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venerdì 31 maggio 2013

Napolitano: “Servono soluzioni tempestive ed efficaci alle pressanti istanze dei cittadini”


QUIRINALE

Napolitano: “Servono soluzioni tempestive ed efficaci alle pressanti istanze dei cittadini”

“Porre al centro dell’azione pubblica la ‘questione sociale’, che si esprime soprattutto nella dilagante disoccupazione giovanile”

 




ROMA –In Italia vi è una “vera e propria ‘questione sociale’,che si esprime soprattutto nella dilagante disoccupazione giovanile” e della quale “bisogna farsi carico ponendola al centro dell'azione pubblica”, che “deve connotarsi per un impegno sempre più assiduo nella ricerca di soluzioni tempestive ed efficaci alle pressanti istanze dei cittadini”.E’ quanto sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato, in occasione dell'anniversario della nascita della Repubblica, ai prefetti d'Italia affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno.



“Ho vivamente apprezzato la convinta adesione che avete riservato all'invito a celebrare la solenne ricorrenza della Festa della Repubblica con la sobrietà che il momento richiede, riaffermandone, comunque, il profondo significato nel rinnovato richiamo ai valori sui quali si fonda la nostra Comunità nazionale” scrive Napolitano ai prefetti . “Come tutti coloro che esercitano pubbliche funzioni sul territorio – prosegue il capo dello Stato - voi siete interpellati quotidianamente dalle ansie e dalle aspettative di persone, famiglie ed imprese in gravi difficoltà. Di questa vera e propria ‘questione sociale’ - che si esprime soprattutto nella dilagante disoccupazione giovanile - bisogna farsi carico ponendola al centro dell'azione pubblica, che deve connotarsi per un impegno sempre più assiduo nella ricerca di soluzioni tempestive ed efficaci alle pressanti istanze dei cittadini”.



“La fiducia – rileva Napolitano - potrà rinascere - ed essere a sua volta volano di migliori risultati - se le risposte saranno coerenti e mirate in uno sforzo continuo, volto a razionalizzare e semplificare gli apparati e l'azione amministrativa ed a riorientare l'utilizzo delle risorse pubbliche perché possa concretamente avviarsi una nuova fase di sviluppo e di coesione sociale”. In questa direzione, il presidente della Repubblica chiede ai prefetti, “chiamati ad una interlocuzione sistematica con le componenti istituzionali e le forze sociali attive sul territorio”, di “dare il massimo impulso ad iniziative per una maggiore apertura, efficacia e trasparenza dell'azione pubblica, favorendo la semplificazione e un lavoro comune delle amministrazioni che tenga conto delle esigenze più avvertite in ambito locale”. Napolitano chiede anche che “nell'ambito della generale attività di prevenzione” vi sia “la massima attenzione alle situazioni di maggior disagio e bisogno, promuovendo iniziative di ascolto, di sostegno e di integrazione per evitare il più possibile episodi tragici come quelli verificatisi di recente”. (Inform)

Adesione della Somalia alla Convenzione per la proibizione delle armi chimiche


ESTERI

Adesione della Somalia alla Convenzione per la proibizione delle armi chimiche

Bonino: Importante passo avanti, tanto più significativo poiché proviene da un Paese per la cui stabilizzazione l’Italia è fortemente impegnata”

 





ROMA – “Viva soddisfazione” è stata espressa dal ministro degli Esteri Emma Bonino per l’adesione della Somalia alla Convenzione per la proibizione delle armi chimiche, annunciata oggi dal direttore generale dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) a L’Aja, sede dell’Organizzazione.



La Somalia diventa così il 189° Stato Parte del Trattato istitutivo dell’OPAC.



“E’ stato compiuto un importante passo avanti, tanto più significativo poiché proviene da un Paese per la cui stabilizzazione l’Italia è fortemente impegnata”, ha affermato il ministro Bonino. “L’obiettivo finale – ha sottolineato Bonino - è l’universalità degli Stati Parte, che l’Italia continuerà a perseguire con determinazione”. “E’ molto positivo – ha affermato la titolare della Farnesina - che nei suoi 15 anni di attività l’OPAC abbia favorito la distruzione di circa l’80% delle armi chimiche dichiarate dai suoi Stati membri”.



I Paesi che ancora devono ratificare la Convenzione sono l’Angola, la Repubblica Democratica Popolare di Corea, l’Egitto, Israele, Myanmar, il Sud Sudan e la Siria.



Con la sua adesione, la Somalia potrà ora beneficiare dei programmi di assistenza e cooperazione internazionale dell’OPAC, in parte finanziati anche dall’Italia tramite l’Unione Europea.(Inform)


COMMISSIONE EUROPEA

Piattaforma della società civile contro la tratta di esseri umani

 





BRUXELLES - In Europa è necessario collaborare più intensamente per aiutare le vittime dell’odierna schiavitù. Oggi più di 100 organizzazioni europee della società civile uniscono le loro forze nella nuova Piattaforma della società civile dell’Ue contro la tratta di esseri umani, inaugurata oggi a Bruxelles da Cecilia Malmström, commissario per gli Affari interni. Alla manifestazione, presieduta dalla coordinatrice anti-tratta dell’Ue Myria Vassiliadou, oratori provenienti da varie istituzioni e agenzie dell’Unione.



Creata dalla Commissione europea, la Piattaforma costituirà un forum per le organizzazioni della società civile attive a livello europeo, nazionale e locale nel campo dei diritti umani, dei diritti dei minori, dei diritti delle donne e della parità di genere, nonché dei diritti e dell’accoglienza dei migranti. I partecipanti potranno scambiarsi esperienze e idee concrete su come assistere al meglio le vittime, espandere le proprie reti e impedire che altri siano vittime di questo reato.



“Il ruolo della società civile è cruciale - ha detto Cecilia Malmström, commissario Ue per gli Affari interni - nella prevenzione della tratta di esseri umani e nella protezione delle vittime. I professionisti e i volontari che si dedicano alla lotta contro la tratta e che lavorano direttamente con le vittime possono imparare molto gli uni dagli altri e possono aiutarci a definire politiche concrete per combattere questa odiosa forma di criminalità. Grazie alla Piattaforma, queste organizzazioni riceveranno il necessario sostegno, sia dall’Unione europea, sia le une dalle altre, e potranno diffondere le proprie esperienze in tutta Europa. Il nostro auspicio è inoltre di beneficiare delle loro conoscenze per sviluppare ulteriormente le politiche dell’Ue”.



La Commissione sosterrà la Piattaforma convocando i partecipanti a riunioni periodiche, in modo da raccogliere informazioni cruciali e aggiornate sulle principali difficoltà che le organizzazioni della società civile incontrano sul terreno. La seconda riunione è prevista in autunno. La Commissione sta inoltre studiando il modo di agevolare la comunicazione online nell’ambito della Piattaforma.(Inform)

Firmato ad Addis Abeba accordo quadro di cooperazione per triennio 2013-2015. Pistelli: Raddoppiato l’aiuto all’Etiopia


ITALIA-ETIOPIA

Missione nel Paese africano del vice ministro agli Esteri Lapo Pistelli

Firmato ad Addis Abeba accordo quadro di cooperazione per triennio 2013-2015. Pistelli: Raddoppiato l’aiuto all’Etiopia

La visita all’ospedale di Wolisso del vice ministro agli Esteri e del direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo Giampaolo Cantini







ROMA – Il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli in visita ufficiale in Etiopia ha firmato ad Addis Abeba ,con il ministro delle Finanze e dello Sviluppo Economico Ato Ahmed Shide, un nuovo accordo quadro per la cooperazione tra l’Italia e il Paese africano nel prossimo triennio. “In tempi di crisi e tagli siamo riusciti a raddoppiare l'aiuto all'Etiopia dai 48 milioni di euro del periodo 2009-2011 ai 98,9 milioni di euro per gli anni 2013-2015” ha sottolineato Pistelli spiegando che si tratta di “un contributo importante mirato allo sviluppo del territorio, con un focus particolare sulla tutela della salute materno-infantile, che è anche un riconoscimento del ruolo di Addis Abeba come nostro partner per la stabilizzazione regionale”.



Il vice ministro si è detto “molto soddisfatto perché a poche settimane dall'insediamento del nuovo governo abbiamo già formalizzato atti importanti come questo” che pone l'Italia in primo piano nel modello integrato di sviluppo che intende perseguire l'Unione europea nell'ambito dei “nuovi obiettivi del millennio” e che sarà portato alla prossima Assemblea generale dell'Onu.



Pistelli ha posto in evidenza che l’'accordo è “il frutto di un ruolo attivo dell'Italia nella promozione della Strategia di cooperazione congiunta per l'Etiopia dei Ventisette”. E ha spioegato che “i settori prioritari sui quali si concentrerà l'azione della cooperazione italiana - attraverso una serie di progetti che tengono in attenta considerazione le realtà di base - sono l'agricoltura e lo sviluppo rurale sostenibile con la fornitura di servizi mirati: acqua, istruzione, sanità”.



Il vice ministro Pistelli ha inoltre fatto tappa oggi , insieme al direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo Giampaolo Cantini, all’ospedale St. Luke di Wolisso, di proprietà della Chiesa Cattolica Etiope, realizzato e supportato dal 2000 dalla ong Medici con l’Africa Cuamm. Lo riferisce la stessa organizzazione. Il vice ministro Pistelli e il direttore generale Cantini - accompagnati dall’ambasciatore Renzo Mario Rosso, dalle autorità ecclesiali e locali rappresentate dal vescovo Musie Gebreghiorgis, don Hagos Hysh e Abera Seufu, responsabile Zonal Health Department, dal direttore e dal responsabile Progetti di Medici con l’Africa Cuamm, rispettivamente don Dante Carraro e dr. Fabio Manenti, e dal rappresentante Paese Massimo Maroli - hanno visitato la struttura che con i suoi 200 posti letto è uno dei più grandi ospedali dell'Etiopia ed è accreditato dal Ministero della Sanità etiope come un modello di riferimento per l'Information Health System, oltre che essere un caso unico nel paese di collaborazione tra privato non profit e servizio pubblico governativo.



“È una grande emozione essere qui e condividere con voi la mia gioia - ha dichiarato il vice ministro Pistelli - Conoscere il vostro incredibile lavoro e visitare posti come questi mi ricordano che la politica ha a che fare innanzitutto con la gente, con la vita vera, con i giovani studenti che mi hanno accolto poco fa. Questa è la ragione per la quale ho scelto di fare politica, la stessa che mi spinge a voler rilanciare l’immagine dell’Italia e dei suoi rapporti con l’Africa”



Dotato di servizi di medicina, pronto soccorso, ortopedia, visite ambulatoriali, e dei reparti di pediatria, ostetricia, malnutrizione, dipartimento di salute materno-infantile, sala di attesa per le donne ad alto rischio nel parto, l’ospedale è di riferimento per una popolazione di oltre un milione di abitanti, ed effettua annualmente oltre 78 mila visite ambulatoriali, quasi 12.000 ricoveri. La scuola infermieri collegata, operativa anch'essa dal 2000, ha formato finora 299 infermiere generiche e 15 saranno le ostetriche che completeranno la loro formazione quest’estate.



Particolare attenzione è stata riservata dal vice ministro Pistelli e dal direttore generale Cantini alle problematiche della salute materno-infantile dato l’impegno della Cooperazione Italiana nel supporto al progetto di sanità pubblica che dall’ospedale si irradia nel territorio circostante nei distretti di Wolisso, Woro e Wonchi con l’obiettivo di fornire servizi di assistenza sanitaria di base a oltre 95.000 donne in età fertile e a più di 70.000 bambini sotto i cinque anni. Il progetto è stato avviato nel maggio 2012 alla presenza del ministro della Sanità Etiope Tedros Adanom, del presidente della Conferenza Episcopale Etiope mons. Souraphiel Berhaneyesus, del prof. Romano Prodi, dell’allora ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi, il quale ha firmato un memorandum congiunto a sostegno dell’intervento di tutela della salute materno infantile con il ministro della salute etiope e il presidente della Conferenza Episcopale Etiope.



“’Prima le mamme e i bambini’ continua ad essere la nostra parola d’ordine – afferma don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm - A un anno esatto dall’avvio del progetto, possiamo leggere il nostro sostegno ai servizi materno-infantile attraverso i numeri che raccontano, meglio di tante parole, di 3.390 donne assistite durante il parto, 546 cesarei e un’ottantina di supervisioni delle strutture sanitarie distribuite nei 3 Distretti di Wolisso, Goro e Wonchi, per valutare il miglioramento delle cure offerte alle 413.000 persone che vivono in quest’area di riferimento”.(Inform)

Mario Borghese (Maie) incontra i sindaci della Provincia di Corboba


CAMERA DEI DEPUTATI

Mario Borghese (Maie) incontra i sindaci della Provincia di Corboba

“Realizzare progetti di sviluppo per le nuove generazioni di italiani all’estero

 

 


ROMA - Una delegazione di sindaci provenienti dalla Provincia di Cordoba, in visita politico- istituzionale in Italia, ha incontrato ieri a presso la Camera dei deputati l’on. italo-argentino Mario Borghese, eletto del Maie nella ripartizione America Meridionale.



I sindaci, accompagnati da Fernando Boldu, segretario degli Affari istituzionali, regionali e legislativi del Governatore della provincia di Cordoba, hanno avuto alcuni incontri con associazioni e con un patronato; nel pomeriggio hanno visitato Montecitorio e poi hanno avuto una riunione con il deputato del Maie che nella città di Cordoba è nato.



Molti gli argomenti trattati durante l’incontro con l'on. Mario Borghese: dalla realizzazione di gemellaggi tra le città da essi rappresentate e alcune città italiane, alla realizzazione di percorsi formativi e di scambio di studenti tra Italia e Argentina, alla necessità di un più rapido e facile riconoscimento reciproco dei titoli accademici, alla questione della lentezza burocratica nel realizzare le pratiche di cittadinanza.



Mario Borghese, che ha ascoltato e risposto alle domande di ciascuno dei rappresentanti governativi argentini in prevalenza di origine italiana, ha confermato il proprio interessamento alle diverse questioni sollevate e ha dichiarato: “ Come parlamentare del Maie sono favorevole a fare rete con i rappresentanti delle istituzioni dei paesi accoglienti i nostri connazionali, in Sudamerica e non solo. Credo nell’importanza di collaborare a tutti i livelli istituzionali, soprattutto con le autorità locali oltre che quelle nazionali, per realizzare progetti di sviluppo che valorizzino il capitale di risorse umane rappresentato dalla nostra collettività italiana all’estero, con il coinvolgimento in particolare delle nuove generazioni.”(Inform)

Conclusa a Brasilia l’iniziativa organizzata dall’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi


CULTURA E LEGALITÀ

Conclusa a Brasilia l’iniziativa organizzata dall’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi

Chiesta agli organizzatori la realizzazione della seconda edizione

 





PALERMO - È stato realizzato a Brasilia dal 27 al 29 maggio il programma “Cultura e legalità”, un ciclo di seminari e conferenze internazionali organizzato dall’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, in collaborazione con l’Istituto Italiano Fernando Santi e il supporto dell’Ambasciata d’Italia e dell’Associazione Dante Alighieri di Brasilia.



L’Istituto Italiano Fernando Santi, che prende parte al Consiglio italo-brasiliano di cooperazione economica, industriale, finanziaria ed allo sviluppo promosso dal Ministero degli Affari Esteri, sta cercando – informa una nota dell’Istituto - di far conoscere anche in altre realtà lo straordinario patrimonio di esperienze nella lotta alla mafia che ha messo insieme uomini delle Istituzioni, parlamentari, amministratori locali, volontari e dirigenti del mondo contadino, perché possa essere oggetto di analisi e di esempio. Allo stesso modo, l’Istituto intende far conoscere la qualità dei beni culturali e ambientali di cui la Sicilia dispone che rappresentano, per la loro importanza, un patrimonio da tutelare e condividere con il resto del mondo.



Il programma è stato realizzato dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana, d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri, patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, da diverse istituzioni della Regione Siciliana, dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, dalla Regione Lazio, dalla Regione Umbria, dalla Regione Puglia, dall’Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), dai Comuni di Palermo e Villalba (Caltanissetta), dall’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), e dall’Università degli Studi di Palermo.



Il programma è stato presentato alla stampa lunedì 27 maggio , presso l’Ordine degli Avvocati del Brasile, sede di Brasilia.



L’iniziativa ha previsto la realizzazione di 5 eventi. Lunedì 27 maggio presso l’Ordine degli Avvocati del Brasile, sede di Brasilia: seminario sul tema “Sicurezza alimentare, certificazioni e contraffazioni in materia alimentare”. Hanno relazionato: Luciano Luciani, presidente Istituto Italiano Fernando Santi; il prof. Luigi Palmieri, direttore delegato del Ssica (Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari) di Parma; il direttore del Dipartimento della Proprietà intellettuale e della Tecnologia Agricola, Helcio Campos Botelho, in rappresentanza del segretario di Stato dello Sviluppo Agricolo e del Cooperativismo del Ministero dell’Agricoltura brasiliano, Caio Tiberio da Rocha.



Martedì 28 maggio presso l’Ordine degli Avvocati del Brasile, sede di Brasilia: inaugurazione della mostra di 30 fotografie artistiche raffiguranti i relativi siti (Duomo di Cefalù, Duomo di Monreale, Duomo di Palermo, Palazzo dei Normanni, Cuba, ecc.) del percorso arabo-normanno di Cefalù, Monreale e Palermo. Dalle 10:00 alle 12:00: conferenza sul tema “Il valore della tutela dell’Unesco”. Ha relazionato: Luciano Luciani, promotore e presidente del Comitato di supporto alla candidatura a patrimonio dell’umanità dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù. Sempre il 28 maggio presso l’Ordine degli Avvocati del Brasile: seminario sul tema “Contrasto al traffico di droga e triangolazione Paesi Andini, Brasile e Italia”. Hanno relazionato: Antonio Ingroia, già procuratore aggiunto di Palermo e consulente Onu in Guatemala sul contrasto alla criminalità; Cezar Luis Busto de Souza, coordinatore generale della Polizia di Contrasto alla droga della Polizia Federale del Brasile; Freddy Eduardo Huallpara Ramírez, capo delle Divisione dell’intelligence - Gioe/Ccoan, della Polizia nazionale del Bolivia; Vittorio Gusmano, già commissario di Polizia di Stato di Corleone e commissario di Polizia di Brancaccio a Palermo, in atto in servizio presso l’Ambasciata d’Italia a Brasilia. Il seminario ha riscontrato – si sottolinea nella nota - un grande successo di partecipazione ed interesse anche nella considerazione delle tematiche oggetto del dibattito che ha visto una intensa interazione con il pubblico.



Mercoledì 29 maggio presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Nazionale di Brasilia: seminario sul tema “Coesione sociale, sicurezza urbana, esclusione sociale di fasce giovanili della popolazione”. Ha introdotto: Argemiro Cardoso, coordinatore dei Corsi di Specializzazione della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brasilia. Sono intervenuti: Luciano Luciani, segretario regionale siciliano del Cicu - Cglu (Comitato italiano Città Unite - Associazione Mondiale delle Città e Governi Locali Uniti); Antonio Ingroia, già Procuratore aggiunto di Palermo e consulente Onu in Guatemala sul contrasto alla criminalità; Renata Bueno, parlamentare italo-brasiliana eletta nella circoscrizione estero, componente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati, intervenuta in videoconferenza.



Sempre il 29 maggio presso l’Ordine degli Avvocati del Brasile, sede di Brasilia: conferenza sul tema “Contrasto al crimine organizzato e ruolo delle organizzazioni statali e locali - il sequestro, la confisca e la gestione dei beni sottratti alla mafia nella legislazione italiana e siciliana”. Ha introdotto: Luciano Luciani, presidente Istituto Italiano Fernando Santi. Lectio magistralis di Antonio Ingroia, già procuratore aggiunto di Palermo e consulente Onu in Guatemala sul contrasto alla criminalità. È intervenuto ai lavori, altresì, il consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, Gabriele Annis.



In Brasile il programma è stato realizzato con l’appoggio e la partecipazione di: Ibaneis Rocha, presidente dell’Ordine degli Avvocati del Brasile, sezione di Brasilia (Oab/Df); Ulisses Borges de Resende, Vice Presidente della Commissione Diritti Umani; Cesar Britto, ex Presidente del Consiglio federale dell’Ordine degli Avvocati del Brasile (Cfoab); Alexandre Queiroz, presidente della Commissione di Scienze criminali e Sicurezza Pubblica; Scuola Superiore di Avvocatura – Esa; dell’avv. Elaine Starling, avvocato italo-brasiliano; dall’Università di Brasilia, Facoltà di Diritto.



È stata, infine, chiesta e ribadita in più circostanze agli organizzatori – si legge nella nota - la volontà di realizzare la seconda edizione di “Cultura e legalità”. (Inform)

Argentina: re-inaugurazione della “Piazza Italia” a Coronel Vidal


ITALIANI ALL’ESTERO

Argentina: re-inaugurazione della “Piazza Italia” a Coronel Vidal

 





MAR DEL PLATA - Oggi venerdì 31 maggio viene re-inaugurata la Piazza Italia della località di Coronel Vidal, capoluogo del distretto di Mar Chiquita, a 60 chilometri da Mar del Plata sulla via Nazionale 2, quella che collega Buenos Aires con Mar del Plata attraverso 400 chilometri.



Nell’ambito delle celebrazioni per il 130 anniversario della fondazione del paese di Coronel Vidal, il sindaco Jorge Paredi e l´amministrazione comunale ha voluto valorizzare questa piazza proprio all’entrata della località, piazza che fu stata realizzata nel 1969 grazie a una donazione del console d´allora.



Sulla piazza c’ è un monumento con gli stemmi di diverse Regioni e Province, tra le quali quella della Regione Toscana, che è stata donata recentemente dalla Famiglia Toscana assieme alla bandiera italiana che sventola vicino a quella argentina messa dal Comune.



“Uno spazio di ricreazione ma anche di omaggio a tanti pionieri italiani che hanno scelto questo territorio per costruire una nuova vita”, ha detto il sindaco Paredi , martedì scorso alla presenza del presidente del Comites Raffaele Vitiello, del presidente della Federazione delle Società Italiane di Mar del Plata e zona Giovanni Radina, del presidente della Famiglia Toscana di Mar del Plata Carlos Cerboni, e del coordinatore della Nuove Generazioni del Comites Marcelo Carrara.



Per cause climatiche, l’inaugurazione è prevista per oggi alla presenza del console d´Italia a Mar del Plata, dott. Marcello Curci, e altre autorità. (Spazio Giovane/Inform)

“RifugiArti” a Roma


RIFUGIATI

Il 6 giugno giornata tra arti e culture del mondo al Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale

“RifugiArti” a Roma

 





ROMA – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, “RifugiArti” a Roma.



Il 6 giugno, dalle 15 alle 20, il Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale di Roma Capitale in Via Assisi, 41, aprirà le porte ad artisti e artigiani di vario genere, da quelli del pane, della cucina, della sartoria, a quelli della pittura, della musica, della fotografia, dell’artigianato e del riciclaggio. Un pomeriggio dedicato a coloro che vorranno mostrare, offrire o vendere il prodotto delle loro abilità, un’iniziativa accompagnata da momenti di riflessione con letture e testimonianze di rifugiati.



L’iniziativa è promossa da Programma integra in collaborazione con Save the Children, Refugee Scart, Civico Zero, Makì - Sapori del mondo, Fattorie Migranti, Progetto Yogurt Barikamà



Alcuni degli eventi artistico-culturali previsti: mostra fotografica di Mohammed Keita 'Piedi, scarpe, bagagli', mostra pittorica di Clarisse Ka sèbèriw, proiezione delle video-interviste di rifugiati 'La polvere di Kabul' e 'Ricordi amari' (produzione Civico Zero), letture di testimonianze di giovani afgani a cura di Lapo Vannini e Laura Antonini. Il tutto accompagnato da musica etnica dal vivo.



Alcuni degli stand del mercatino etnico-gastronomico: Makì – Sapori del Mondo (cibo etnico), Fattorie Migranti (pane e biscotti), Progetto Yogurt Barikamà (yogurt africano), Refugee Scart (prodotti artigianali realizzati con plastica riciclata), esposizione di lavori di sartoria.(Inform)

Argentina: Bennato, Battiato, Ughi, un mese di cultura italiana


EVENTI

Argentina: Bennato, Battiato, Ughi, un mese di cultura italiana

Dal 2 giugno al 5 luglio l'Italia protagonista della stagione invernale di Buenos Aires

 

 


BUENOS AIRES - Nel pieno dell'inverno sudamericano, arriva in Argentina un mese di 'estate italiana': è il nome della rassegna culturale organizzata a Buenos Aires dall'Italia che prevede una lunga serie di appuntamenti in diversi campi, con la presenza, tra gli altri, di Uto Ughi, i musicisti della Scala, Franco Battiato ed Edoardo Bennato.



Dalla musica e il cinema, dal teatro alla fotografia e la gastronomia, tra il 2 giugno e il 5 luglio l'Italia sarà quindi protagonista della stagione invernale di Buenos Aires, megalopoli sempre 'affamata' di grandi eventi culturali. Organizzato dall'Ambasciata, il Consolato e l'Istituto italiano di cultura, insieme alle autorità della capitale e con il contributo di diverse imprese, il programma prevede una quarantina di eventi, suddivisi nella musica (opera, ma anche classica e popolare), cinema e fotografia, con una retrospettiva di Pier Paolo Pasolini, teatro, arte e una settimana di cucina. Senza dimenticare una passeggiata in bicicletta nei luoghi-simbolo dell'Italia nella città.



Apertura a “Palazzo Italia”



A dare impulso all'iniziativa è stato il Console Generale Giuseppe Scognamiglio, ha ricordato l'Ambasciatore Guido La Tella durante la presentazione dell'evento, insieme con il responsabile per la cultura di Buenos Aires, Hernan Lombardi. L''estate' è stata infatti presentata presso il teatro del Coliseo, che si trova in pieno centro della città in una grande sede dove, al termine di una serie di ristrutturazioni, sorge ora il 'Palazzo Italia', che ospita l'Istituto di cultura, la Camera di Commercio e una sede dell'Università di Bologna. Il primo appuntamento del programma è per domenica: chi ama l'opera potrà apprezzare i Pagliacci, proprio al Coliseo, con il tenore Francesco Anile. (Inform)

“L’Aquila città mutata”


INCONTRI

Organizzato da ‘Atletica L’Aquila’, secondo Convegno regionale dell’Associazione Nazionale Sociologi

“L’Aquila città mutata”

 




L’AQUILA - Martedì 28 maggio si è tenuto il 2° Convegno regionale ANS (Associazione Nazionale Sociologi) “L'Aquila città mutata” presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, organizzato dall’Atletica L’Aquila ASD e culturale.



Ad aprire il convegno dopo i saluti di rito è stato il prof. Raffaele Colapietra che ha registrato, attraverso il racconto dell’evolversi della storia aquilana tra l’800 e il ‘900, i mutamenti della società e della cultura della città dell’Aquila che oggi si trova alle prese con una difficile e complicata ricostruzione post-sisma.



L’intervento successivo del giornalista Angelo De Nicola ha posto quindi l’accento proprio sulla comunicazione della tragedia aquilana nelle tre fasi: del prima, dell’immediato post-sisma, e poi della fase che ancora oggi stiamo vivendo. In particolare il giornalista de Il Messaggero, ha posto l’accento su tutti gli errori compiuti dalla comunicazione istituzionale e dai media a cominciare dall’aver incentrato l’attenzione sulla casa dello studente, cancellando così il “brand” di L’Aquila città universitaria.



Dopo l’intervento del governatore delle Misericordie dell’Aquila, Amiterno e Forcona, Francesco Ciotti che ha raccontato l’attività svolta dai volontari in questi anni all’Aquila, la presidente di Policentrica Onlus Antonella Marrocchi ha parlato di una struttura reticolare debole di relazioni sociali e di una frammentazione esistente già nel pre-terremoto e della mancanza di una cultura della cooperazione.



A seguire la prof.ssa Lina Calandra, responsabile del laboratorio Cartolab del Dipartimento di Scienze Umane ha illustrato i primi risultati di uno studio attraverso questionari face to face, da cui purtroppo è emerso che il 56% dei giovani aquilani intervistati hanno manifestato l’intenzione in futuro di trasferirsi in un’altra città. Viviamo tutti in una condizione continuamente mutante, non esiste più il rapporto di prossimità, fiducia, viviamo in una situazione di “ingiustizia spaziale”. La ricerca scientifica nel post-sisma può diventare catalizzatore di processi politici e sociali e di interfaccia tra politica e società per il governo dell’incerto.



Infine è stato presentato il primo numero dei quaderni in mutazione, una raccolta degli atti del convegno Ans dello scorso anno, un’iniziativa dell’atletica L’Aquila, curati da Paola Aromatario, vice presidente dell’Atletica L’Aquila e cultore della materia per Ans Abruzzo. Hanno presenziato il convegno, Walter Capezzali, per la Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi ed in rappresentaza della Fondazione Carispaq, Goffedo Palmerini, Anfe Abruzzo, Luciano Perazza in rappresentanza del Coni regionale e provinciale, l’assessore allo Sport del Comune dell’Aquila Emanuela Iorio e Pietro Zocconali presidente nazionale Ans. (Corrado Fischione*/Inform)



* Presidente e responsabile tecnico di “Atletica L’Aquila” www.atleticalaquila.com

Paolo Nizzola coordinatore giovani Maie della Svizzera; Calogero Nicosia coordinatore del Lussemburgo


MOVIMENTI POLITICI

Maie Europa: due nuovi giovani dirigenti nominati dal coordinatore Gian Luigi Ferretti

Paolo Nizzola coordinatore giovani Maie della Svizzera; Calogero Nicosia coordinatore del Lussemburgo

Il coordinatore della Gran Bretagna Luigi Billé nominato vice coordinatore vicario del Maie Europa

 

 


ROMA – Paolo Nizzola e Calogero Nicosia sono i due nuovi giovani dirigenti del Maie Europa. Le nomine sono state fatte dal coordinatore d’area Gian Luigi Ferretti.



Paolo Nizzola è stato nominato coordinatore giovani Maie della Svizzera. Paolo Nizzola, nato nel 1985 a Castelvetrano (Trapani), è un tecnico specializzato in Svizzera dal 2010. Dopo varie esperienze attualmente lavora presso Tokheim Ag a Givisiez come tecnico autonomo servizio esterno.



Calogero Nicosia è stato nominato coordinatore Maie del Lussemburgo. Calogero Nicosia, nato nel 1987, è arrivato in Lussemburgo nel 2009 per lavorare presso la Caceis Bank quale Security Reconciliation Operations. Ha conseguito, fra l’altro, un Bachelor Degree in Economics ed un Master in Economics and Finance presso l’Università del Lussemburgo.



Per le quanto riguarda le altre funzioni, d’intesa col presidente Merlo, Gian Luigi Ferretti ha affidato all'arch. Luigi Billè, coordinatore Gran Bretagna, anche l'incarico di vice coordinatore del Maie Europa per coadiuvarlo nel rimodulare l’organizzazione del Maie sul territorio ed intensificare i rapporti con dirigenti ed iscritti. Billè è quindi il vice coordinatore vicario (operativo) mentre il cav. uff. Enzo Alloggia è il vice coordinatore europeo onorario.(Inform)

Nigeria: ad Abuja paesaggi rurali storici italiani


MOSTRE FOTOGRAFICHE

Nigeria: ad Abuja paesaggi rurali storici italiani

 

ABUJA - In occasione delle celebrazioni in Nigeria per la Festa della Repubblica italiana, Abuja ospita la mostra “Paesaggi Rurali Storici Italiani”. Le foto sono esposte presso il Transcorp Hilton nella capitale nigeriana, dove resteranno fino al 2 giugno. L'esposizione si compone di immagini di ampio formato ad alta risoluzione, affisse su pannelli indipendenti con tre lati di colore verde, bianco e rosso alternati in modo da creare un richiamo cromatico immediato con i colori nazionali.

All'inaugurazione della mostra fotografica, l'ambasciatore italiano Roberto Colaminè, ha sottolineato l'importanza dell'esposizione per la valorizzazione del paesaggio e dell'ambiente naturale, le sue ricadute sull'agricoltura e l'agro-industria, nonché sulla promozione turistica. E' stata inoltre l'occasione per sottolineare l'impegno internazionale dell'Italia in questi settori, con un richiamo ai temi dell'alimentazione ai quali sarà dedicato l'Expo2015 di Milano. Tra le iniziative patrocinate dall'Ambasciata, anche una settimana dedicata all'enogastronomia, sempre presso il Transcorp Hilton, a cura di rinomati chef della tradizione italiana.(Inform)

Il ministro Bonino a colloquio con il segretario generale della Lega Araba Nabil El-Araby

 FARNESINA
Il ministro Bonino a colloquio con il segretario generale della Lega Araba Nabil El-Araby

Siria, sostegno a iniziativa Kerry-Lavrov su “Ginevra 2”

ROMA - Le prospettive della crisi in Siria ed il processo di pace in Medio Oriente sono stati i temi principali del colloquio che il ministro degli Esteri Emma Bonino ha avuto ieri alla Farnesina con il segretario generale della Lega Araba Nabil El-Araby.

Durante l’incontro, si è anzitutto discusso dell’iniziativa del segretario di Stato Kerry volta a rilanciare il processo di pace.

La titolare della Farnesina ha espresso pieno sostegno all’iniziativa americana, sottolineando come in questa fase sia opportuno desistere da qualsiasi iniziativa suscettibile di interferire con lo sforzo di Washington. Il ministro Bonino ha inoltre espresso ad El-Araby il suo apprezzamento per la disponibilità della Lega Araba ad aggiornare i termini dell’Iniziativa di Pace del 2002.

Quanto alla Siria, Bonino ed El-Araby hanno condiviso il convinto sostegno all’iniziativa Kerry – Lavrov per la convocazione di una Conferenza internazionale che, riunendo le parti interessate intorno ad un tavolo negoziale, costituisca il primo passo verso una soluzione politica della crisi. Entrambi hanno espresso forte preoccupazione per le possibili conseguenze a livello regionale della crisi, e manifestatola loro forte condanna per l’escalation di violenza, le cui drammatiche conseguenze umanitarie vengono pagate da civili innocenti.

Emma Bonino si è detta convinta che la Lega Araba ed i suoi membri possano esercitare, in questa fase, un ruolo fondamentale, ed ha altresì aggiornato El-Araby circa l’incoraggiamento che l’Italia ed altri Paesi del Gruppo di Amici della Siria stanno rivolgendo alla Coalizione Nazionale Siriana a partecipare al processo di Ginevra, ed a dare prova di maggiore coesione.

Bonino ed El-Araby hanno infine affrontato la tematica della cooperazione tra UE e Lega Araba nel Mediterraneo, e - pur salvaguardando la coerenza con la politica europea di vicinato e con i formati e fori regionali esistenti - hanno convenuto sul ruolo centrale che essa può svolgere per contribuire a stabilizzare i processi democratici in corso nella regione e rilanciare i rapporti economici tra i Paesi interessati. (Inform)

“Unione europea, cittadinanza europea, democrazia europea: quale bilancio a un anno dalle elezioni europee del 2014?”

FORUM PA 2013
Convegno promosso dal Ministero degli Esteri
“Unione europea, cittadinanza europea, democrazia europea: quale bilancio a un anno dalle elezioni europee del 2014?”

Gli interventi di Vincenzo Grassi (Mae), degli euro deputati Roberta Angelilli (Pdl), Carlo Casini (PPE), Roberto Gualtieri (Pd), di Roberto Adam (Presidenza del Consiglio) e di Pasquale Ferrara (Istituto Europeo)

ROMA - Prendendo spunto dalla proclamazione del 2013 “Anno europeo dei cittadini” da parte dell’Unione Europea, il ministero degli Esteri ha organizzato, presso il Forum della Pubblica Amministrazione, il convegno sul tema “Unione europea, cittadinanza europea, democrazia europea: quale bilancio a un anno dalle elezioni europee del 2014?”. Durante l’incontro si è discusso della piena realizzazione del principio di cittadinanza europea e di come assicurare una maggiore identificazione dei cittadini con le istituzioni dell’Ue.

Il convegno è stato introdotto e moderato da Vincenzo Grassi, direttore centrale del Mae per le Questioni Europee, che ha sottolineato l’esigenza sia di fare un bilancio su quello che è stato fatto dal 1992 ad oggi per avvicinare le istituzioni europee ai cittadini, sia di valutare, anche alla luce dell’attuale momento di crisi economica, l’elaborazione di specifiche iniziative volte a migliorare sul piano formale e sostanziale la partecipazione dei cittadini al processo di integrazione europeo. “ Le elezioni europee del prossimo anno – ha affermato Grassi - possono rappresentare l’occasione per l’avvio di un grande dibattito politico su scala continentale o invece un momento di crisi , nel caso vi fosse una partecipazione molto bassa alle urne o l’affermazione delle forze che contrastano l’Ue”.

Dal canto suo Carlo Casini (PPE), presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, ha spiegato come, in attesa che il cammino verso l’Europa federale venga completato, nelle istituzioni europee si stia lavorando per superare un deficit democratico dovuto alla stessa composizione del Parlamento europeo, il numero dei parlamentari eletti non è proporzionale a quello dei cittadini delle varie nazioni dell’Ue essendo garantita una quota minima di rappresentanti anche per i paesi più piccoli, e ai lunghi tempi di attesa necessari alle varie istituzioni europee per giungere ad una decisione condivisa sul varo delle varie direttive. Altri problemi segnalati da Casini sono quelli del monopolio da parte della Commissione Europea dell’iniziativa legislativa e del miglioramento del confronto fra Parlamento europeo e parlamenti nazionali. Le elezioni del prossimo anno – ha spiegato Casini – costringeranno, per la prima volta nella storia, gli elettori europei a votare riflettendo sugli argomenti favorevoli o contrari all’Europa, perché il crollo nella partecipazione al voto è stato continuo e costante. C’è euroscetticismo verso l’Europa e si ha la sensazione che il voto non conti niente. In questa ottica, – ha proseguito Casini che auspica il ritorno di una politica basata sui valori fondanti dell’Ue come la pace e la libertà - acquista forza la proposta che prevede l’indicazione, da parte dei partiti europei, del loro candidato alla presidenza alla Commissione, in modo che si possa verificare l’efficacia del voto”. Quest’ultima valutazione è stata sostenuta anche dall’eurodeputato Roberto Gualtieri (Pd), membro della Commissione Affari Costituzionali, che ha precisato come “la scelta dei partiti politici europei di presentare un candidato unico alla presidenza della Commissione consentirà un salto significativo nella legittimità democratica delle istituzioni europee”. Gualtieri ha inoltre evidenziato come nell’Unione Europea, dove vige un concetto di cittadinanza basato sui diritti civili, politici e sociali, sia presente una situazione non solo di inefficienza economica, l’Ue avrebbe bisogno di un governo dell’economia con adeguate risorse competenze e strumenti, ma anche di inefficienza democratica, dovuta ad una gestione della situazione europea di tipo puramente tecnico e alle difficoltà di conseguire una reale condivisione fra le varie istituzioni dell’Ue delle decisioni più importanti che al momento rimangono appannaggio del Consiglio Europeo.

Da segnalare anche l’intervento del vicepresidente dell'Europarlamento Roberta Angelilli (Pdl), che ha ricordato come la cittadinanza dell’Unione europea abbia fra i suoi obiettivi principali, una priorità che diviene ancora più forte in questo momento di crisi, la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia per i cittadini, le famiglie e le imprese. La Angelilli ha anche ricordato come in questi anni il Parlamento europeo, al fine di proteggere le vittime e le categorie più vulnerabili, abbia approvato alcune direttive volte al sequestro dei beni delle organizzazioni criminali e alla lotta contro l’abuso sui minori e la tratta degli esseri umani. La Angelilli ha inoltre segnalato alcune grandi sfide dell’Europa ancora da affrontare come ad esempio la riduzione dei costi della burocrazia non indispensabili (330 milioni di euro), la lotta all’evasione fiscale (1000 miliardi di euro) e la battaglia contro la corruzione che ogni anno brucia in Europa 120 miliardi. 

Roberto Adam, capo dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, si è invece soffermato legge 234/2012 che disciplina la partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’UE.

“L’85% della legislazione nazionale di uno stato membro –a spiegato Adam - è influenzata dall’Unione Europea. Questo pone il problema agli stati nazionali su come si gestisce questa situazione in cui degli atti dell’Unione Europea vengono negoziati a Bruxelles attraverso un procedimento complesso in cui i governi nazionali, confrontandosi nel Consiglio, possono influire sulla creazione dell’atto. Di fronte ad un fenomeno di questo genere diventa estremamente importante il modo in cui tutta questa macchina è gestita dall’amministrazione e dalla classe politica dello Stato. Quindi il punto nodale è quello della capacità dello Stato di gestire nel modo più adatto la fase ‘ascendente’ del diritto dell’Ue”. Di questo aspetto si occupa la legge 234 del 2012 che prevede un maggiore coinvolgimento del Parlamento nazionale nella fase ‘ascendente’ del diritto dell’Ue e nella gestione delle politiche europee per lo Stato e, sempre in questo ambito, un migliore coordinamento amministrativo che dia più autorevolezza alle proposte del paese. Dalla legge vengo inoltre previste soluzioni, come ad esempio lo sdoppiamento della norma e delle sue deleghe, volte ad accelerare il recepimento da parte del Parlamento nazionale delle direttive comunitarie.

Ha poi preso la parola il segretario generale dell’Istituto Europeo di Firenze Pasquale Ferrara che ha sottolineato la necessità di non dimenticare come di fatto la crisi dell’eurozona abbia arrestato una serie di cantieri, d esempio l’allargamento dell’Ue ad altri paesi, ed intaccato presso i cittadini la credibilità l’Unione europea, essendo ormai lontani i successi del passato. Ferrara, dopo aver ricordato che dal 2007 ad oggi la fiducia dei cittadini nell’Unione europea è scesa dal 57% al 33%, ha evidenziato l’esigenza di riconquistare la stima dell’opinione pubblica dell’Europa attraverso l’aumento delle performance dell’Ue. Per Ferrara, che chiede di favorire la mobilità dei cittadini in Europa, è inoltre opportuno far capire ai singoli governi che hanno il dovere di sviluppare una competenza civica volta al buon funzionamento del sistema politico europeo. Secondo Ferrara, infine, bisogna cogliere l’opportunità delle elezioni del prossimo anno per dare un imput forte e decisivo al sentimento di cittadinanza europea. (Goffredo Morgia /Inform)

Il sottosegretario Giro alla Biennale d’Arte di Venezia inaugura il padiglione dell’Istituto Italo-Latino Americano

FARNESINA
Il sottosegretario Giro alla Biennale d’Arte di Venezia inaugura il padiglione dell’Istituto Italo-Latino Americano

“Occasione importante per continuare a definire insieme le nostre identità e proiettarsi nel futuro”

ROMA - Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, con delega per l’America Latina e alla Promozione culturale, inaugura alla Biennale d’Arte contemporanea di Venezia il padiglione dell’Istituto Italo-Latino Americano, collocato all’interno dell’Arsenale.

Nel corso degli anni, molti Paesi latinoamericani hanno acquisito un proprio padiglione e l’IILA ha contribuito a questo risultato. Il padiglione dell’IILA continua ad accogliere tutti gli artisti della regione per dare un’immagine d’insieme delle tendenze dell’arte latinoamericana, costituendo il punto d’incontro della migliore produzione artistica della regione con quella europea.

“Questo padiglione offre l’occasione ai paesi che non dispongono di uno spazio espositivo di dare visibilità ai propri talenti e di mantenere una visione unitaria della regione” evidenzia il sottosegretario.

Quest’anno il padiglione IILA si intitola “El Atlas del Imperio” ispirandosi all’allegoria dell’opera di Jorge Luis Borges, agli scritti e al pensiero di Carlos Fuentes e di Italo Calvino, figure fondamentali della cultura e fautori di un legame sempre più stretto tra l’America Latina, l’Italia e l’Europa.

“E’ cruciale essere a Venezia per rinforzare, ancora una volta, l’attenzione dell’Italia verso un’area cui siamo legati da vincoli culturali consolidati, con modelli di società e d’impresa che possono lavorare insieme. Abbiamo una visione umana di sviluppo condivisa che ci porta ad affrontare in maniera simile e insieme le sfide della globalizzazione. Ci sono già molte iniziative culturali promosse in America Latina dagli Istituti Italiani di Cultura, dalle nostre università e dai Comitati Dante Alighieri. Anche sulla scia della preparazione della conferenza Italia-America Latina di fine anno - conclude il sottosegretario Giro -, è importante lavorare ad un evento culturale condiviso che rafforzi l’immagine dell’Italia in tutta l’area geografica.” (Inform)

Dal Comites del South Australia una lettera al ministro degli Affari Esteri Emma Bonino

ITALIANI ALL’ESTERO
Dal Comites del South Australia una lettera al ministro degli Affari Esteri Emma Bonino

Il presidente del Comites, Vincenzo Papandrea, ribadisce l’importanza del Consolato italiano ad Adelaide, dell’investimento in lingua e cultura italiana, del rinnovamento di Comites e Cgie e del rilancio delle Camere di commercio italiane all’estero

ADELAIDE - Il Comites del South Australia ha inviato una lettera al nuovo ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, per richiamare attenzione su alcune problematiche che riguardano da vicino la collettività italiana residente in loco. Si tratta, in primis, del “futuro del Consolato italiano di Adelaide” – si legge nella missiva firmata dal presidente del Comites, Vincenzo Papandrea – ma anche di questioni concernenti l’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero, il rinnovo di Comites e Cgie e il rilancio delle Camere di commercio italiane all’estero.

Riguardo all’ipotesi di chiusura del Consolato, formulata nella passata legislatura, Papandrea richiama gli interventi messi in atto da collettività e autorità locali a favore del mantenimento della sede: una petizione di 15.000 firme presentata all’allora sottosegretario del Mae, Alfredo Mantica, una dimostrazione organizzata dinnanzi al Consolato, “gli interventi presso il governo dell’ex Primo Ministro Kevin Rudd e dell’ex Premier del South Australia Mike Rann e di numerosi parlamentari federali e statali, tra cui quello dell’allora ministro per gli Affari Multiculturali del South Australia, Grace Portolesi” e i “continui appelli del Comites stesso e della collettività”. “Solo la caduta del governo ha interrotto la politica di ridimensionamento della rete diplomatica consolare portando al congelamento della decisione di chiudere il Consolato di Adelaide – scrive il presidente del Comites, auspicando che “il nuovo governo si occupi, oltre che della grave situazione di crisi in Italia, anche del ripristino dei rapporti con gli italiani all’estero e del rilancio dell’immagine dell’Italia all’estero attraverso una politica di rinnovamento della rete diplomatica-consolare e di tutti gli altri organismi istituzionali, quali i Comites”.

Ribadita quindi l’importanza della presenza italiana ad Adelaide, “la comunità più numerosa rispetto a tutte le altri comunità etniche”, con “15.000 iscritti all’Aire e 90.000 residenti di origini italiane”, rilevanza che incide anche sulla politica culturale messa in atto in questi anni e sulle relazioni economiche tra i due Paesi. “Lo Stato del South Australia – si legge nella missiva - ha stipulato con il governo italiano un Memorandum of Understanding sull’insegnamento della lingua e cultura italiana e vari accordi di natura diversa con alcune Regioni italiane tra cui la Campania, la Calabria, la Puglia, la Basilicata e con la Provincia di Trento; la presenza di compagnie italiane in questo Stato è aumentata notevolmente negli ultimi anni con ottimi risultati economici”.

“Sembra perfino superfluo affermare che l’insegnamento e la diffusione della lingua e cultura italiana all’estero sia d’importanza fondamentale al mantenimento dell’identità delle nostre comunità sparse in tutto il mondo, ma nello stesso tempo il Comites ritiene fondamentale anche per l’Italia riconoscere concretamente, sia dal punto di vista storico che economico, il grande ruolo degli italiani nel mondo che in un secolo hanno promosso settori importanti dell’economia italiana come il turismo, il commercio e tutto ciò che è made in Italy, per non parlare delle famose rimesse che hanno avuto un notevole ruolo nello sviluppo dell’Italia. Bisogna riprendere il cammino che è stato interrotto dai precedenti governi, che hanno quasi azzerato i contributi alla lingua – scrive Papandrea, - e ritrovare un giusto ed equilibrato contesto della lingua a livello internazionale, anche attraverso la riforma della ormai vecchia e superata legge 153/71. Occorre una nuova legge che miri ad internazionalizzare l’Italia anche attraverso l’insegnamento e la diffusione della lingua e cultura, non più rivolta esclusivamente agli Italiani all’estero e ai loro discendenti, ma aperta al mondo intero”.

Richiamata anche la necessità di una riforma di Comites e Cgie, “una riforma – si precisa – che dia maggiori poteri ai Comites sul territorio e al Cgie nei confronti del governo e del Parlamento”, auspicando al più presto nuove elezioni per il rinnovo di questi organismi.

In ultimo, il Comites riconosce il ruolo delle Camere di commercio italiane all’estero, “espressione di quella comunità imprenditoriale locale italiana che continua a promuovere il Made in Italy”. “Il ruolo di queste istituzioni resta sempre importante, particolarmente in South Australia dove non esiste un Ufficio Commerciale presso il Consolato d’Italia, per cui l’interazione e il rapporto tra questi enti è indispensabile, non solo per l’appoggio e il supporto alle aziende italiane, ma anche per affrontare le tante esigenze dei nuovi contatti e ditte italiane che in questo momento cercano nuovi mercati ed opportunità. Negli ultimi anni sono state introdotte nuove strategie economiche per quanto riguarda le Camere di Commercio italiane all’estero, soprattutto nell’ambito della riduzione e redistribuzione dei fondi. La Camera di Commercio italiana di Adelaide ha finora saputo gestire la difficilissima situazione, ma si auspica – conclude Papandrea - un continuo appoggio e un incremento delle risorse per garantire una presenza e un servizio alle aziende italiane che operano in questo Stato”. (Inform)

Svezia: compie 60 anni la Missione Cattolica Italiana di Stoccolma

FONDAZIONE MIGRANTES
Svezia: compie 60 anni la Missione Cattolica Italiana di Stoccolma

STOCCOLMA - Sarà il vescovo di Stoccolma Mons. Anders Arborelius a presiedere domani 2 giugno, nella Cattedrale di Sankt Erik, la solenne celebrazione eucaristica in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo anniversario di fondazione della Missione Cattolica Italiana di Stoccolma. Le celebrazioni inizieranno oggi pomeriggio con una festa e la presentazione di un volume sulla storia della Missione.

Nel Rapporto Italiani nel Mondo del 2011 la Migrantes ha ricostruito il percorso ricco e interessante dell’emigrazione italiana in Svezia e le figure dei missionari che hanno accompagnato gli emigranti, in questi sessant’anni, nelle diverse città: Vaestaras (1948), Goeteborg (1949), Stoccolma (1953), Malmoe (1957), Trelleborg (1987).

"E’ una storia di sofferenza, di lavoro e di fatiche - scrive mons. Giancarlo Perego direttore generale della Fondazione Migrantes in un messaggio indirizzato al missionario mons. Cesare Furio - di partecipazione alla vita sociale anche attraverso le associazioni, ma anche di incontro con la vita ecclesiale e di dialogo ecumenico con le Chiese sorelle che è cresciuto, nonostante le prime ostilità e opposizioni".

Sono diversi i volti dei sacerdoti italiani, diocesani e religiosi, che insieme ai laici, alle loro famiglie e alle religiose, hanno accompagnato la vita della Missione Cattolica Italiana di Stoccolma: da don Piero Damiani, a padre Giulio Masiero, a padre Umberto Cerutti, a don Eraldo Carpanese, a don Efrem Gobbo, a don Luciano Epis, a don Josef Kròl, fino a Mons. Cesare Furio. "A tutti - conclude mons. Perego - va la riconoscenza della Migrantes per aver scelto di ‘camminare insieme’ alle nostre comunità di emigrati, facendo sentire il ‘profumo’ di Cristo e la maternità della Chiesa - per riprendere alcune espressioni di Papa Francesco, figlio di emigranti".

A Stoccolma si registra una prima presenza di italiani, già nel 1875, presso la parrocchia cattolica di Goetgatan. Questi fondarono nel 1909 la S.A.I. (Società di Assistenza Italiana) tuttora esistente, che fu trasferita dagli anni ’40 a Nacka vicino a Stoccolma perché vi lavoravano molti italiani presso la Ditta Atlas-Copco. L’inizio della grossa emigrazione italiana nel dopoguerra ci riporta però al 1947 quando l’industria svedese conobbe una grande crescita dovuta al fatto che il paese non aveva subito danni bellici, non avendo partecipato alla guerra, e non era più in grado di provvedere alle necessità di sviluppo con la manodopera locale. Qui sin dal dopoguerra si registra la presenza di sacerdoti impegnato nella pastorale con gli italiani anche se la nascita della Missione Cattolica Italiana si fa risalire al 1953 con l'arrivo di padre Giulio Masiero dei Frati Minori Conventuali.

Attualmente vivono a Stoccolma circa 4 mila italiani. A guidare la Missione mons. Cesare Furio, un italiano di Albovilla (Como), trasferitosi a Malmoe (Svezia) con la famiglia all’età di 11 anni. Qui ha ricevuto la sua educazione scolastica e in Italia la sua formazione teologica. (Raffaele Iaria -Migrantes online /Inform)

Un appello del presidente della Uim al vice ministro con delega agli italiani all’estero, Bruno Archi

ASSOCIAZIONI
Un appello del presidente della Uim al vice ministro con delega agli italiani all’estero, Bruno Archi

Alberto Sera: “Necessario che il fenomeno della nuova emigrazione giovanile occupi un posto di sicura priorità nell’ambito della delega che le è stata assegnata”


ROMA – Il presidente dell’Unione Italiani nel Mondo, Alberto Sera, rivolge un appello al vice ministro agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Bruno Archi, affinché consideri tra le priorità di azione nell’ambito dell’incarico affidatogli di recente il “fenomeno della nuova emigrazione giovanile”.

“Ogni giorno raccogliamo testimonianze di giovani che a causa dell’immobilità in cui versa il Paese, sono costretti a trasferirsi all’estero. Ci scrivono per raccontarci le loro esperienze e per chiedere attenzione, perché nonostante tutto è questa la loro Patria – afferma Sera, che si associa in questo modo ad un analogo appello formulato alle istituzioni dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Sera richiama in particolare il testo di una lettera ricevuta da una giovane connazionale costretta a cercare lavoro all’estero, che lamenta la “desolazione” in cui versa il Paese e sollecita all’ascolto coloro che hanno il potere di cambiare le cose. (Inform)

Dematerializzazione e piattaforma @doc: la P.A. senza carta

FORUM PA
Dematerializzazione e piattaforma @doc: la P.A. senza carta

ROMA - “Una per Tutti, Tutti per Una: la Pa che fa sistema”: La dematerializzazione e la riorganizzazione del flusso del lavoro in un’unica piattaforma – chiamata @doc - di gestione documentale condivisa è stata al centro dell’incontro organizzato al Forum della Pubblica Amministrazione, a cura del Ministero degli Affari Esteri e teso ad illustrare l’obiettivo comune di un’ Amministrazione integralmente digitale, senza uso di carta. Un obiettivo che ha stimolato la creazione di una piattaforma di gestione collaborativa e multicanale quale modello di riferimento che possa essere adottato anche da altri enti istituzionali. Il progetto @doc è stato creato per conciliare inclusività e sostegno ai cittadini e alle imprese. Rafforzando, così, l’intero Sistema Italia.

“Il MAE ha da tempo intrapreso la strada della dematerializzazione e la piattaforma @doc ha già raccolto le adesioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Garante della Privacy” e “questo è un primo nucleo di diffusione” del progetto, ha spiegato Massimo Civitelli, Direttore Generale della Direzione Generale per l’amministrazione, l’informatica e le comunicazioni della Farnesina. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Luigi Ferrari, Direttore Centrale dell’ICT del Ministero degli Esteri, secondo il quale, “la nostra piattaforma documentale digitale è all’avanguardia” e lo dimostra il fatto che sia stata adottata da altri due importanti rami della P.A. A ciò, ha rimarcato Ferrari, va aggiunto il sostegno della Presidenza del Consiglio e dell’Agenzia per l’Italia Digitale all’iniziativa, elementi che danno così “la possibilità di introdurre nuove funzionalità e rendere la piattaforma @doc sempre più avanzata e innovativa”. Con una novità, rivelata dallo stesso Ferrari: “nei prossimi 18 mesi la piattaforma sarà estesa alle 220 sedi diplomatiche e consolari” in giro per il mondo. Un ulteriore sviluppo per un progetto che sia avvia rapidamente al D-Day, il giorno della Pubblica Amministrazione senza carta, ovvero il passaggio dal Codice dell’Amministrazione Digitale ad una P.A senza carta.(Inform)

A Berlino il sesto Forum tedesco per l’integrazione

ITALIANI ALL’ESTERO
A Berlino il sesto Forum tedesco per l’integrazione

Ha partecipato in rappresentanza dell’Intercomites in Germania Giuseppe Scigliano, presidente del Comites di Hannover. Nel corso dei lavori, il punto sui progressi compiuti con il Piano d’azione sull’integrazione varato nel 2012 e sulle problematiche ancora aperte

BERLINO – Giuseppe Scigliano, presidente del Comites di Hannover, ha partecipato il 28 maggio scorso al sesto Forum tedesco per l’integrazione convocato a Berlino dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel.

Presenti il vice cancelliere Philipp Rösler, insieme a parlamentari, ministri, presidenti di regioni, sindaci e personalità quali Dieter Hundt, presidente della Federazione dei datori di lavoro tedeschi, Martin Wansleben, presidente della Camera dell’industria e del commercio tedesco, Michael Sommer, presidente dei Sindacati tedeschi, Heinrich Alt, membro del consiglio di presidenza degli Uffici di collocamento tedeschi, imprenditori ed esponenti dei media.

Scigliano era presente in rappresentanza dell’Intercomites in Germania, insieme ad altri esponenti di organizzazioni di collettività di origine straniera residenti in Germania, ricevuti nel corso della mattinata da Angela Merkel e dal ministro per l’integrazione tedesco, Maria Böhmer. Böhmer ha parlato in questa occasione dei primi risultati del Piano d’azione per l’integrazione, soffermandosi in particolare su mercato del lavoro, partecipazione sociale, emigranti e pubblico impiego, imprenditori con passato migratorio, apprendimento della lingua tedesca da parte dei nuovi arrivati, riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero, leggi in materia varate da Stato e Land tedeschi, episodi di razzismo e xenofobia riconducibili a formazioni della destra radicale e riscontrabili anche in altri Paesi europei. Tra questi ultimi – si legge nella nota diffusa in proposito da Scigliano, - richiamati quelli a danno del nuovo ministro per l’integrazione italiano, Cécile Kyenge.

Angela Merkel ha evidenziato come il processo di integrazione sia durevole nel tempo e non possa essere risolto con un’unica legge, sollecitando dai presenti idee e proposte per favorire l’inclusione dei cittadini stranieri residenti in Germania. Richiamato anche il problema della disoccupazione giovanile: la Merkel ha affermato di aver già incontrato capi di governo di alcuni Paesi come l’Austria e la Svezia che hanno saputo tener sotto controllo il fenomeno, mentre a breve sono in programma incontri relativi a situazioni più preoccupanti, come quelle che si registrano in Spagna, Grecia, Portogallo e Italia.

Nel primo pomeriggio i risultati del Piano d’azione varato nel 2012 sono stati presentati alla presenza di esperti chiamati a progettare tale intervento e di tutti i partecipanti al Forum. Oltre ad evidenziare come l’integrazione nel mercato del lavoro sia veicolata dalla conoscenza della lingua tedesca e dalla qualificazione raggiunta, è emerso come molti datori di lavoro tedeschi richiedano sempre più spesso competenze interculturali. Tra i progressi riportati ai partecipanti del ministro Böhmer: il miglioramento di livelli di formazione raggiunti da giovani aventi passato migratorio, che più spesso terminano un corso di studi e si iscrivono al ginnasio (percorso preliminare a livelli di formazione più elevata); la diminuzione del tasso di disoccupazione degli immigrati – passato dal 18% al 9,6%, - anche se resta un divario con il tasso registrato tra i tedeschi; un aumento del numero di imprenditori con passato migratorio (+ 28% dal 2005 al 2011, per un totale di 726.000 imprese che producono ricchezza e nello stesso tempo occupazione, stimata in 5 milioni di posti di lavoro); la legge sul riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero, entrata in vigore nell’aprile del 2012. Su quest’ultimo punto il ministro ha però segnalato come solo 6 regioni abbiano sviluppato un proprio regolamento in proposito, auspicando un progressivo impegno su questo fronte.

Tra gli interventi richiamati nella nota di Scigliano, quello di Rösler sull’integrazione dei flussi di emigrati provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea, quello di Sommer, che ha ribadito l’importanza di intervenire sui lavoratori più in difficoltà – immigrati, ma anche tedeschi, - specie della tutela del lavoratori stagionali, al momento poco protetti, e quello di Hundt, che ha evidenziato come le competenze interculturali siano importanti per l’economia tedesca, perché consentono di stabilire legami con altri Paesi, ed ha sollecitato interventi utili ad un maggior coinvolgimento degli immigrati nei programmi di formazione professionale.

Tra le problematiche su cui intervenire: l’accesso ai prestiti bancari da parte di imprenditori con passato migratorio; l’occupazione degli stranieri nel pubblico impiego; l’offerta di corsi di lingua, in particolare per cittadini provenienti dall’Unione Europea; la presenza di circa 1,5 milioni di stranieri non sono in possesso di qualifica professionale; l’integrazione dei giovani che non hanno un titolo di studio; questioni da discutere alla conferenza islamica. (Inform)

Giuliano Amato e l’Europa, Federico Rampini e l’America

FESTIVAL DELL’ECONOMIA
Giuliano Amato e l’Europa, Federico Rampini e l’America

TRENTO - Se non si cambia la politica europea impostata fino ad oggi, il futuro che ci aspetta sarà quello che ha tratteggiato Giuliano Amato, uno dei "Testimoni del Tempo" ieri al Festival dell'Economia di Trento: "Un mercato in parte comune, nel quale però saranno cresciute le tensioni fra gli Stati membri e le ostilità reciproche, dove ciascuno tenderà a chiudersi. Vi saranno società sempre più vecchie, sempre più costose e meno capaci di produrre Pil". Ad introdurre il due volte presidente del Consiglio, Innocenzo Cipolletta, che ha ricordato uno degli ultimi libri di Amato, scritto a quattro mani con Andrea Graziosi, "Grandi Illusioni. Ragionando di storia d'Italia", dedicato al miracolo economico italiano e alle aspettative deluse del Ventunesimo secolo.

Inaugurato ieri stasera al teatro Sociale il format "L'Economia in scena", con il recital di Federico Rampini "Occidente Estremo: vi racconto il nostro futuro". Il giornalista e scrittore, inviato di Repubblica negli Stati Uniti, ha proposto a Trento una originale performance mescolando i linguaggi del teatro, della musica e del giornalismo. Al centro dello spettacolo la crisi globale, che è soprattutto, per Rampini, la crisi dell'Occidente. Per la regia di Antonio Pretis - sul palco anche Gianna Fratta al pianoforte, Dino De Palma al violino e violino cinese e Veronica Granatiero al canto - Rampini ha raccontato la decadenza e la rinascita dell'America, l'ascesa irresistibile, ma non esente da tensioni, della Cina, e il futuro possibile dell'Europa, oltre la morsa della crisi. Se saprà riscattarsi sul piano dei valori, se saprà rigenerarsi, se saprà anche difendere quanto di buono ha realizzato nella sua storia. (Inform)

Mittelfest 2013

EVENTI
Mittelfest 2013

In programma a Cividale del Friuli dal 12 al 20 luglio

TRIESTE - L’edizione 2013 di Mittelfest è in linea con le sue tradizioni di finestra aperta sulla cultura centroeuropea Il ruolo di osservatorio sulla cultura della Nuova Europa - spiega Antonio Devetag direttore generale Mittelfest - sarà testimoniato da due focus su altrettante nazioni mitteleuropee: Croazia e Ungheria. La Croazia riceverà il benvenuto nel consesso dell’Unione Europea il 1 luglio, ma ancheMittelfest le riserverà un’accoglienza degna dell’evento. A cominciare dalla prima mondiale di Michelangelo dell’autore croato Miroslav Krleža, con la regia visionaria ed eclettica di Tomaž Pandur: una coproduzione che vede in sinergia il Teatro nazionale di Zagabria, il Festival di Lubiana, Mittelfest e il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove lo spettacolo verrà rappresentato la sera di venerdì 12 luglio.

Il calendario prevede un ventaglio di proposte avvincenti: sabato 13, per esempio, l’anteprima di Microcosmi, capolavoro letterario di Claudio Magris, trasformato in uno spettacolo itinerante dalla regia di Giorgio Pressburger, una delle firme che hanno segnato indelebilmente la storia di Mittelfest come luogo di grandi eventi culturali. Microcosmi si svolgerà in nove tappe, disseminate nello straordinario palcoscenico di Cividale del Friuli. La metafora di Microcosmi dà anche il titolo a tutta l’edizione 2013 di Mittelfest. I microcosmi culturali che compongono questo straordinario mosaico della civiltà europea sono infatti l’essenza stessa del festival, che confronta diverse visioni dell’esistenza, del mondo, della storia, distillate nelle forme della prosa, della danza, della musica.

Ancora in tema di anticipazioni, sul palcoscenico del Teatro Ristori si alterneranno altri mostri sacri della prosa e del cinema italiano, tra cui va ricordata almeno Adriana Asti, con i due atti unici di Jean Cocteau (La voce umana e Il bell’indifferente) e il nuovo divertentissimo lavoro di Lina Wertmüller (Un’allegra fin de siècle), excursus sulla storia italiana del secolo scorso, amaro e quanto mai ironico, com’è nel suo stile. Divertimento, quindi ma anche elementi di riflessione su temi attuali e scottanti, come quello dell’ autocensura – cui la cultura europea è stata costretta dalle minacce degli estremisti islamici – che sarà il tema di L’intervista, testo sviluppato sulle vicende che portarono al brutale assassinio di Theo van Gogh vittima di un fanatico islamista per il suo film Submission, nel quale criticava le condizioni di inferiorità delle donne arabe. Per finire, nel quadro di coproduzioni e collaborazioni a tutto campo, Mittelfest presenterà Vivo e coscienza di Pier Paolo Pasolini . conclude Devetag -, prima assoluta dell’unico canovaccio coreografico del regista e poeta di Casarsa della Delizia, nella riduzione della Scuola Paolo Grassi di Milano. (Inform)

Alla Casa Italiana di Washington “Musica, arte e moda”

ANNO DELLA CULTURA ITALIANA NEGLI STATI UNITI
Alla Casa Italiana di Washington “Musica, arte e moda”

L’iniziativa è attesa il prossimo 7 giugno

WASHINGTON – Si svolgerà il prossimo 7 giugno presso la Casa Italiana di Washington, nell’ambito dell’Anno della Cultura Italiana negli USA, l’evento intitolato “Musica, arte e moda”.

Sono previste dalle ore 19 l’esibizione di Francesca Hurt su musiche di Scarlatti e Cimarosa, Chopin e Beethoven, una presentazione a cura di Dario Zucchi sui suoi lavori artistici più recenti e quella della collezione di moda estate 2013 firmata da Franca Bartoli. (Inform)

Cavenit presenta a Caracas workshop di promozione del “Made in Italy”

CAMERE DI COMMERCIO
Da “La Voce d’Italia”, 31.5.2013
Cavenit presenta a Caracas workshop di promozione del “Made in Italy”

CARACAS - Si è tenuta ieri, nell’accogliente location “l’Osteria”, la conferenza stampa organizzata dalla Camera di Commercio Italo-Venezuelana (CAVENIT), volta alla promozione e rivalorizzazione dei prodotti agroalimentari “icona del Made in Italy”.

“Trattasi di eccellenze gastronomiche che rappresentano un antichissimo patrimonio di storia, tradizione e vincoli territoriali culturali - ha dichiarato la coordinatrice Veriozka Marcano - che dobbiamo promuovere e proteggere, anche al fine di salvaguardare la bilancia commerciale del settore”.

In particolare è stato illustrato il programma relativo ad una serie di Workshop riguardanti l’ottimizzazione del know-how italiano in tema di caffè (4 - 6 giugno), cioccolato (15 - 20 luglio) e gelato (9 - 14 settembre). Tali corsi rappresentano un’opportunità unica per coloro che intendono apprendere l’arte culinaria nostrana direttamente dai massimi esperti in materia.

Saranno infatti Francesco Sanapo (Campione italiano Caffetteria), Luciano Pipolo (Maestro Cioccolatiere), Silvia Gaetta (Maestro Gelatiere - Fabbri), ad impartire ai partecipanti le istruzioni necessarie all’apprendimento di tecniche fondamentali per la preparazione, la decorazione e le principali innovazioni mondiali in ciascun ambito.

Il segretario generale della Camera, Jean Pietro Cattabriga, ha spiegato come la posizione di prestigio acquisita dall’Italia in campo agroalimentare, specialmente in relazione all’esportazione di macchinari destinati alla produzione rispondente ai più alti standard qualitativi – rappresentati esemplificativamente da macchinari d’avanguardia come Rancilio Caffè, Carbone Espresso, Selmi Group – sia stata protagonista di una crescita notevolissima nell’ultimo anno.

“I dati riportati mostrano una crescita pari al 60% dell’importazione in Venezuela di macchinari agro-industriali atti alla produzione di prodotti tipici del Belpaese, tra gli altri caffè, cioccolato, gelato, pizza, pasta”.

Dati emblematici considerata l’instabile situazione economica mondiale. Il segretario Cattabriga ha inoltre sottolineato come “il mercato del cacao - settore di nicchia se paragonato al grande flusso di import-export in quanto a macchinari per le grandi infrastrutture, opere pubbliche e costruzioni civili in generale - continui ad attrarre investitori italiani grazie all’altissima qualità del cacao venezuelano, da molti considerato il migliore al mondo”.

La nostra Camera di Commercio può vantare un pluriennale impegno nella promozione degli scambi tra i due paesi in tema di cacao, favorendo l’approvvigionamento della materia prima in questione da parte degli investitori italiani e fungendo da tramite per l’importazione in Sud America, oltre ai suddetti macchinari, dell’ineguagliabile know-how italiano.

Al contempo va ricordato come la CAVENIT sia attiva anche dal punto di vista sociale, seguendo il cammino tracciato dell’ONG CESVI - attiva in Venezuela dal 1999, anno in cui avviò l’opera di riqualificazione della Regione Barlovento - nella lotta per il risanamento delle aree la cui popolazione si dedica per la sussistenza quasi esclusivamente alla coltivazione del cacao.

“Il nostro programma di supporto per le comunità locali si articola su tre step differenziati – dichiara il segretario generale – partendo dal processo di coltura ed essiccatura in grado di garantire il mantenimento delle qualità tradizionali del prodotto, per poi passare alla strutturazione di una funzione imprenditoriale efficiente ed infine la commercializzazione”. (Lorenzo Di Muro - La Voce d’Italia /Inform)

Il Comites d’Israele protesta per le dichiarazioni di Manlio Di Stefano

 ITALIANI ALL’ESTERO
Il Comites d’Israele protesta per le dichiarazioni di Manlio Di Stefano

Il deputato 5 Stelle aveva chiesto al ministro Josefa Idem di esprimere solidarietà per il popolo palestinese in occasione del campionato di calcio europeo Under 21 che si svolgerà in Israele dal 5 al 18 giugno

GERUSALEMME - “Nella mia veste di presidente del Comites d’Israele, e in quanto rappresentante della collettività italiana in Israele, le scrivo per farle presente che abbiamo letto con grande stupore le sue ultime dichiarazioni per quanto concerne il campionato UEFA di calcio Under 21 che verrà ospitato quest’anno in Israele. La sua richiesta al ministro dello Sport Josefa Idem che ‘il 5 giugno non rimanga in silenzio ma esprima la nostra solidarietà al popolo palestinese che non può godere della libertà di questi eventi come tutti gli altri popoli liberi’ è assurda, non legata alla realtà”.

E’ quanto scrive l’avvocato Beniamino Lazar a Manlio Di Stefano, deputato del Movimento Stelle, spiegando di essere fiero, e con lui tutti gli italiani d’Israele, “degli sforzi compiuti nel non facile cammino dell’integrazione, proprio nel campo dello sport, e in particolare del calcio, dove la popolazione arabo-israeliana è ampiamente rappresentata e ben integrata.”

“Se lo vorrà - prosegue il presidente del Comites d’Israele - potrà chiedere ai signori Prandelli e Cabrini che solamente poche settimane fa hanno potuto vedere di persona qua nel paese questa integrazione. E noi italiani, nel nostro piccolo, abbiamo qui a Gerusalemme il Club giallorosso, ove giocano e si allenano ragazzini ebrei, arabi, israeliani, cristiani, drusi, musulmani, italiani e non, e tra poche settimane avremo anche un Campionato di calcetto sotto l’egida del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme”. (Inform)