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lunedì 7 ottobre 2013

Il Comites di Argovia sulla chiusura dell’agenzia consolare di Wettingen

RETE CONSOLARE
Il Comites di Argovia sulla chiusura dell’agenzia consolare di Wettingen

Consegnata al Console reggente, Fausto Di Stefano, una petizione per la difesa dei servizi consolari

ZURIGO – Il Comites di Argovia segnala la petizione in difesa dei servizi consolari consegnata sabato 5 ottobre al reggente dell’agenzia consolare di Wettingen, Fausto Di Stefano, agenzia che in base al piano di riorganizzazione della rete consolare italiana all’estero dovrebbe essere chiusa a partire dal 30 novembre 2013. Ringraziando i volontari che hanno partecipato all’iniziativa, il Comites segnala come la petizione abbia raccolto in breve tempo 1000 firme.

“Nell’ultimo decennio – si legge nel comunicato del Comites - abbiamo dovuto fare i conti con molte ingiustizie da parte dei nostri governanti: ogni anno abbiamo subito tagli ai servizi consolari, soppressioni di consolati, tagli ai corsi di lingua e cultura italiana e non per ultimo, la quasi totale eliminazione di servizi sociali, il tutto sempre nell’ottica della crisi economica”.

“Noi che amiamo il nostro Paese abbiamo sempre sopportato le decisioni imposteci, e nella speranza che l’Italia si risollevasse, sapevamo che era programmata anche la chiusura dell’agenzia e dei consolati di Wettingen, Sion e Neuchatel, ma avevamo chiesto una pausa per valutare costi e benefici. Non siamo per mantenere lo status quo – precisa la nota, - anche noi siamo in grado di fare quattro conti e di trovare soluzioni”.

Il Comites evidenzia tuttavia come la decisione relativa alla chiusura sia arrivata “come un fulmine a ciel sereno” e contesta la mancata consultazione, prevista per legge, di Comites e Cgie in proposito, e dei parlamentari eletti nella circoscrizione Estero. “Vorremmo ricordare che ormai tutti i servizi sono a pagamento, quindi – prosegue la nota - la naturale domanda che ci poniamo a questo punto è: su quali basi tecniche, con che bilanci e prospettive funzionali vengono chiuse queste agenzie? Quali sono i motivi in negativo che giustificano queste chiusure dal punto di vista economico?” Il Comites di Argovia, segnala infatti come le 3 agenzie svizzere siano “le più proficue in termini di redditività e di vicinanza alle comunità italiane”.

Richiamato inoltre il fatto che il numero di sedi diplomatico-consolari risulti giustificato in Europa dalla consistenza delle collettività emigrate e dalle nuove mobilità, una presenza riconducibile in definitiva a quella che è la specificità dell’emigrazione italiana nel mondo, ben diversa da quella di altri Paesi europei e non solo. “Dispiace molto sentire i nostri Presidenti, della Repubblica e del Consiglio, quando si recano all’estero avere parole di elogio per l’apporto che abbiamo dato al mondo intero e poi non cogliere l’immensa potenzialità di questa vasta presenza all’estero, sia dal punto di vista e economico che culturale – conclude il Comites, che definisce questa mancanza “un grave errore politico”. (Inform)

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