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giovedì 7 marzo 2013

Terzi: Sostegno al governo, il processo politico sia inclusivo

ESTERI
Riunione a Londra degli “Amici dello Yemen”
Terzi: Sostegno al governo, il processo politico sia inclusivo
“Aiutare il Paese a uscire dalla povertà estrema”. “Dall’Italia 85 milioni in tre anni”. “Siria, forte messaggio dalla riunione di Roma”



LONDRA - Dalla riunione internazionale “Amici dello Yemen” svoltasi a Londra emerge un “forte sostegno al governo dello Yemen” per proseguire nel processo politico in corso, dove cruciale è “l'inclusività” e l'attenzione ad evitare che tentativi di interferenze possano “frenare” questo processo. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Giulio Terzi a conclusione dell'incontro cui ha preso parte nella capitale britannica.

L'appuntamento londinese è stato l'occasione per ribadire il già forte sostegno internazionale a Sana’a affinché prosegua su questa strada anche in vista delle prossime elezioni, presidenziali e legislative. E “tutti”, ha detto il ministro Terzi , hanno convenuto che in questo percorso l'inclusività è cruciale, mentre bisogna “evitare quei tentativi di interferenza che possano frenare questo processo”.

Lo Yemen è su una strada importante di “riconciliazione nazionale”, ha detto ancora Terzi, sottolineando quanto sia decisivo da parte della comunità sostenere lo sviluppo nel Paese che “sta cercando di uscire da una condizione di povertà estrema”. Un impegno rinnovato oggi a Londra, che è legato a doppio filo al tema della sicurezza.

Il contributo dell'Italia in questo senso resta centrale: il titolare della Farnesina ha infatti ricordato come proprio in questo l'Italia abbia investito in tre anni 85 milioni di euro, di cui 45 dallo scorso settembre e per 20 milioni dei quali è stato già concordato un utilizzo sul fronte della sicurezza marittima. E proprio la riunione di oggi, la quinta di questo formato, è il risultato di “una iniziativa partita dall'Italia tre anni fa”, ha ricordato Terzi, ribadendo che la situazione nello Yemen ha una rilevanza altissima “per la sicurezza della regione - un'ampia area che va dal Golfo, al Corno d'Africa, a Suez - ma anche per la sicurezza globale”.

A proposito di sicurezza regionale il ministro Terzi è tornato sulla riunione degli “Amici della Siria” svoltasi a Roma la settimana scorsa, dove è stata stabilita “l’indicazione” per un “rilancio del processo politico” ed è stato lanciato “un segnale forte verso l'opposizione, cui è stato ribadito che fa la differenza”. Terzi, che discusso della questione con il collega britannico William Hague, ha rilevato che gli Stati Uniti hanno mostrato “un impegno per un contributo più marcato” rispetto alla crisi siriana, una “svolta” che è “maturata durante il confronto avuto a Roma”, da cui è scaturito un “forte messaggio”. (Inform)

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