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mercoledì 13 marzo 2013

Non rassegnarsi nell’impegno contro lo svantaggio


PATRONATI E SINDACATI
Convegno promosso dall’Ital e dalla Uil a Roma

Non rassegnarsi nell’impegno contro lo svantaggio

ROMA - “Annullare lo svantaggio” è il titolo del Convegno che l’Ital e la Uil hanno promosso l’11 marzo, sul tema dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro per persone con particolare svantaggio sociale ed economico. Una missione perseguita da anni dal Patronato Ital e dal sindacato Uil che ha visto protagonisti il mondo dell’associazionismo, la Confederazione Uil e le Istituzioni. 

Sottotitolo del convegno un termine desueto nel linguaggio del mercato del lavoro, “incrocio” tra domanda e offerta, che per gli organizzatori del convegno assume un significato importante, una vera e propria “intersezione”, l’unione tra diverse competenze per un risultato condiviso. 

“Ci occupiamo di questi aspetti con grande passione – ha affermato Gilberto De Santis, Presidente Ital Uil, in apertura del Convegno – in sinergia con le nostre strutture sul territorio, il Ministero del Lavoro, il Sindacato di Categoria”. Il Convegno è stata anche l’occasione per annunciare la recente approvazione di due progetti dedicati alla preformazione degli immigrati provenienti dal Perù e dall’Egitto, progetti che coinvolgono l’Ital, vari attori sociali e Istituzionali. A porre l’attenzione sulla grave crisi che sta vivendo il mondo del sociale in questo ultimo periodo è Alberto Sera , Vice Presidente Ital, che con il termine di “Social crunch” ha delineato il crescente calo di attenzione del Governo su queste tematiche. Per Sera “Bisogna rimettere al centro delle varie agende politiche la società e il sociale, mettere in rete le varie esperienze finora compiute anche grazie al contributo del patronato e del sindacato”. 

Per Natale Forlani, Direttore Generale immigrazione e politiche di integrazione del Ministero del Lavoro “c’è bisogno di ripensare alle categorie così definite “svantaggiate”, non considerarle una categoria generale, ma come condizione reale. Lo Stato – secondo Forlani – deve agevolare la sussidiarietà favorendo al meglio il lavoro e il comportamento dei servizi”. 

A portare i risultati del lavoro svolto dalla Fondazione Serono è il suo Direttore Gianfranco Conti, che ha affermato come il lavoro di assistenza abbia radici lontane, ricordando che già in epoca Paleolitica la società si prendeva cura dei disabili e trovava loro un lavoro consono. Per Conti “lo Stato deve occuparsi di rimuovere gli ostacoli a 360 gradi, non dimenticando che il soggetto è una persona con tutte le peculiarità”. 

Il lavoro dell’Ital in questi anni si è esteso anche sul fronte delle carceri, con servizi dedicati ai detenuti, fra tutti è stato ricordato il progetto Spin che interessa la Casa Circondariale di Bari. 

Luigi Pagano, Vice Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, nel suo intervento ha affrontato il tema del lavoro all’interno delle carceri, identificando lo stesso come “condizione principale perché il detenuto possa tentare un reinserimento sociale”. Inoltre Pagano ha evidenziato come la riforma del sistema penitenziario del 1975 abbia radicalmente modificato il mercato del lavoro per i detenuti. 

Di “reinserimento e accompagnamento” ha parlato anche Claudio Lunghini, Segretario Generale de “Gli Amici di Eleonora Onlus”, che ha affrontato il tema dei malati in stato vegetativo e in coma affermando che “Non esistono strutture apposite e non c’è nessun welfare che può garantire aiuto 24 ore su 24 alle famiglie dei malati che vengono dimessi dalle strutture sanitarie”, ribadendo la mission della loro Associazione, quella cioè di “aiutare le famiglie ad assistere i familiari” e dei loro “Punto coma”, sportelli dedicati alle problematiche legate all’invalidità civile gestite in convenzione con il Patronato Ital. 

“Tra le categorie svantaggiate vanno inseriti anche gli imprenditori e i piccoli imprenditori – ha affermato Giuseppe Bea, Responsabile politiche di integrazione CNA – che sempre più vivono la crisi. Come Confederazione stiamo facendo appelli – ha continuato Bea – ai rappresentati politici perché si acceleri, perché le imprese non possono più aspettare”. 

L’impegno della Uil è determinante anche sul fronte delle Categorie Sindacali. Ai lavori del Convegno ha preso parte il Segretario Generale Uilp, Romano Bellissima, che ha ricordato come la Categoria dei Pensionati sia vicina al tema della rimozione del disagio e della non autosufficienza. “Stiamo affrontando la questione da protagonisti – ha affermato Bellissima – attraverso gli Uffici H gestiamo 80 sportelli in tutto il territorio nazionale per un protagonismo diretto dei disabili”. 

Per il Segretario Confederale Uil, Carlo Fiordaliso, il motto “uniti si vince, divisi si perde” riassume la sua idea di fare sindacato: “rilanciare la solidarietà azzerando le diversità tra settori, cercando di riconquistare quei diritti conquistati negli anni che ora lo stato ci sta portando via”. 

Carmelo Barbagallo, Segretario Organizzativo Uil, ha sostenuto che “nelle pieghe del bilancio delle Regioni e dei Comuni ci sono fondi destinati agli svantaggiati che non sono utilizzati e che probabilmente uno studio approfondito porterebbe a rivendicare ciò che è stato conquistato ma che non è stato erogato”. 

In conclusione al Convegno, il Segretario Confederale Guglielmo Loy, ha centrato l’attenzione sul tema del lavoro affermando che “Oggi la disoccupazione crea disagio generale che diventa particolare per i soggetti ancora più deboli. Se in generale non si assume – ha concluso Loy – non si riesce a garantire neanche una quota riservata. In conclusione il Segretario esorta a non rassegnarsi, l’unica via di uscita da questo processo. (Inform)

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