RASSEGNA STAMPA
Da “La Stampa.it”
Napolitano:
“Avanti con le riforme
Ora
Forza Italia non rompa il patto”
Il capo dello Stato:
«Rischio di tensioni sociali, ma no al voto anticipato». A Berlusconi: «Non
evochi golpe, renderò noti i limiti del mio mandato». Letta: «Adesso il
Parlamento accolga il monito, noi faremo di tutto»
Giorgio Napolitano riceve le alte cariche
dello Stato al Quirinale per gli auguri di Natale. «In Parlamento necessario
clima di civile confronto». E ancora: «Su scena politica incognite ancora non
decifrabili».
“LA RECESSIONE MORDE”
Parlando poi dello stato dell'economia
Napolitano ha sottolineato come «va bene il Pil, ma la recessione morde ancora.
La crisi che ha investito l’eurozona ha messo a dura prova la coesione sociale.
Le più elaborate previsioni 2014 segnalano un rischio diffuso di tensioni e
scosse sociali: un rischio che deve essere tenuto ben presente e fronteggiato
in Italia».
LA CITAZIONE DI EINAUDI
«Nel pieno rispetto dell’autonoma responsabilità
del governo, il capo dello Stato interviene con riflessioni e contributi
secondo l’esempio di Einaudi» ha spiegato poi il capo dello Stato riferendosi
al proprio ruolo e citando «Lo scrittoio del Presidente» di Luigi Einaudi «nel
suo pionieristico settennato».
L’APPELLO A FORZA ITALIA
«Oggi vorrei rivolgere uno schietto appello
al partito che il 2 ottobre scorso si è distaccato dalla maggioranza originaria
guidata da Letta, perché quella rottura non comporti l’abbandono del disegno di
riforme costituzionali» ha continuato Napolitano. Riforme considerate
fondamentali perché «mancare anche questo obiettivo delle riforme sarebbe
fatale per il progresso della Nazione». Il presidente della Repubblica
ribadisce la necessità di una più larga convergenza su questo tema a
prescindere dalle larghe intese o no precisando che nessuno è «autorizzato ad
evocare immaginari colpi di Stato a cui non saremmo estranei». «Io
doverosamente non mancherò di rendere nota ogni mia ulteriore valutazione della
sostenibilità, in termini istituzionali e personali, dell’alto e gravoso
incarico affidatomi».
“ESTREMIZZAZIONI NON GIOVANO ALLA
DEMOCRAZIA”
«Le estremizzazioni non giovano a nessuno e
possono solo causare guasti nella vita democratica» dice riferendosi alla
reazione di Silvio Berlusconi alla sentenza Mediaset. Ricordando che ci sono
stati «casi analoghi nel passato in Italia e anche altri grandi Paesi»
Napolitano ribadisce: «Sempre e ovunque non può che affermarsi principio di
divisione dei poteri». E riferendosi alla «severità delle sanzioni inflitte» ed
alla «riluttanza a prenderne atto e compiere gesti conseguenti», il capo dello
Stato puntualizza: ciò «può spingere a richieste di revisioni o ricorsi in sede
europea, ma non autorizza ad evocare immaginari colpi di Stato a cui non
saremmo estranei. Non giovano nessuno e possono solo causare guasti nella vita
democratica», ammonisce.
“I GIOVANI NON SI RASSEGNANO”
«Traiano motivi fiducia dagli esempi non
marginali nella volontà dei giovani di non rassegnarsi» ha spiegato. «Specie
tra giovani che vogliono fare ricerca emergono passione e impegno
incondizionati che sono segnale importanti per affrontare sfida di una ripresa
che produca occupazione per i giovani. Il nodo essenziale è la creazione di
nuove opportunità di lavoro».
“LE SORTI DEL GOVERNO POGGIANO SULLE SUE
FORZE”
«Le sorti del governo poggiano sulle sue
forze e sono legate al rapporto di fiducia con la sua maggioranza». «Il
presidente del Consiglio - prosegue Napolitano - si è presentato in Parlamento
per una nuova investitura ottenendo la fiducia che le due Camere gli hanno
accordato anche in funzione di un patto di coalizione per il 2014 di tale patto
sono stati anticipati elementi concreti e qualche significativa deliberazione è
subito stata eseguita. Il giudice di tali intenti è come sempre il Parlamento».
IL NO ALLE ELEZIONI ANTICIPATE
«È importante che l’Italia continui a essere
governata nel 2014. L’Europa ci guarda» e bisogna nutrire la stabilità
«piuttosto che l’aspettativa di nuove elezioni anticipate dall’ esito più che
dubbio» spiega. «Impegno per le riforme costituzionali e per una nuova legge
elettorale anzitutto nella maggioranza ma anche con tutte le forze
dell’opposizione».
“IN CARCERE CONDIZIONI DISUMANE”
Giorgio Napolitano torna a puntare l’indice
sulle «condizioni disumane delle carceri» e dice di confidare che le Camere
«ancora trarranno impulso a decisioni che siano anche di riforma della
giustizia».
LETTA: “ACCOGLIERE IL MONITO”
«Per quanto ci riguarda noi faremo di tutto
per rendere concreti gli inviti del presidente Napolitano per riforme
istituzionali e riforme economiche. Spero che anche il Parlamento accolga i
moniti del Presidente» ha spiegato Enrico Letta, conversando con i giornalisti
al ricevimento offerto al Quirinale per gli auguri di Natale. (La
Stampa.it, 16 dicembre 2013)
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