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mercoledì 3 luglio 2013

Alla Commissione Affari costituzionali l’esame delle proposte di modifica della legge sulla cittadinanza

CAMERA DEI DEPUTATI
Alla Commissione Affari costituzionali l’esame delle proposte di modifica della legge sulla cittadinanza

Tra le proposte avanzate quelle di Marco Fedi (Pd), deputato eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, di Ricardo Merlo (Maie - America meridionale), e di Renata Bueno (Usei, gruppo Maie – America meridionale)

ROMA – La Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati sta avviando l’esame delle proposte di modifica alla legge in materia di cittadinanza (legge n. 91 del 5 febbraio 1992). Tra esse, quelle presentate da Marco Fedi, deputato eletto per il Pd nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, da Ricardo Merlo, eletto per il Maie in America meridionale, e da Renata Bueno, eletta per l’Usei nella stessa ripartizione (gruppo Maie).

Ad annunciare il loro abbinamento, nella seduta di ieri, il presidente della Commissione, Francesco Paolo Sisto, a cui è seguito l’intervento del relatore Annagrazia Calabria (Pdl).

Illustrata per prima, anche a nome del secondo relatore, Gianclaudio Bressa (pd), la proposta di legge che reca come primo firmatario il nome Giorgio Sorial (M5S), proposta che dispone un ampliamento dei requisiti per l’acquisto della cittadinanza italiana quale misura di integrazione positiva rivolta a persone di origine straniera che sono nate in Italia e vi abitano stabilmente, e che reca una preliminare disposizione programmatica in cui si richiama la necessità di riforma della disciplina dell’immigrazione e un intervento normativo organico in materia di asilo. “Su questa premessa, la proposta Sorial prevede che acquisti la cittadinanza chi è nato in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno residente legalmente in Italia da non meno di tre anni e chi è nato in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno nato in Italia e residentevi legalmente da non meno di un anno – spiega la relatrice, indicando quale procedura per tale acquisizione “una dichiarazione di volontà fatta all’ufficiale dello stato civile dal genitore dell’interessato o da chi esercita la potestà parentale secondo l’ordinamento del Paese di origine” e trascritta all’atto di nascita, oppure la dichiarazione di volontà espressa direttamente dall’interessato quando raggiunge la maggiore età. La proposta prevede anche la possibilità di rinunciare alla cittadinanza italiana e una disposizione transitoria che consente l’acquisizione della cittadinanza per coloro che hanno maturato i requisiti alla data di entrata in vigore della legge.

Le proposte di legge presentate da Merlo e Bueno vengono definite “sostanzialmente identiche”: destinatarie del provvedimento di riacquisto della cittadinanza italiana le donne che hanno l’hanno persa in seguito a matrimonio con uno straniero, anche in caso di matrimoni avvenuti prima del 1°gennaio 1948, e i loro figli nati prima del 1° gennaio 1948. Analoghe disposizioni sono incluse nella proposta di legge presentata da Fedi, che proroga poi il termine per la riacquisizione della cittadinanza italiana per coloro che l’hanno persa in seguito all’acquisizione di una cittadinanza straniera e stabilito all’estero la propria residenza, o per non aver effettuato l’opzione per una sola cittadinanza in caso di doppia cittadinanza, come previsto dalla legge n.123 del 1983. Il presidente Sisto, non essendoci altri interventi, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta. (Inform)

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