FARNESINA
Viaggiare sicuri: in Tunisia minacce
all’ordine pubblico
ROMA - Nonostante il miglioramento del contesto generale di sicurezza nel Paese, grazie anche ad un maggiore spiegamento delle forze dell’ordine, non sono rari gli episodi di minaccia all’ordine pubblico ascrivibili, oltre che alla situazione socio-economica (manifestazioni anti-governative dovute alla diffusa disoccupazione e, in alcuni casi, a rivendicazioni di carattere salariale, con blocchi di strade, di attività commerciali ed industriali, danneggiamenti di uffici e trasporti pubblici, scuole, ospedali), anche a componenti di matrice religiosa ultraconservatrice (movimento salafita).
A tale situazione “strutturale” si è aggiunta nelle ultime settimane la tensione seguita all’assassinio, il 25 luglio scorso, di un leader politico dell’opposizione di orientamento laico, Mohamed Brahmi. Avvenuto poco meno di sei mesi dall’omicidio di Chokri Belaid del 6 febbraio 2013, esso ha provocato un’immediata ondata di sdegno e di condanna presso l’opinione pubblica nazionale,cui sono immediatamente seguite manifestazioni e sit-in di protesta di orientamento anti-governativo, che interessano da allora numerose località del Paese.
Le manifestazioni di maggiore entità si registrano a Tunisi, più specificatamente nell’area del Bardo (periferia nord occidentale della capitale), sede dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), dinanzi alla quale si tengono quotidianamente “sit-in” notturni (dato il mese di Ramadan) che chiedono lo scioglimento dell’ANC e le dimissioni del Governo. Si sono registrati anche alcuni scontri con le forze dell’ordine che presidiano la zona, al momento circoscritti nei primi giorni delle proteste.
Le forze politiche di opposizione hanno esortato ad una nuova, grande manifestazione nella piazza del Bardo per martedì 6 agosto, a sei mesi esatti dall’omicidio di Chokri Belaid. Nelle intenzioni degli organizzatori, tale manifestazione costituisce una risposta al grande raduno pro-governativo tenutosi nella serata del 3 agosto u.s. e non sono da escludere provocazioni. Si raccomanda pertanto di evitare il passaggio nella seguenti zone: Bardo, sede della Assemblea Costituente, Avenue Bourgiba, sede del locale Ministero dell’Interno, Place de la Kasbah, sede del Primo Ministero e, più in generale ogni luogo di assembramento anche in aree differenti della città dove potrebbero tenersi manifestazioni/assembramenti anche di natura violenta.
Analoghe raccomandazioni devono essere fatte valere per le altre località del Paese. Sinora, le città che hanno fatto registrare manifestazioni, cortei e “sit-in”, in alcuni casi anche con scontri, sia con le forze dell’ordine, che tra opposte fazioni (pro e anti-governative) sono: Sousse, Sfax, Monastir, Jendouba, El Kef, Kasserine, Sidi Bouzid, Menzel Bouzaien, Gafsa. Anche in questo caso, è vivamente raccomandabile un atteggiamento di rafforzata prudenza, evitando ogni luogo di assembramento.
Nella prima serata del 29 luglio, una pattuglia di militari in perlustrazione nell’area della montagna di Chaambi (Governatorato di Kasserine, centro-ovest del Paese a 400 km dalla capitale e in prossimità del confine con l’Algeria), già luogo, nelle scorse settimane, di scontri a fuoco tra esercito e gruppi armati non meglio identificati, è rimasta vittima di un’imboscata che è costata la vita a nove militari. Si consiglia pertanto di non recarsi per nessun motivo nell’area ricompresa nel triangolo Kasserine, Foussana, Feriana.
Tenuto conto dell’attuale situazione nell’area, con particolare riguardo agli eventi in corso in Egitto e in Libia, anche in Tunisia è raccomandabile un atteggiamento di rafforzata prudenza, sia negli spostamenti, sia nella frequentazione di luoghi di assembramento.
Si ricorda che, dal 10 luglio 2013, è iniziato il mese sacro di “Ramadan”, il che rende vivamente consigliabile prestare la massima attenzione al rispetto degli usi e costumi locali.
In considerazione della delicata fase politica attraversata dalla Tunisia, continua ad essere vivamente consigliato un atteggiamento di rafforzata prudenza, nonché di elevare l’attenzione durante gli spostamenti, specie negli orari notturni in zone isolate. Tale raccomandazione va intesa sia nell’area della Grande Tunisi sia in altre località della Tunisia. Ad ogni modo, si invitano i connazionali, residenti e non, a tenersi costantemente informati attraverso i media locali ed internazionali sugli sviluppi della situazione in atto, segnalando la propria presenza alla Sede diplomatica italiana a Tunisi (ambitalia.tunisi@esteri.it). (Inform)
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