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venerdì 22 marzo 2013

“Sconcerto e contrarietà” della Uil Pensionati

SINDACATI
Dopo la sentenza della Cassazione che ha sancito che vale il reddito familiare e non quello individuale per l’assegnazione della pensione di invalidità civile
“Sconcerto e contrarietà” della Uil Pensionati
Bellissima: “E’ una questione sociale che va risolta dalla politica, non decisa dalla magistratura”



ROMA – “La Uil Pensionati – dichiara il segretario generale Romano Bellissima - esprime sconcerto e contrarietà per la sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito che per l’assegnazione di pensioni e assegni di invalidità civile si deve prendere a riferimento il reddito familiare”.

“Un tema così delicato – prosegue Bellissima – qual è quello della invalidità civile che coinvolge centinaia di migliaia di persone in condizioni di estrema fragilità e bisogno, non è un tema giuridico, ma un tema sociale, che va risolto dalla politica, con il coinvolgimento delle parti sociali. Come Uilp ribadiamo che per il diritto alla prestazione si deve continuare a considerare il reddito individuale, per evitare che moltissimi invalidi civili al 100% perdano la possibilità di ricevere questa prestazione (peraltro di importo assai modesto, inferiore ai 300 euro mensili) aggravando ulteriormente una situazione che è già di grandissima difficoltà. Chiediamo dunque che il Governo si impegni a restituire giustizia, dignità e diritti a nostri concittadini che vivono quotidianamente sofferenze e disagi, aggravati dalla difficile condizione del nostro Paese e dalla riduzione del welfare”, conclude Bellissima (Inform)

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