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La Newsletter di Laura Garavini (Pd)
La deputata riconfermata nella ripartizione Europa ripercorre le ultime vicende politiche che hanno portato alla rielezione del presidente Napolitano
ROMA – Laura Garavini, deputata del Pd riconfermata alle ultime elezioni politiche nella ripartizione Europa, ripercorre nella sua Newsletter le vicende politiche che hanno portato in ultimo alla rielezione di Giorgio Napolitano quale presidente della Repubblica.
“In questi ultimi giorni abbiamo vissuto dei passaggi molto complicati, delle decisioni discutibili, degli sbagli e delle sconfitte da parte nostra – scrive l’esponente democratica, soffermandosi sull’iter che ha contraddistinto la scelta dei candidati a presidente, Franco Marini, Romano Prodi e, in ultimo, l’ipotesi di riconferma per Napolitano , - sulle spaccature all’interno del partito – specie quelle determinatesi a seguito del mancato sostegno dichiarato alla candidatura di Prodi, - e sull’impossibilità di trovare una soluzione comune con il Movimento 5 Stelle.
“Grandissima gratitudine” viene espressa nei confronti di Napolitano per aver accettato la rielezione, per chiarendo come non sia “motivo di vanto” essere stati costretti ad affidarsi a quest’ultimo “per salvare la situazione”. “In vista delle prossime elezioni del Presidente della Repubblica dobbiamo trarre degli insegnamenti da questa esperienza. Innanzitutto - scrive Garavini - serve più dialogo all’interno del partito, maggiore coinvolgimento dei grandi elettori nelle decisioni e soprattutto più compattezza e più responsabilità al momento del voto”.
La rielezione di Napolitano viene quindi definita “un buon risultato per il Paese: abbiamo dato agli italiani un presidente rispettato da tutti e capace di rassicurare i nostri partner europei ed internazionali - afferma la Garavini, sottoscrivendo le parole pronunciate dal presidente dl Parlamento europeo, Martin Schulz, dinnanzi alla notizia della riconferma. “Confido – ha scritto Schulz – che la figura istituzionale di Napolitano e la sua esperienza aiuteranno il Paese ad uscire dallo stallo, a ritrovare la stabilità e la coesione, necessarie tanto all’Italia quanto all’Europa”. (Inform)
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