RETE
CONSOLARE
Il Comites di Argovia sulla chiusura
dell’agenzia consolare di Wettingen
Consegnata al Console reggente, Fausto Di Stefano, una
petizione per la difesa dei servizi consolari
ZURIGO – Il Comites di Argovia segnala la petizione in difesa dei servizi consolari consegnata sabato 5 ottobre al reggente dell’agenzia consolare di Wettingen, Fausto Di Stefano, agenzia che in base al piano di riorganizzazione della rete consolare italiana all’estero dovrebbe essere chiusa a partire dal 30 novembre 2013. Ringraziando i volontari che hanno partecipato all’iniziativa, il Comites segnala come la petizione abbia raccolto in breve tempo 1000 firme.
“Nell’ultimo decennio – si legge nel comunicato del Comites - abbiamo dovuto fare i conti con molte ingiustizie da parte dei nostri governanti: ogni anno abbiamo subito tagli ai servizi consolari, soppressioni di consolati, tagli ai corsi di lingua e cultura italiana e non per ultimo, la quasi totale eliminazione di servizi sociali, il tutto sempre nell’ottica della crisi economica”.
“Noi che amiamo il nostro Paese abbiamo sempre sopportato le decisioni imposteci, e nella speranza che l’Italia si risollevasse, sapevamo che era programmata anche la chiusura dell’agenzia e dei consolati di Wettingen, Sion e Neuchatel, ma avevamo chiesto una pausa per valutare costi e benefici. Non siamo per mantenere lo status quo – precisa la nota, - anche noi siamo in grado di fare quattro conti e di trovare soluzioni”.
Il Comites evidenzia tuttavia come la decisione relativa alla chiusura sia arrivata “come un fulmine a ciel sereno” e contesta la mancata consultazione, prevista per legge, di Comites e Cgie in proposito, e dei parlamentari eletti nella circoscrizione Estero. “Vorremmo ricordare che ormai tutti i servizi sono a pagamento, quindi – prosegue la nota - la naturale domanda che ci poniamo a questo punto è: su quali basi tecniche, con che bilanci e prospettive funzionali vengono chiuse queste agenzie? Quali sono i motivi in negativo che giustificano queste chiusure dal punto di vista economico?” Il Comites di Argovia, segnala infatti come le 3 agenzie svizzere siano “le più proficue in termini di redditività e di vicinanza alle comunità italiane”.
Richiamato inoltre il fatto che il numero di sedi diplomatico-consolari risulti giustificato in Europa dalla consistenza delle collettività emigrate e dalle nuove mobilità, una presenza riconducibile in definitiva a quella che è la specificità dell’emigrazione italiana nel mondo, ben diversa da quella di altri Paesi europei e non solo. “Dispiace molto sentire i nostri Presidenti, della Repubblica e del Consiglio, quando si recano all’estero avere parole di elogio per l’apporto che abbiamo dato al mondo intero e poi non cogliere l’immensa potenzialità di questa vasta presenza all’estero, sia dal punto di vista e economico che culturale – conclude il Comites, che definisce questa mancanza “un grave errore politico”. (Inform)
Nessun commento:
Posta un commento