COMMISSIONE EUROPEA
Da
“Le 12 Stelle”, newsletter della Rappresentanza a Milano
Fabrizio Spada: Consiglio Europeo, avviare la crescita e dare una
prospettiva ai giovani europei
MILANO - La crisi economica e sociale, che
ha colpito il mondo e anche l'Europa, ancora oggi non è superata. Esistono
tanti fronti su cui la politica europea deve lavorare insieme agli Stati
membri. Le finanze pubbliche sono ancora da consolidare, occorrono ulteriori
riforme strutturali per rilanciare la competitività, oltre a investimenti
concreti che abbiano un impatto forte sulla crescita. Il recente Consiglio
europeo del 27 e 28 giugno ha riunito i Capi di Stato e di Governo dei Paesi Ue
per affrontare questi temi in maniera coordinata. Vorrei richiamare qui due dei
campi di intervento principali: la lotta alla disoccupazione e le misure per la
crescita raccomandate a ogni Stato membro.
In merito al primo campo di intervento, la
disoccupazione ha raggiunto livelli senza precedenti con costi umani e sociali
notevoli, per questo il Consiglio europeo ha avviato un programma concreto per
la lotta contro questa emergenza sociale. In concreto, si tratta di accelerare
l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, la cosiddetta Young
Employment Initiative, e di anticiparne il finanziamento al 2014-2015. Inoltre,
da subito i Governi europei si sono impegnati ad attuare rapidamente la "Garanzia
per i giovani": si tratta di misure per permettere che entro quattro mesi
i giovani disoccupati possano trovare lavoro o un corso di formazione adatto
alle loro esigenze. Il coinvolgimento del Consiglio europeo è fondamentale: le
politiche europee in questo campo sono definite di comune accordo dalle
istituzioni Ue ma devono necessariamente essere attuate dai singoli Governi
nazionali nei vari Stati membri.
Venendo al secondo campo di intervento, il
Consiglio europeo ha poi approvato in linea generale delle misure per la
crescita che ogni singolo Paese deve attuare. Si tratta di raccomandazioni
specifiche in materia di crescita, competitività e occupazione. Spetta ora ai
singoli Stati rendere concrete queste raccomandazioni, traducendole in
decisioni legislative in materia, per esempio, di bilancio, di rilancio
dell'economia, di riforme strutturali.
Tra le misure per la crescita, il
Consiglio europeo ha dato via a un piano di investimenti, specificamente
rivolto all'accesso al credito delle piccole e medie imprese, facendo leva su
finanziamenti agevolati per imprese tramite l'intermediazione della BEI, la
Banca europea per gli investimenti.
È evidente che dopo il Consiglio europeo
comincerà il vero e duro lavoro, ovvero l'attuazione delle riforme. È però un
lavoro necessario per offrire alla nostra gioventù una prospettiva positiva per
il futuro.(Fabrizio Spada*-Le 12 Stelle/Inform)
*Direttore della Rappresentanza a Milano
della Commissione Europea
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