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lunedì 18 marzo 2013

Regione Puglia: Programma per l'internazionalizzazione delle imprese

INTERNAZIONALIZZAZIONE
Regione Puglia: Programma per l'internazionalizzazione delle imprese

BARI - Aumentare la competitività delle imprese pugliesi all’estero attraverso il potenziamento della ricerca, attrarre nuovi investimenti in Puglia, preparare le imprese ad affrontare nuovi mercati. Sono queste i principali obiettivi del nuovo Programma per l’internazionalizzazione delle imprese, lo strumento attraverso il quale la Regione Puglia interviene per rafforzare l’apertura internazionale delle aziende pugliesi. Il documento che si chiama per intero “Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali 2013-14”, è stato presentato ai rappresentanti dei distretti produttivi, alle associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali. Lo strumento esiste dal 2005 tuttavia, rispetto ad otto anni fa, lo scenario è cambiato al punto tale da richiedere un enorme sforzo per accrescere la competitività e conquistare così sempre nuovi mercati. Ecco perché la Regione Puglia ha voluto rinnovare il piano adattandolo alle nuove necessità. A spiegarlo è l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “Nel 2005, all’epoca della prima edizione del Programma – ha detto – la Puglia esportò beni per 6,7 miliardi, nel 2012 questo dato è cresciuto del 30%. È un segnale che ci conforta. Tuttavia una crisi come quella che siamo costretti ad affrontare ci impone di fare tutti gli sforzi possibili per aiutare il sistema delle imprese ad uscirne. Se i dati Istat sulle esportazioni (con una crescita della Puglia nel 2012 del 7,3%), ci confortano, siamo comunque chiamati a rispondere a sempre nuove sfide. Con il nuovo programma sosterremo in modo ancora più strategico le aziende che intendono sfruttare le opportunità rappresentate dai mercati esteri, intrecciando fitte relazioni internazionali, realizzando missioni, iniziative incoming, azioni di scouting e partecipando alle principali manifestazioni fieristiche all’estero e in Italia. Ma punteremo soprattutto sulla promozione all’estero dell’innovazione made in Puglia. Il nostro obiettivo è aumentare il contributo della regione all’export nazionale”. Cinque le sfide che il Programma intende cogliere. Al primo posto l’aumento della competitività delle imprese sui mercati esteri attraverso il potenziamento della ricerca. Oggi le imprese mostrano una bassa propensione nei confronti degli investimenti in ricerca, invece – è stato spiegato durante l’incontro – è proprio la capacità di realizzare un prodotto unico ad avere successo sui mercati esteri. Una sfida che si vince anche spingendo le università e i centri di ricerca e a condividere i loro progetti con le imprese. La seconda sfida è invece quella di accompagnare le imprese sui mercati extra UE, dove ci sono più opportunità. Per questo sarà realizzata una fitta attività di formazione nei confronti delle aziende in modo che arrivino con la giusta preparazione alle iniziative sui nuovi mercati. Al terzo posto, il sostegno economico alle imprese che intendono partecipare ad iniziative all’estero, un sostegno da attuare attraverso bandi ad hoc. Quarta sfida, il potenziamento dell’attrazione degli investimenti in Puglia. Un obiettivo, tuttavia – è stato sottolineato – che può essere realizzato anche grazie ad una politica industriale nazionale. Infine sarà necessario integrare l’azione di tutti gli assessorati che si muovono all’estero. Per meglio soddisfare le esigenze delle aziende, il Programma, da sempre con una valenza annuale, da quest’anno diventa biennale. Così le imprese, aderendo alle iniziative proposte, potranno pianificare per tempo i propri interventi. Cinquantasei le iniziative previste e rivolte a penetrare i mercati di 14 Paesi: Australia, Brasile, Canada, Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Qatar, Russia, Stati Uniti e Turchia. Sono 11 i settori considerati prioritari per le iniziative di internazionalizzazione: Aerospazio; Filiera Agro-industria e florovivaismo; Sistema Casa (legno-arredo); “Green Economy”: Ambiente, Edilizia sostenibile, Energia rinnovabile; ICT; Sistema della Logistica; Materiali lapidei; Meccanica - meccatronica; Sistema Moda/Persona (Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero-Accessori-Gioelleria-Cosmesi); Nautica da diporto e Industria creativa. A questi si aggiungono due “Progetti speciali” a favore dell’artigianato tradizionale ed artistico e delle comunità dei pugliesi nel mondo. Tra le attività in programma non solo fiere specializzate ma anche azioni di scouting, missioni incoming, attività pre-evento (per migliorare la preparazione alla partecipazione) e attività post-evento finalizzate a discutere e valutare i risultati raggiunti). Il Programma, già approvato dalla giunta regionale, è stato redatto dall’assessorato allo Sviluppo economico (servizio Internazionalizzazione) e sarà realizzato con la collaborazione delle imprese, dei distretti e del partenariato socio economico.(Inform)

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