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lunedì 4 marzo 2013

Albanese, Ctim Franconia, sui risultati del voto all’estero

ITALIANI ALL’ESTERO
Lucio Albanese, coordinatore del Ctim Franconia, sui risultati del voto all’estero
“Gli italiani all’estero hanno votato chi veramente si è battuto per i nostri interessi e diritti in Parlamento e sul territorio”


NORIMBERGA – Lucio Albanese, membro del Comites di Norimberga e coordinatore del Comitato Tricolore Italiani nel Mondo della Franconia, commenta l’esito del voto politico italiano confrontando il dato nazionale con il voto espresso dai connazionali all’estero.

Risultati diversi che fanno emergere “una valutazione politica differente” da parte dei connazionali all’estero delle vicende politiche italiane, distinzione che per Albanese non è riconducibile alla scarsa conoscenza di ciò che avviene in Italia da parte delle collettività presenti nel mondo, stigmatizzando così un giudizio del voto all’estero che egli definisce “poco obiettivo”.

Il coordinatore del Ctim ritiene invece che “gran parte degli italiani all’estero abbia votato con senso di realtà e pragmatismo, votando chi veramente si è battuto per i nostri interessi e diritti in Parlamento e sul territorio”. “Gli italiani all’estero hanno cercato, in una situazione finanziaria difficile per l’Italia, di essere propositivi in alternativa dei forti tagli – prosegue Albanese, precisando come essi non si siano fatti blandire da chi “prometteva la luna nel pozzo”, preferendo soluzioni basate giocoforza sui vincoli di spesa. “Di certo resta che se gli italiani nella madrepatria avessero votato come i loro connazionali all’estero non saremmo in questa difficile situazione di stallo, in cui nessuno dei pseudo vincitori vuole trattare con l’altro – afferma Albanese, evidenziando come tale situazione rischi di portare “il paese all’ingovernabilità” e farlo divenire, a causa delle gravi difficoltà finanziarie, “nuovamente un caso di instabilità e preoccupazione in Europa”. “Speriamo fortemente che prevalga responsabilità e buon senso – conclude - e che si trovi un compromesso, per il bene dell’Italia e degli italiani dentro e fuori dei confini”. (Inform)

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