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giovedì 14 marzo 2013

Terzi in Israele. Colloqui su processo di pace, Siria e rapporti con l’Unione Europea

ESTERI
Terzi in Israele. Colloqui su processo di pace, Siria e rapporti con l’Unione Europea



GERUSALEMME - Processo di pace, Siria, rapporti con l’Europa: sono stati questi i temi principali degli incontri a Gerusalemme dal ministro degli Esteri Giulio Terzi con alcuni esponenti politici israeliani: dal ministro dell’Educazione Gideon Saar, a Tizpi Livni (ex ministro degli Esteri e probabile ministro della Giustizia e coordinatrice del processo di pace nel prossimo governo), a Yaacov Amidror, consigliere per la sicurezza nazionale.

Terzi ha confermato a Saar l’importanza delle relazioni con Israele per la politica estera italiana e il fatto che ci sarà “continuità” con il nuovo governo israeliano sui principali dossier, dall’atlantismo all’impegno dell’Italia nella regione. Così come si è deciso di proseguire nell’intensificazione dei rapporti sui temi della scienza, della ricerca e della cooperazione economica tra i due paesi.

Con Livni è stato affrontato il tema dei negoziati di pace, anche in vista della prossima visita del presidente Usa Barack Obama nella regione in programma dal 20 marzo. “Da parte sua - ha detto Terzi - c’è molta determinazione e la volontà di avere un canale di comunicazione aperto con i partner europei. Noi riteniamo che sia questo il momento per dare un impulso deciso alla riattivazione del dialogo tra israeliani e palestinesi. Dovremo ovviamente vedere quale sarà la composizione finale del nuovo esecutivo, gli equilibri interni e come questo potrà interagire con la leadership palestinese”. “Ma - ha sottolineato Terzi - già il nuovo incarico della Livni depone bene”. Il ministro ha poi ricordato che la posizione europea sulla questione “è chiarissima: più tempo passa più una prospettiva di pace si incrina anche perché sul piano territoriale sappiamo quello che sta avvenendo”. Tuttavia, “mi è parso - ha sottolineato - che vi sia molta determinazione e il ministro Livni sia anche consapevole di una opinione pubblica in Israele favorevole ad una prospettiva di pace”.

Sulla Siria, il ministro degli Esteri ha definito “soddisfacente” quanto fatto finora e che è stato confermato anche dalla riunione di fine febbraio a Roma. “Ci consente - ha spiegato - di inviare aiuti umanitari in modo rafforzato che comprendono anche alcune forme di protezione per la popolazione”. “Questo - ha aggiunto - non vuol dire inviare armi, ma accrescere le misure e gli equipaggiamenti che permettono alla popolazione di proteggersi e alle forze sul terreno di proteggere la popolazione dagli attacchi inauditi della aviazione siriana. Intendiamo restare su questa linea”.

A fine maggio dovranno comunque essere ridiscusse le modalità dei provvedimenti e “sarà una cosa da approfondire nel dibattito tra gli europei”, ha ricordato Terzi, sottolineando come “dalla riunione di Roma, perfettamente compatibile con le decisioni europee, sia emerso un forte appoggio politico alle forze di opposizione siriana ed anche un sostegno concreto a migliorare i servizi alla popolazione nelle città controllate dall’opposizione. L’obiettivo - ha concluso - è stato aiutare questa crescita di credibilità politica dell’opposizione”.(Inform)

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