dello stesso ateneo, si è soffermata sulla “lingua dei brevetti”. Discussa in particolare l’esclusione dell’italiano tra le lingue ammesse per il deposito dei brevetti dalle ultime risoluzioni dell’Unione Europea. 

Nel seguito dell’incontro è stata accolta anche la proposta del titolare della cattedra di Romanistica dell’Università di Rostock, che ha invitato a proseguire il dibattito in un apposito convegno presso quella Università ed anche con un “Forum itinerante” sulla materia. 

Il resoconto dell’incontro è stato segnalato dal presidente del Comites di Hannover, Giuseppe Scigliano. (Inform)

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