SCOMPARSA MANDELA
Amnesty
International: “Rendiamo onore a uno dei più visionari leader mondiali nella
lotta per i diritti umani”
ROMA - Amnesty International rende “onore a uno dei più visionari leader mondiali nella lotta per proteggere e promuovere i diritti umani”.
“La morte di Nelson Mandela - ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International - non è una perdita solo per il Sudafrica. Lo è per tutte le persone che in ogni parte del mondo stanno lottando per la libertà, la giustizia e la fine della discriminazione. Mandela è stato un leader mondiale che ha rifiutato di accettare l’ingiustizia. Il suo coraggio ha contribuito a cambiare il mondo intero. La sua perdita lascia un vuoto immenso, non solo in Sudafrica ma in tutto il mondo Il suo impegno per i diritti umani è stato riflesso nella sua instancabile determinazione a sconfiggere la disuguaglianza razziale durante l’apartheid, seguita dalla sua azione di vitale importanza per combattere l’Hiv/Aids in Sudafrica. La sua eredità, in tutta l’Africa e nel mondo, resterà intatta per generazioni”
Quella di Nelson Mandela – ricorda Amnesty - è stata una vita di lotta politica e di sacrificio, un esempio per milioni di persone nel mondo. La sua dolcezza anche nei momenti duri, il suo coraggio, la sua integrità e il suo impegno a ricucire le ferite e a preferire il perdono alla vendetta e all’odio sono stati memorabili.
Nel novembre 2006, Amnesty International proclamò Nelson Mandela “Ambasciatore della coscienza”, riconoscendone l’impegno decennale contro le violazioni dei diritti umani non solo in Sudafrica ma nel mondo intero.
Accettando il riconoscimento, Mandela – ricorda l’organizzazione - ringraziò cortesemente apprezzando il contributo dato da Amnesty International alla lotta per i diritti umani. Poi aggiunse: “Come Amnesty International, sto lottando per la giustizia e i diritti umani da molti anni. Mi sono ritirato dalla vita pubblica oramai. Ma fino a quando persisteranno l’ingiustizia e la disuguaglianza, nessuno di noi potra’ sentirsi veramente a riposo. Dobbiamo diventare ancora più forti! Attraverso l’opera della Nelson Mandela Foundation, del Nelson Mandela Children’s Fund e della Mandela Rhodes Foundation, continua la mia lotta per i diritti umani”.
In quell’occasione, Amnesty International consegnò a Nelson Mandela e alla Nelson Mandela Foundation cinque volumi di suoi rapporti e sue campagne sulle violazioni dei diritti umani in Sudafrica tra gli anni Sessanta e il 1994.
Nelson Mandela subì grandi ingiustizie, fu processato e condannato sotto un sistema di apartheid basato sul razzismo e che non prevedeva processi equi. Scrisse Amnesty International nel suo rapporto del 1978 sulle detenzioni politiche in Sudafrica: “Finché ci sarà l’apartheid, non potrà esservi alcuna struttura che segua e garantisca i diritti umani riconosciuti dagli standard internazionali”.Nelson Mandela è stato un prigioniero politico, detenuto anche per le sue opinioni. E’ stato un uomo - ha concluso Salil Shetty - che aveva capito che l’esclusione di gruppi di persone distrugge la fabbrica sociale di un paese creando politiche di ineguaglianza. Il movimento globale per i diritti umani deve essere grato a Nelson Mandela. Tutti noi che lo abbiamo ammirato dobbiamo portare avanti la sua lotta”. (Inform)
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