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martedì 19 marzo 2013

Il segretario generale della Farnesina al convegno “Una nuova era in Somalia.

SOMALIA
Il segretario generale della Farnesina al convegno “Una nuova era in Somalia. Quale ruolo per Italia e Gran Bretagna?”
Valensise: “Italia al fianco di Mogadiscio per la stabilizzazione”



ROMA – “La Somalia sta facendo grandi sforzi per la stabilizzazione del Paese, noi appoggiamo questi sforzi sia dal punto vista politico sia da quello economico, favorendo la mobilitazione di risorse che possano contribuire allo sviluppo di un Paese che ha varie potenzialità”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Farnesina Michele Valensise a margine del convegno ‘Una nuova era in Somalia - Quale ruolo per Italia e Gran Bretagna?’, organizzato a Villa Wolkonsky, residenza ufficiale dell’ambasciatore britannico in Italia.

“L'impressione è che dopo anni di lutti e instabilità questa sia davvero la volta buona per far uscire il Paese dalla crisi e per mobilitare le migliori energie del popolo e della dirigenza somala. L'Italia sarà al loro fianco, la Somalia è troppo importante per noi”, ha quindi evidenziato Valensise intervenendo al convegno e ricordando “l'impegno” dell'Italia per il sostegno al settore giudiziario, “nel rafforzamenti delle corti e dei penitenziari, nel rispetto delle leggi e delle tradizioni somale”.

Per il segretario generale della Farnesina, la strategia per la ricostruzione della Somalia si sviluppa su due binari: “quello economico, facendo leva sulle risorse naturali e su un settore privato che è molto attivo, e quello del consolidamento delle istituzioni”, visto che “nessuna capacità economica può essere ben convogliata senza il consolidamento delle funzioni statali - a livello di amministrazione centrale e di quelle decentrate - e della trasparenza delle procedure”.

Con un potenziale fatto da migliaia di ettari di terreno agricolo, “risorse ittiche e naturali e la più lunga costa africana, speriamo che Italia e Gran Bretagna contribuiscano allo sviluppo di tali risorse”, ha sottolineato il segretario generale del Ministero degli Esteri somalo, Mihamed Sharif Mohamud, auspicando che Italia e Gran Bretagna “guidino l'Ue per la ricostruzione”, dove “la cosa più importante è la sicurezza”, ha spiegato Mohamud rivolgendosi anche alle imprese italiane e britanniche e ricordando come l'Italia “abbia lasciato un patrimonio unico in Somalia”, a partire dal settore agricolo. “Noi abbiamo rapporti di amicizia con i Paesi del Golfo, ma le loro politiche di sostegno sarebbero più fruttuose se abbinate alle competenze e alle tecnologie occidentali”, ha evidenziato Mohamud.

L'ambasciatore britannico a Roma, Christopher Prentice, in vista della Conferenza sulla Somalia che si terrà a Londra il 7 maggio, ha assicurato il “comune impegno” di Italia e Gran Bretagna per la ricostruzione di un Paese giunto a una “svolta significativa” ma dove gli Shabaab continuano a “minacciare la pace”. Ue, G8 e Unione Africana, “lavorando insieme, possono aiutare il governo della Somalia a creare un futuro più sicuro e prospero per il suo popolo”, ha concluso il diplomatico. (Inform)

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