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lunedì 8 aprile 2013

“No alle finte moralizzazioni”.Il Colle loda le larghe intese.Berlusconi: “Vedrò Bersani”


RASSEGNA STAMPA

Da “La Stampa.it”

“No alle finte moralizzazioni”.Il Colle loda le larghe intese.Berlusconi: “Vedrò Bersani”

Napolitano ricorda la situazione del 1976 ai partiti. E il Cavaliere annuncia: il leader Pd disponibile a un incontro, serve governo stabile

 



Nel 1976 il Partito comunista italiano dette prova di statura di governo, pur stando all’opposizione, nella scelta di intraprendere il compromesso storico con la Dc. «Ci volle coraggio in quella scelta inedita di larga intesa», ha ricordato oggi il Presidente della Repubblica in occasione della commemorazione a vent’anni dalla morte di Gerardo Chiaromonte, storico dirigente del Pci e figura chiave nella ricostruzione del Paese in un momento di grave difficoltà.



Citando le parole «dell’amico e compagno Edoardo Perna», Giorgio Napolitano ha ricordato quegli anni e la necessità di un accordo «imposto da minacce e prove che per l’Italia si chiamavano inflazione e situazione finanziaria fuori controllo e aggressione terroristica allo Stato democratico come degenerazione ultima dell’estremismo demagogico».



In un lungo discorso, in cui l’inquilino del Colle ha ripercorso molte tappe della sua carriera politica, dalla formazione nella “Napoli operaia” all’unico momento in cui mancò per un attimo la sintonia con Chiaromonte nel momento della chiusura dell’esperienza della solidarietà nazionale, il Capo dello Stato ha spiegato che «al di là di ogni discorso ristretto all’area delle forze di sinistra, il senso di una funzione e responsabilità nazionale democratica guidò Gerardo nella grande crisi e svolta del 1976, impegnandolo in prima linea al fianco di Enrico Berlinguer nella scelta e nella gestione di una collaborazione di governo con la Democrazia Cristiana dopo decenni di netta opposizione».



Il fanatismo, ha poi continuato, nuoce alle campagne che si vorrebbero moralizzatrici, ma «in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica». Per questo, la politica va intesa ««come responsabilità cui non ci si può sottrarre e di cui si deve rispondere in primo luogo a se stessi».



E sull’onda dei messaggi lanciati sempre con grande discrezione da Napolitano, Silvio Berlusconi ha annuncio che presto avverrà un incontro con il segretario democratico Pier Luigi Bersani, che «finalmente si è reso disponibile». L’ex premier fa sapere che «la data non è stata fissata ma quella che è la posizione del Pdl e la mia posizione la conoscono tutti: bisogna dare un governo stabile e forte al Paese». «Al contrario» della determinazione dello schieramento di centrodestra, ha continuato il Cavaliere, c’è la «passività e l’inedia delle altre forze politiche che hanno perso 43 giorni e sembrano intenzionate a perder altro tempo prezioso». (La Stampa.it, 8 aprile 2013)



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