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lunedì 8 aprile 2013

A Marsiglia i giovani friulani e giuliani in Europa


ITALIANI ALL’ESTERO

A Marsiglia i giovani friulani e giuliani in Europa

“E-Segretariato”, modello per i giovani corregionali all’estero. Sud Africa candidato a ospitare il prossimo raduno dei giovani

 



MARSIGLIA – Marsiglia, capitale europea della Cultura 2013, ha ospitato dal 5 al 7 aprile la IV Conferenza dei giovani friulani e giuliani dell’Europa e la III Conferenza dei protagonisti regionali nel mondo, eventi organizzati dalla Regione Friuli Venezia Giulia unitamente all’Efasce.



I giovani friulani e giuliani residenti in Europa incontratisi nella città francese non chiedono ma danno. Offrono cioè la loro disponibilità ad esportare - nelle città in cui ora vivono - ciò che il nostro territorio è in grado di offrire. In cambio però pretendono di essere ascoltati e soprattutto di adeguare le strutture ai nuovi modelli di comunicazione. Ciò è quanto emerso nel corso del convegno dedicato ai giovani originari o figli di discendenti del Friuli Venezia Giulia, iniziativa voluta dalla Regione attraverso gli assessorati alla Cultura e quello alle Politiche giovanili (presente Roberto Molinaro) con il supporto del servizio Corregionali all'estero e l'impegno operativo dell'Efasce di Pordenone. Presenti anche le altre associazioni di corregionali all'estero ossia Ente Friuli nel Mondo, Eraple, Giuliani nel Mondo, Alef e Sloveni nel Mondo. All'appuntamento hanno partecipato anche una decina di “protagonisti” ossia le eccellenze della regione, residenti in varie zone del mondo.



Tra gli interventi dei giovani, ha destato molto interesse quello di Silvia Casagrande, originaria di Brugnera, recentemente nominata “e-segretario” dell'Efasce a Londra. Il modello organizzativo creato in Gran Bretagna si basa sul ritrovo virtuale dei nostri corregionali che vivono nella capitale inglese, attraverso il quale scambiarsi esperienze e informazioni on line. Il sistema, che non necessita di una sede fisica, è piaciuto ai presenti e costituisce un modello da replicare. Un passaggio questo, sottolineato anche da Dario Locchi, presidente dei Giuliani nel mondo, che ha chiesto ai presenti di fare tesoro dell'iniziativa londinese perché più vicino alle esigenze dei giovani. Molti gli interventi compiuti dai ragazzi in sala in qualità di testimonial, tra cui quello di Debora Di Meo, nata e vissuta a Pordenone e ora residente a Marsiglia, impegnata nel mondo della produzione e diffusione di spettacoli teatrali. A portare la sua testimonianza anche Nathan Carlig, giovane presidente (24 anni) dell'Unione degli emigranti sloveni con sede a Liegi.



A tirare le fila del convegno - coordinato dal vicedirettore centrale Giuseppe Napoli - è stato l'assessore regionale alle Politiche giovanili. I lavori hanno messo in evidenza il fatto che la nuova emigrazione riguarda ora quanti sono nati e cresciuti in Friuli Venezia Giulia ma che poi hanno scelto di vivere e lavorare all'estero. Le loro esigenze sono completamente nuove e per stare al passo con i tempi è necessario adeguare le modalità operative nei loro confronti. Ciò è nell'interesse stesso della Regione, molto impegnata nell'ambito dell'internazionalizzazione. I giovani all'estero rappresentano, insieme alle loro associazioni di appartenenza, dei punti di riferimento. La necessità di fare rete, pertanto, diventa una priorità, senza però dimenticare l'aspetto umano e quindi la necessità di rivedersi periodicamente di persona come successo a Marsiglia Nell'ambito del convegno è stata poi inaugurata la mostra dell'Ammer dal titolo “In Viaggio” dedicata all'emigrazione dei nostri corregionali in varie zone del mondo. Su trenta pannelli è riepilogata, con testi e foto d'epoca, l'epopea di quanti hanno lasciato il Friuli Venezia Giulia in cerca di fortuna. Durante i due giorni di lavori è emersa la candidatura del Sudafrica ad ospitare il prossimo raduno dei giovani corregionali all'estero.



Dopo Melbourne, Porto Alegre e Toronto, potrebbe essere Cape Town la prossima città dove giovani potranno confrontarsi sul loro futuro fuori dai confini regionali. Infine nel corso dei due giorni del convegno i lavori sono seguiti in diretta streaming da oltre 1500 persone con contatti da Italia, Francia, Slovacchia, Croazia, Ungheria e Stati Uniti.(Inform)

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