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venerdì 1 marzo 2013

La Newsletter di Laura Garavini (Pd)

PARTITI
La Newsletter di Laura Garavini (Pd)



Care democratiche e cari democratici in Europa,

grazie di cuore per avermi votato e per avermi fatta votare. Un grazie sincero e caloroso a tutte/i coloro che mi hanno sostenuto in questa difficile campagna elettorale. Un grande grazie alle tante persone che a titolo meramente gratuito, solo perché convinte della mia persona, del lavoro portato avanti e degli ideali per i quali mi sono fin qui battuta, si sono spesi, inducendo colleghi, conoscenti e parenti a votarmi. Spesso si è trattato di amici di lungo corso, di compagni di battaglie comuni per gli italiani all'estero, o di ex colleghi, impegnati nell'associazionismo. Altre volte invece si è trattato di persone incontrate casualmente strada facendo, anche loro persone preziose con le quali si è instaurata la sintonia di chi crede negli stessi valori e negli stessi obiettivi. A tutte/i un abbraccio sentito. Il risultato così importante da me ottenuto, con 37.813 preferenze, è la vittoria di tutti noi, merito dell'entusiasmo e della convinzione dei tanti che mi hanno sostenuta.

Il sostegno sul territorio

È stato un vero piacere essere ospite delle iniziative organizzate in otto paesi diversi (55 in sole sei settimane). Sono molto grata anche a tutti quelli che hanno diffuso appelli in mio favore, o che hanno fatto volantinaggio o mandato in giro lettere o mail, invitando ad appoggiarmi. Grande riconoscimento anche a chi mi ha accompagnato sui social network: facebook è diventato un vero diario di bordo, con cui tenervi aggiornata sul mio lavoro, ma anche su cui poter fare confluire le idee e il calore umano che sempre hanno contraddistinto tutti gli incontri e l'intera campagna elettorale. Non solo utile, ma anche umanamente molto bello, perché ci aiuta ad abbattere le distanze e a restare vicini.

Grazie agli italiani all’estero il PD è il primo partito anche alla Camera

E poi un grazie con la 'G' maiuscola per il fatto che, con il voto degli italiani all'estero, il PD per la prima volta nella storia d'Italia fa sì che un partito di centro-sinistra sia il primo partito in Italia. Lo si dice troppo poco e senza abbastanza convinzione. Proprio grazie a noi italiani all’estero, il Pd è diventato il partito più votato anche alla Camera. La maggioranza relativa al Senato l'avevamo già raggiunta con il voto in Italia. Insomma, in queste elezioni non abbiamo stravinto, come speravamo tutti, ma abbiamo vinto. Lo avessimo potuto dire già lunedì sera, insieme ai risultati nazionali, il dibattito politico di questi giorni sarebbe un po‘ diverso, molto più a nostro favore. E tutto questo grazie al voto degli italiani all'estero. Semplicemente straordinario.

Lo scenario politico. Mai con Berlusconi...

Ma inutile negarlo: in generale lo scenario politico uscito dal voto del 24/25 febbraio in Italia ci ha deluso: la rimonta di Berlusconi (anche se, vedendo i pronostici sbagliatissimi dei sondaggisti, sorge il dubbio che i numeri di due, tre mesi fa non corrispondessero alla verità...), l'exploit del Grillo più populista, un forte assenteismo e un risultato in cui neanche un'alleanza con Monti ci permetterebbe di governare. Adesso che fare? Buttare tutto a mare? Indurre Bersani alle dimissioni? O approntare una grande coalizione con Berlusconi? Neanche per idea. Una cosa è certa: mai con Berlusconi! Rimane l’opzione Grillo oppure nuove elezioni subito. Direi che non dobbiamo escludere l'ipotesi di andare di nuovo alle urne, in tempi brevi. Ma prima abbiamo il dovere di mettere Grillo alla prova.

...ma mettiamo Grillo alla prova

Grillo è tutt’altro che un partner da sogno. Anzi. Ma vorrei che provassimo a proporgli alcune riforme di cui il Paese ha bisogno: ad esempio una legge sul conflitto di interessi, una riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, una legge anticorruzione e il ripristino del falso in bilancio, così come il taglio delle auto blu. E dopo vediamo. Intanto sfidiamo Grillo sul suo stesso terreno. Costringiamo i suoi parlamentari a misurarsi su risposte concrete. Non lasciamogli alibi. Intanto spero che gli eletti di Grillo agiscano in Parlamento come liberi cittadini per il bene dell‘Italia e non come marionette, manovrate da un guru. Fra i parlamentari di Grillo ci sono diversi giovani, e sono convinta che in mezzo a loro ci siano anche dei giovani in gamba. Conto che loro accettino la nostra offerta di una politica di rinnovamento per cambiare finalmente il nostro Paese. È finito il tempo delle battute, è cominciato il tempo dei fatti. Se loro cominciano a trattarci con rispetto, possono essere sicuri che lo faremo anche noi. Personalmente sento la voglia di aprire una fase veramente nuova nella politica italiana, per fare le riforme per le quali noi del PD ci battiamo da tempo. Chissà che non ci riesca di tirar fuori, da una situazione così complicata, qualcosa di importante, qualcosa che renda l’Italia veramente più moderna, più giusta e più europea.

Roma, 1° marzo 2013 (Laura Garavini /Inform)

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