SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Nell’ambito del progetto “In viaggio con Dante”
Presentato a Roma il nuovo capitolo cinematografico sui cantici del Purgatorio “Montagna Infinita”
Quando il lavoro sarà completato cento brevi filmati racconteranno ogni canto della Divina Commedia. Masi (DA): “Questa iniziativa sta ottenendo un ottimo successo a livello mondiale e un importante gradimento fra comunità italiane all’estero”
Ravaglia (Mae): “Il nostro obiettivo, emozionare e suscitare l’interesse e la curiosità di coloro che all’estero si lanciano in questo viaggio dantesco, che non è solo un percorso letterario, ma il viaggio in un’Italia che noi stessi vediamo con occhi diversi”
ROMA - “In viaggio con Dante” è un progetto cinematografico, realizzato dalla Società Dante Alighieri con il sostegno della Società Arcus e della direzione generale del Mae per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, che intende raccontare, attraverso 100 brevi filmati di 12 minuti, ogni canto della Divina Commedia. Di questa opera di ampio respiro culturale, ideata del regista Lamberto Lambertini e dal vicepresidente della Dante Alighieri Paolo Peluffo, è già stato realizzato un primo capitolo denominato “Maratona Infernale” che è stato proiettato nell’ambito delle iniziative promosse dal Mae per l’Anno della Cultura Italia-Usa, e nel resto del mondo presso i comitati della Dante, le strutture scolastiche e gli Istituti Italiani di Cultura. Dopo questo primo lavoro , ovviamente dedicato all’Inferno di Dante , gli autori del progetto sono ora passati alla realizzazione dei filmati che racconteranno la seconda parte dell’opera del sommo poeta: il Purgatorio. Tre filmati di questo nuovo capitolo cinematografico , dal titolo “Montagna Infinita”, sono stati presentati in anteprima a Roma, presso la sede della Dante Alighieri di Palazzo Firenze. Questo nuovo viaggio visivo nel Purgatorio si Dante parte dal monumento federiciano di Castel del Monte e prosegue verso le chiese rupestri e i Sassi di Matera per poi passare ai monumenti nuragici della Sardegna, alla notte delle Lucerne di Somma Vesuviana, al Gianicolo di Roma, al Sacrario della Grande Guerra di Redipuglia a Gorizia, fino ad arrivare alle Alpi di Bolzano.
L’incontro è stato introdotto e coordinato dal segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi che ha ricordato come il progetto cinematografico “In viaggio con Dante”, che non racconta un’Italia da cartolina illustrata ma un paese che antropologicamente ci somiglia, stia avendo un ottimo successo a livello mondiale e un importante gradimento di ritorno fra comunità italiane all’estero, dove suscitano sentimenti di italianità e di stupore. Secondo Masi questi filmati rappresentano inoltre un’importante testimonianza anche per il domani, quando nel futuro continueranno a raccontare l’Italia più o meno conosciuta catturata dalle cineprese.
Ha poi preso la parola il vice presidente della Dante Paolo Peluffo che ha ricordato come questo progetto sia nato dall’idea di affiancare il viaggio nelle spirito dell’uomo raccontato da Dante, il viaggio cinematografico nella realtà culturale del nostro paese. “Per questo motivo nei filmati – ha spiegato Peluffo – vi sono due azioni. La prima è la lettura integrale della Divina Commedia, così come dovrebbe essere fatta da chiunque e cioè leggendola senza interruzione dall’inizio alla fine, la seconda azione è un pazzesco viaggio in un’Italia autentica, dove l’autenticità è un qualcosa di costruttivo, è una ricerca del lavoro dell’uomo”. Peluffo ha anche sottolineato come il nuovo capitolo del progetto dedicato al Purgatorio rappresenti la continuazione del viaggio nell’opera di Dante, dove permane l’incontro con l’uomo , ma con uno spirito diverso rispetto all’Inferno. Dopo aver ricordato che la scelta del titolo “Montagna infinita” riprende il concetto di cammino e miglioramento infinito proprio dello spirito contemporaneo dei nostri tempi, Peluffo ha infine annunciato che, per quanto riguarda i nuovi filmati dedicati al Paradiso, verrà lanciato un concorso presso il pubblico dei Social Network per individuare, al fine di creare un’opera aperta, i luoghi più significativi del nostro paese dove inviare la troupe cinematografica.
Da ricordare anche l’intervento del regista del lungometraggio Lamberto Lambertini che ha sottolineato come nell’opera cinematografica sul Paradiso vi sia, rispetto a quella dedicata all’Inferno, maggiore movimento e coinvolgimento e “un cinema che cammina, cercando di riprendere la realtà…Il tentativo che abbiamo fatto – ha aggiunto Lambertini - è quello di trasformare l’immagine in visione”. Dal regista è stata inoltre precisato come mentre nella letteratura si cerchi di mostrare il visibile attraverso l’invisibile, nel cinema, una nuova e alta forma di scrittura, sia fondamentale inquadrare sotto una nuova luce le cose che si vedono tutti i giorni.
Ha poi preso la parola l’Amministratore Unico di Arcus S.p.a. Ludovico Ortona che ha segnalato come il progetto della Dante sia meritevole in quanto si proponga di far conoscere al più vasto pubblico possibile il patrimonio diffuso del nostro paese. “Il fatto di essere andati un po’ ovunque e nei posti più sconosciuti dell’Italia – ha puntualizzato Ortona - è in fondo la cosa che più ci è piaciuta e rappresenta l’obiettivo più importante per quanto riguarda la Società Arcus. Sono lieto che questo sia stato possibile non soltanto nei confronti del pubblico italiano, ma specialmente nei confronti del pubblico straniero”. Ortona ha inoltre suggerito di raccontare il Paradiso nella prossima opera cinematografica attraverso le bellezze dei grandi giardini italiani.
“Il nostro obiettivo – ha affermato il direttore generale del Mae per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Cristina Ravaglia - deve essere quello di emozionare e suscitare l’interesse e la curiosità di coloro che all’estero, un po’ guidati per mano dai nostri Istituti di Cultura , dalle nostre Ambasciate e dai nostri Consolati, si lanciano in questo viaggio dantesco che non soltanto è un percorso letterario, ma è il viaggio in un Italia che noi stessi attraverso questi filmati vediamo con occhi diversi”. La Ravaglia ha poi ricordato il successo ottenuto in tutto il mondo dal primo capitolo del progetto “Maratona Infernale”. “ L’opera - ha spiegato il direttore generale – è stata commentata da dantisti locali a Boston, Berlino e Buenos Aires ed è stata illustrata non solo agli italiani ed ai loro discendenti ivi residenti , ma anche agli stranieri amanti dell’Italia e di Dante, con l’obiettivo dare una visione del nostro paese non stereotipata, non oleografica ed emozionante… Adesso, – ha proseguito la Ravaglia - dopo la materialità anche po’ trucida dell’Inferno, dopo la visione del Purgatorio, tendiamo all’immaterialità e alla trascendenza del Paradiso… Questo progetto – ha concluso la Ravaglia dopo aver segnalato i cieli d’Italia fra le possibili immagini da catturare per la rappresentazione cinematografica del Paradiso - è meritorio nel diffondere un’Italia particolare, colta, viva e vera fuori dai confini del nostro paese”.
Da segnalare infine l’intervento del dantista Emilio Pasquini che ha sottolineato come per la realizzazione dei filmati di “Montagna Infinita” non sia stata scelta dal regista la scontata strada dell’imitazione della rappresentazione dell’oltretomba fornita dal poeta, ma quella di dare ai luoghi visitati una nuova luminosità, “quella ‘radiosità’ particolare – ha puntualizzato Pasquini - che secondo San Tommaso emanava dagli oggetti una volta che erano investiti dall’attenzione umana e dalla grazia divina”. Per Pasquini dunque la strada interpretativa intrapresa dagli autori dei filmati è quella, di “epifanizzare” gli oggetti ed i paesaggi in modo da rilevare un “se” che altrimenti lo spettatore non potrebbe acquisire. Da Pasquini è stato infine ricordata la necessità di non dimenticare i mosaici di Ravenna e le nuove scoperte in campo astronomico nella prossima lettura cinematografica del Paradiso. (Goffredo Morgia /Inform)
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