Per il reindirizzamento cliccate link to example

mercoledì 6 marzo 2013

Il rapporto tra farmaci e popolazione immigrata in Italia in uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità


IMMIGRAZIONE
Il rapporto tra farmaci e popolazione immigrata in Italia in uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità

Le considerazioni sui dati di Giovanni D’Agata, fondatore dello Sportello dei diritti

ROMA - Il rapporto tra farmaci e popolazione immigrata in Italia è stato oggetto di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità presentato alcuni giorni fa nel corso del convegno “Prescrizione farmaceutica nella popolazione immigrata” segnalato da Giovanni D’Agata, fondatore dello Sportello dei diritti (http://www.sportellodeidiritti.org/) per evidenziare, dati alla mano, la sostenibilità dei bisogni sanitari avvertiti dalla popolazione immigrata in Italia. 

La “legge dei numeri” dimostra infatti “come gli stranieri residenti non siano un peso per il nostro welfare ma, semmai, - sostiene D’Agata in una nota diffusa in proposito - stanno contribuendo a rallentare con la loro laboriosità e la loro scarsa vena a sfruttare il nostro sistema di protezione sociale, i gravi effetti della crisi”. 

Tra i dati messi in evidenza dalla ricerca, frutto di una collaborazione con la Società italiana di farmacia ospedaliera, la Società italiana di medicina delle migrazioni, la Cineca e il Consorzio Mario Negri Sud, i 72 euro di spesa farmaceutica sostenuta mediamente dal Sistema sanitario nazionale per ogni cittadino immigrato, di contro ai 97 euro di spesa quantificati per uno italiano, e un’incidenza degli immigrati sulla spesa farmaceutica complessiva del 2,6%, pari a 330 milioni di euro. 

Anche nel caso dei migranti, le donne consumano mediamente più farmaci rispetto agli uomini: hanno ricevuto almeno una prescrizione il 58% delle donne immigrate e il 65% delle italiane e con durata dei trattamenti sovrapponibile tra coloro che hanno ricevuto prescrizioni. Su un campione di 

710.879 persone, ossia il 16% della popolazione immigrata residente in Italia – età media di 33 anni, il 53% donne - sono stati presi in considerazione 134.000 bambini figli di immigrati, dei quali il 76% nato in Italia. Di questi ultimi, oltre la metà - fa sapere D’Agata, - per l’esattezza il 54%, ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci nell’anno, a fronte del 60% dei bambini italiani. In media ciascun bambino immigrato ha ricevuto 2,4 confezioni rispetto a 2,6 degli italiani. 

Gli immigrati inoltre usano più antidiabetici (1,6% rispetto a 1,1%), gastroprotettivi (10,3% vs 8,7%) e antiinfiammatori (11,3% vs 8,3%) a confronto degli italiani, mentre i nostri connazionali utilizzano più farmaci contro l’ipertensione (7,6% vs 6,5%) e l’ipercolesterolemia (2,4% vs 1,9%), antibiotici (36,6% vs 31,9%), farmaci contro i sintomi dell’asma e della Bpco (12,2% vs 8,1%). La prevalenza d’uso di antidepressivi è circa doppia nella popolazione italiana (3,9% vs 2%). Esiste poi un’ampia fascia di popolazione immigrata che accede poco o per nulla alle cure, cinesi e kosovari in particolare. 

“Dallo studio – afferma D’Agata - é emerso anche che nonostante i tagli lineari, il nostro Servizio sanitario nazionale risulta essere ancora in grado di prendersi cura della popolazione immigrata residente in Italia – che nel 2011 erano oltre quattro milioni e mezzo, pari al 7,5% della popolazione - rendendo accessibili a tutti terapie e servizi. Inoltre, non risultano sussistere particolari differenze tra l’uso di farmaci da parte degli immigrati e da parte degli italiani, essendo nei primi solo di poco inferiore che nei secondi”. Dai dati raccolti si rileva poi la necessità di “incentivare gli sforzi per l’integrazione e la mediazione linguistico-culturale, che devono essere rivolti ad una maggiore informazione nei confronti di tutti quegli immigrati che non escono allo scoperto e che evidentemente non si è potuto far rientrare in questa ricerca, pur avendo diritto - sottolinea il fondatore dello Sportello - alle cure di emergenza e alle cure salvavita”. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento