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martedì 9 aprile 2013

Bersani vede Berlusconi alla Camera .Letta: “Buon incontro, siamo all’inizio”


RASSEGNA STAMPA

Da “La Stampa.it”

Bersani vede Berlusconi alla Camera .Letta: “Buon incontro, siamo all’inizio”

Si cerca un accordo sul metodo per eleggere il successore di Napolitano.Bossi: «Se fossi il Cavaliere darei la fiducia al Pd». Renzi: «Bersani ha vinto le primarie, non le elezioni»

 




ROMA - Si è svolto alla Camera l’atteso incontro tra Pierluigi Bersani e Silvio Berlusconi. «Un buon incontro. Siamo all’inizio» ha spiegato il vicesegretario del Pd Enrico Letta a proposito dell’incontro.



Le posizioni dei due leader però sono ben note. Il segretario Pd ha ribadito la sua linea anche in mattinata: «Con il Cavaliere cercheremo di ragionare sul tema del metodo per arrivare alla scelta del presidente della Repubblica. Ma sul governo gli dirò: “Ti conosco mascherina”», ha detto ad Agorà su Rai 3, frenando sulle larghe intese ma al tempo stesso confermando anche la necessità di un faccia a faccia.



Il leader del Pd ha mandato un messaggio anche ai 5 Stelle: «Siamo fermi qui perché c’è l’incrocio con l’elezione del Presidente della Repubblica e dunque le prossime mosse le deve fare il prossimo Presidente. Sento dire “fate presto”: ma a chi lo dicono?». Per il nuovo Capo dello Stato, «l’ideale è mettere assieme un elemento di capacità, di competenza con anche un elemento di novità. Le due cose non sono incompatibili: novità non è sempre nuovismo. Bisognerebbe comunque cercare l’accordo. Non si possono fare improvvisazioni». E l’incontro con Berlusconi? «Il bello è che l’ho sentito dichiarare “Finalmente Bersani ha deciso di incontrarmi”. Ma io – ha spiegato Bersani - , se non mi si chiede di andare ad Arcore a Palazzo Grazioli, non ho mai avuto problemi a incontrare Berlusconi. È lui che non è venuto alle consultazioni quando ho avuto il pre-incarico».



Sull’ipotesi di larghe intese, evocate ieri da Napolitano, però Bersani ha frenato ribadendo il suo no a «qualsiasi forma di larghe intese». «Che non ci venissero a proporre dei governissimi – ha insistito il leader Pd- Se c’è qualche altra fantasia, ce la dicessero. Ma chi può credere che con Brunetta si possa fare un governo e riusciamo a imbroccare qualcosa?». E anche sul riferimento del capo dello Stato al compromesso del 1976, Bersani tiene il punto: «Anche io, a mio modo, ho una proposta di larga intesa. Propongo di svolgerla in un certo modo che permetta un cambiamento e non la fossilizzazione». «Nel ’76 c’era uno che governava e gli altri che consentivano: era una singolare forma di governo di minoranza». «Io a mio modo ho fatto una proposta di larghe intese», e cioè «si consenta un Governo di cambiamento, si faccia una convenzione per le riforme presieduta da chi non è al Governo, si ricerchi assieme un Presidente della Repubblica. È una proposta di comune responsabilità democratica. Io mi sono rivolto alle principali forze politiche: ho chiesto di consentire l’avvio del Governo e loro hanno detto no».



Sul tema della fiducia si è espresso anche Umberto Bossi: «Se fossi Berlusconi darei la possibilità di fare il governo a Bersani, che tanto poi va a schiantarsi. Chi governa ora in pochissimi mesi si schianta e poi vince Berlusconi». Dunque fiducia a un governo a guida Bersani? «Se Berlusconi fosse furbo lo farebbe». Risponde ai cronisti. Quanto a un eventuale appoggio del Carroccio a un esecutivo capitanato dal segretario democratico, «permettimi di non rispondere», replica il Senatur con un sorriso. Marini al Quirinale? «Potrebbe essere il meno peggio» ha continuato Bossi. Berlusconi? «Vuole uno dei suoi. Bisogna che parli un po’ con sia con Bersani che con Berlusconi per aver una idea di chi propongono», aggiunge . Una donna al Colle? «Potrebbe anche essere una donna», è la risposta. Si fanno nomi? «Non lo so», dice ancora ai cronisti Bossi. E da Verona è tornato a parlare Matteo Renzi che ha detto: «Non ho vinto le primarie, le primarie le ha vinte Bersani, che però non ha vinto le elezioni, questo è il problemino». (La Stampa.it,9 aprile 2013)



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