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venerdì 29 marzo 2013

Napolitano a papa Francesco: L’Italia affronta una fase cruciale di ricambio democratico

La redazione augura Buona Pasqua

1. QUIRINALE
Napolitano a papa Francesco: L’Italia affronta una fase cruciale di ricambio democratico

ROMA – “Le festività pasquali ricorrono quest'anno in un momento particolarmente impegnativo per l'Italia, che affronta una fase cruciale di ricambio democratico ai vertici delle istituzioni. Esse ci invitano a dare ascolto al condiviso anelito di pace, di giustizia e di solidarietà e a trovare la forza e coesione necessarie per raccogliere il messaggio cristiano e universale di rinascita e di speranza che questa fausta ricorrenza porta con sé e diffonde al mondo. È con questo spirito che la prego, Santità, di accogliere i miei più sinceri sentimenti di amicizia e di profonda considerazione per la sua alta missione apostolica”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio a papa Francesco in occasione della Pasqua.
“Nell’approssimarsi della Santa Pasqua, la prima celebrata da vostra Santità dopo la recente elezione al Soglio Pontificio, desidero rivolgerle, a nome mio personale e del popolo italiano, che già l'ha accolta con grandissimo calore e affetto, i più fervidi voti augurali unitamente a sentiti auspici di benessere” si legge ancora nel messaggio del capo dello Stato. (Inform)

Italia protagonista in Texas

ANNO DELLA CULTURA ITALIANA NEGLI USA 
Eventi sostenuti dal Consolato Generale a Houston
Italia protagonista in Texas

HOUSTON - In Texas l'Anno della cultura italiana negli Stati Uniti si arricchisce di nuovi appuntamenti. Fino al 30 marzo, il Dance Salad Festival di Houston ospita una rappresentazione dello “Spellbound contemporary ballet”. Per l'occasione, la compagnia italiana rappresenta per la prima volta negli Usa una nuova coreografia di Mauro Astolfi, fondatore e direttore artistico dello “Spellbound”: “Le Relazioni Pericolose”. Viene inoltre rappresentato “How To Pray”.
Dal 12 al 21 aprile, invece, il WorldFest Houston international film festival, presenterà 50 film indipendenti da 33 Paesi e 101 film corti. Inoltre, offrirà un programma speciale di film italiani contemporanei, che saranno mostrati per la prima volta a Houston. Il Festival, primo negli Stati Uniti a essere dedicato al cinema indipendente è giunto oramai alla 46esima edizione e negli ultimi anni ha premiato diversi artisti italiani tra cui i fratelli Avati nel 2010 e Paola Randi nel 2012.
Dal 10 al 18 maggio, infine, l'Italian community cultural center (Iccc) presenterà la Settimana della cucina mediterranea italiana. L'obiettivo dell'iniziativa è celebrare la fusione di sapori e culture che caratterizza il Mediterraneo e la sua influenza nella cucina italiana. Ospite d'eccezione lo chef palermitano Roberto Lombardo. Tutte le iniziative sono supportate dal Consolato generale italiano a Houston, guidato da Fabrizio Nava. “Questi sono i prossimi eventi e stiamo lavorando con i vari attori per la preparazione di altri - ha spiegato Nava a Pei News - C'è domanda crescente d'Italia in Texas. Il nostro Paese ha un'immagine molto positiva in questa parte degli Usa e la cultura rimane uno dei migliori biglietti da visita”.(Inform)

MOZAMBICO - L’Italia finanzia la ricerca universitaria

MOZAMBICO
L’Italia finanzia la ricerca universitaria
Programma di formazione e aggiornamento dei ricercatori del Centro di Biotecnologia dell’Università Eduardo Mondlane
Presentati i lavori realizzati da 11 giovani ricercatori. Intervenuti l’ambasciatore Roberto Vellano e il ministro Pelembe

MAPUTO – Si è tenuto ieri a Maputo il primo Simposio degli studenti del Master in Biotecnologia dell’Università “Eduardo Mondlane”, alla cui apertura è intervenuto l’ambasciatore d’Italia Roberto Vellano, insieme al ministro della Scienza e della Tecnologia Louis Pelembe e a diversi altri rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali interessate al programma.
L’iniziativa, che fa parte del “Programma di Formazione e Aggiornamento dei Ricercatori del Centro di Biotecnologia dell’Università Eduardo Mondlane, finanziato congiuntamente dal Governo italiano, da “Sardegna Ricerche” e dalle Università di Roma, Pisa e Sassari, per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro, si inserisce nel più ampio quadro della collaborazione tra la Cooperazione Italiana e l’Università di Maputo, iniziata oltre 25 anni orsono. L'Italia è stato il primo Paese a firmare un accordo di cooperazione con l'Università “Eduardo Mondlane” nel 1976. Da allora la collaborazione tra la Cooperazione italiana e il principale ateneo pubblico del Paese è continuata in varie aree di ricerca.
Durante il simposio sono stati presentati i lavori realizzati da 11 giovani ricercatori in due principali aree scientifiche: “Biotecnologia per la Salute” e “Caratterizzazione Genetica delle Popolazioni”.
Nel suo intervento, l’ambasciatore Vellano ha sottolineato come l’integrazione progressiva del Mozambico nelle reti di ricerca e di collaborazione scientifica internazionali richieda competenze sempre più elevate, in grado di sostenere le grandi priorità del Paese: dalla lotta alla povertà allo sviluppo agricolo, dal controllo delle malattie infettive alla protezione ambientale. Obiettivi ai quali questo progetto fornisce un contributo di conoscenze e di analisi assai apprezzato e significativo.(Inform)

Ministero Interno: Avviso per progetti volti a sviluppare reti antidiscriminazione

IMMIGRAZIONE
Ministero Interno: Avviso per progetti volti a sviluppare reti antidiscriminazione

ROMA – Ministero dell’Interno : è stato pubblicato nella sezione bandi di gara un avviso per la presentazione di progetti a carattere regionale finanziati dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi nell’ambito del programma annuale 2012 (http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/25/2013_03_28_FEI_2012_antidiscriminazione.pdf ).
L’avviso, realizzato con la collaborazione dell’Unar-Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali,  attiene alla presentazione di progetti a valere sull’Azione 7 “Capacity Building”, con l’obiettivo specifico di sviluppare reti locali interistituzionali per l’emersione, la prevenzione e il contrasto di fenomeni di discriminazione nei confronti di cittadini di Paesi terzi.
Le modalità di attivazione della rete sono dettagliate nelle “Linee Guida per la Rete Nazionale Antidiscriminazioni - Costituzione e funzionamento di centri/osservatori territoriali e antenne antidiscriminazioni – UNAR”. L’importo complessivo stanziato per la realizzazione dei progetti ammonta a euro 600.000. Le proposte progettuali possono essere presentate esclusivamente da regioni ordinarie, a statuto speciale e province autonome in qualità di soggetti capofila.
 Le proposte progettuali potranno essere presentate esclusivamente attraverso il portale https://www.fondisolid.interno.it  a partire dalle ore 12.00 del 16 aprile 2013, e dovranno pervenire entro e non oltre le ore 18.00 del 31 maggio 2013. (Inform)  

Canada: “Sapori di Puglia” a Vancouver, New Westminster, Kelowna, Edmonton e Winnipeg

MANIFESTAZIONI
Dal 4 al 12 aprile. Organizzata dalla Federazione Pugliese British Columbia con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Vancouver
Canada: “Sapori di Puglia” a Vancouver, New Westminster, Kelowna, Edmonton e Winnipeg

VANCOUVER - Giunta alla sesta edizione, Sapori di Puglia 2013 porterà dal 4 al 12 aprile in città del Canada occidentale e centrale -Vancouver, New Westminster, Kelowna, Edmonton e Winnipeg - la musica e i travolgenti suoni del gruppo musicale “Tarantula Garganica” oltre all'ampia degustazione di prodotti tipici pugliesi, la presenza del mastro casaro e la mostra fotografica “I colori di Bari” dei giovani artisti del capoluogo pugliese Grazia Frappampina e Junio Sportelli.
La manifestazione è organizzata dalla Federazione Pugliese British Columbia con il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Vancouver, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura  e l’Italian Cultural Centre in Vancouver,  la Regione Puglia (Assessorato ai pugliesi nel mondo), Puglia Sounds, C.N.I.P.A. Puglia e Sapor Società Cooperativa di Bari .
La manifestazione popolare pugliese, oltre ad essere il naturale luogo di ritrovo dei pugliesi del Canada occidentale, è un importante momento di aggregazione per tutta la comunità italiana, lieti di vivere momenti di vera e genuina italianità doc.
Tale iniziativa, in linea con le strategie di internazionalizzazione del “Sistema Puglia”, ha la finalità di promuovere le eccellenze pugliesi nel settore enogastronomico e culturali nel mercato del Canada Occidentale/Centrale e di suscitare interesse per la Puglia e per l'Italia sia nelle nuove generazioni di pugliesi che, pur avendo un legame biologico con la nostra terra, non ne conoscono la storia, le tradizioni, le bellezze paesaggistiche, la potenzialità turistica ed economica ad essa connessa, sia nella popolazione canadese, che si è sempre mostrata molto interessata al territorio pugliese. (http://www.associazionepugliese.bc.ca ). (Inform)

In Calabria l’ambasciatore dell’Iraq Barzani

RAPPORTI ISTITUZIONALI
L’incontro con l’assessore regionale alla Cultura Caligiuri
In Calabria l’ambasciatore dell’Iraq Barzani

CATANZARO – In visita in Calabria l’ambasciatore dell’Iraq in Italia Saywan Barzani. Oggi Il diplomatico iracheno ha incotrato a Catanzaro l’assessore alla Cultura della Regione Mario Caligiuri, in rappresentanza del presidente Giuseppe Scopelliti. Erano presenti  anche il direttore generale dell'Assessorato Massimiliano Ferrara e il presidente dell'Istituto Calabrese di Politiche Internazionali Salvatore La Porta.
Una nota della Regione informa che “in continuità con le attività già avviate dalla Regione Calabria nell'ambito della cooperazione formativa nel Mediterraneo, che sta già vedendo studiare nelle scuole e nelle università della regione centinaia di studenti stranieri, si è discussa una possibile strategia complessiva”. “Si è convenuto – prosegue la nota - di valutare l'opportunità di attivarsi con i competenti Ministeri per l'equipollenza dei titoli di studio, di prevedere la presenza di studenti iracheni nell'ambito del progetto “Pitagora Mundus” (che potrebbe vedere già dal prossimo anno scolastico 30 studenti frequentare le scuole di Diamante), di predisporre una proposta agli atenei calabresi di un protocollo d'intesa con le università irachene anche per master e dottorati, del coinvolgimento degli Istituti Tecnici Superiori per azioni mirate di alta formazione. Preliminarmente, va affrontato il tema della conoscenza della lingua italiana”. A tale scopo, “si dovrà mettere in atto un’azione specifica con il coinvolgimento della università calabresi, della Società Dante Alighieri e dell’Ambasciata italiana in Iraq”.(Inform)

Un Papa “figlio dell’emigrazione italiana”

CHIESA CATTOLICA
Da RomaSette.it
Un Papa “figlio dell’emigrazione italiana”
Il ricordo dell'incontro tra i redattori del Dossier statistico immigrazione della Caritas diocesana e della Cei e l'allora arcivescovo di Buenos Aires. Che da Pontefice auspica il «dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti»

ROMA - «Figlio dell’emigrazione italiana»: così l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, si definì nel corso dell’incontro con la delegazione dei redattori del Dossier statistico immigrazione della Caritas diocesana di Roma e della Cei. Era il 2 maggio 2008, un venerdì di “ponte” che seguiva la festa dei lavoratori, una fresca mattina di inizio autunno in una Buenos Aires deserta e festiva, quando il cardinale accolse il gruppo di operatori delle varie Caritas italiane nel suo ufficio di Curia.
Con loro celebrò la Messa che concludeva l’esperienza di studio del gruppo che rimase per una settimana nella capitale argentina per un simposio organizzato dai padri scalabriniani insieme alla Caritas e alla Fondazione Migrantes. Con i maggiori esperti delle Chiese latino-americane, il gruppo approfondì l’impatto delle migrazioni da e verso l’Italia dei Paesi dell’America meridionale, in particolare di Argentina, Brasile e Uruguay. Un incontro in cui emerse il paradosso, soprattutto nei rapporti con l’Argentina, di un Paese di immigrazione di massa che ha accolto gli italiani con mentalità aperta, permettendo loro di inserirsi in tutti i settori, mentre ai giorni nostri, con l’inversione dei flussi dall’Argentina verso l’Europa, e in particolare l’Italia, si assiste invece a una mancata accettazione.
Nasce così la delusione degli argentini nei confronti della terra da cui discendono e il loro complesso di essere trattati da semplici «extracomunitari». Ancora oggi, infatti, la presenza italiana in America Latina resta notevole, con 1,3 milioni di cittadini italiani che vi risiedono (600 mila in Argentina), e diventa addirittura imponente quando si tiene conto dei discendenti degli italiani, che sarebbero circa la metà (15 milioni) dell’attuale popolazione argentina e quasi un sesto (31 milioni) di quella del Brasile. Tra questi anche il Santo Padre, i cui nonni provenivano da una località dell’astigiano.
Origini ricordate da Papa Francesco anche venerdì, nell’udienza al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, in cui ha ricordato come in lui è sempre vivo il «dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti, oggi sempre più vicini, interdipendenti, bisognosi di incontrarsi e di creare spazi reali di autentica fraternità». Tornando alle cifre sulla presenza italiana in Argentina, solo nel centro di Buenos Aires abiterebbero 200 mila cittadini con doppio passaporto, persone che pur non essendo mai state in Italia ne vivono cultura, tradizione e riti liturgici.
Proprio di loro volle parlare il cardinale Bergoglio durante l’incontro del 2008, elogiando l’opera dei missionari scalabriniani che accolgono la comunità italiana nel popolare quartiere di La Boca, a due passi dal famoso stadio «Bombonera» in cui gioca la squadra del Boca Junior fondata dagli emigrati italiani. In quell’occasione il porporato ricordò l’emigrazione dei suoi nonni e l’importante apporto dato alla cultura argentina, nonché alla Chiesa, dalla presenza italiana.(Alberto Colaiacomo - RomaSette.it /Inform)

Messico: Stefano Stortoni (Maie) incontra l’ambasciatore d’Italia Roberto Spinelli

MOVIMENTI POLITICI
Messico: Stefano Stortoni (Maie) incontra l’ambasciatore d’Italia Roberto Spinelli

CITTA’ DEL MESSICO - Stefano Stortoni, coordinatore del Maie Messico, ha incontrato l’ambasciatore d’Italia in Messico, Roberto Spinelli. “Durante l’incontro – racconta Stortoni – abbiamo discusso soprattutto delle problematiche degli italiani all'estero, in particolare di quelli residenti in terra messicana. Abbiamo affrontato temi che riguardano i nostri pensionati, la legge sul voto estero, l’assistenza sanitaria. Da parte mia, ho anche sottolineato la necessità di rinnovare Comites e CGIE con nuove elezioni: su questo, l’ambasciatore ed io ci siamo augurati che il prossimo governo si ricordi che da troppo tempo ormai questi organismi non vengono rinnovati. Comites e CGIE dovrebbero fare di più per i connazionali, e l’ambasciatore ha condiviso il mio giudizio”.
“Il nostro diplomatico – riferisce ancora Stortoni - ha detto di essere disponibile ad incontrare l’on. Fucsia Nissoli, eletta in quota Maie con la lista Monti nel Nord e Centro America. Riceverà la deputata nella propria residenza e organizzerà una visita alle regioni del Bajio (Guaqnajuato, Leon e Querétaro) dove c'è l'insediamento industriale italiano maggiore, con Pirelli, Ferrero, Elica. Insieme a Nissoli, inoltre, discuteranno di come poter risolvere il problema della crisi occupazionale che sta toccando da vicino anche le nostre piccole imprese sul territorio. Perchè in assenza di interventi del nostro governo, dimissionario e imbalsamato, la lotta contro il tempo – conclude l’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero - deve essere gestita localmente e rapidamente”.(Inform)

“L’economia italiana di fronte al XXI secolo”

SEMINARI
Il prof.Alberto Mattiacci il 10 aprile all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest
“L’economia italiana di fronte al XXI secolo”

BUDAPEST – All’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, per il ciclo di incontri “Sguardi sull’Italia di oggi”,  il 10 aprile alle ore 18 il prof.Alberto Mattiacci terrà una relazione sul tema “L’economia italiana di fronte al XXI secolo”. Mattiacci è docente ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale all’Università di Roma La Sapienza. Parteciperà all’incontro  Alessandro Farina, direttore Itl Group.
Il seminario - realizzato in collaborazione con le Università di Budapest, Pécs, Szeged e Debrecen -  si rivolge in primo luogo agli studenti ma anche a quanti si interessano all’Italia oltre che per ragioni di studio, anche per ragioni  di lavoro, di turismo o altro (Ingresso libero, registrazione obbligatoria.
La relazione affronterà alcuni momenti essenziali della storia economica dell’Italia ed in particolare alcune problematiche attuali connesse con la globalizzazione del sistema economico e con la crisi che, cominciata nel 2007-2008 in molti paesi del mondo, mostra ancora i suoi effetti devastanti e sembra lontana da una risoluzione.
L’ingresso al seminario è libero, ma la registrazione è obbligatoria (Per ulteriori informazioni: Istituto Italiano di Cultura Tel. +36 1 483 20 63 ufficiostampa.iicbudapest@esteri.it )
Il prof. Alberto Mattiacci è anche direttore del “Master Management, Marketing e Comunicazione della Musica”, presso il Coris, coordinatore del master universitario Marketing Management presso il Dipartimento di Management della Sapienza,direttore scientifico dell'Eurispes. segretario generale della Società Italiana Marketing,referente scientifico per l’Area Marketing del Knowledge Center della Luiss Business School, responsabile scientifico della collana “Giorgio Eminente” – Best in Class Mumm e membro dell’advisory board di alcune riviste scientifiche: Micro&Macro Marketing, Marketing Trends, Euro Mediterranean Journal of Business, Mercati & Competitività, Management & Performance.  (Inform)

Da metà aprile a Bruxelles il laboratorio di lingua italiana per bambini

FORMAZIONE
Da metà aprile a Bruxelles il laboratorio di lingua italiana per bambini “Costruisci il tuo libro”
L’iniziativa, realizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, ha una durata di due settimane

BRUXELLES – Per la seconda metà del mese di aprile l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles organizza un nuovo laboratorio in lingua italiana per i piccoli “Costruisci il tuo libro”. Si tratta  di un laboratorio di creatività che fornisce stimoli  divertenti volti ad avvicinare i bambini ai libri e alla lettura, coinvolgendoli in un’attività tecnico-manuale e in uno spirito di condivisione.  Per la prima fascia d’età (3-5 anni) si è pensato alla costruzione di un libro tattile, ricordando che una storia non deve essere necessariamente raccontata (e quindi scritta e letta) a parole ma si possono usare anche dei materiali che stimolino i cinque sensi e che raccontino attraverso le sensazioni offerte a tatto, vista, udito. Per la seconda fascia d’età (6-11 anni) ogni bambino, chiamato a  personalizzare il libro di gruppo, inventerà storie, scriverà testi, realizzerà disegni. L’insegnante seguirà i bambino durante il processo di realizzazione fornendo le indicazioni e i materiali necessari: fogli di carta di diverso colore e formato; cartoncini bianchi e colorati di diverso peso; ritagli di giornale o di carte colorate per le illustrazioni; nastri, cordini; pennarelli; matite; colla vinilica o a caldo.
Il laboratorio ha una durata di due settimane per un totale di 6 lezioni, ciascuna di 2 ore. L’insegnante consiglia di partecipare e di seguire il ciclo di laboratori il più possibile affinché il progetto sia di senso compiuto. Le date utili per poter partecipare sono le seguenti:mercoledì 17/24 aprile dalle ore 15.30 alle ore 17.30; venerdì 19/26 aprile dalle ore 16.00 alle 18.00; sabato 20/27 aprile dalle ore 13.30 alle ore 15.30. I prezzi per ciascun laboratorio sono: 15 € per i non soci, 7,50 € per i soci. La prenotazione è obbligatoria http://www.eventbrite.it/event/5849982455/es2005/?rank=2
Si ricorda inoltre, che le prenotazioni dovranno essere effettuate solo per i bambini (dall’età di 3 anni in poi) che parteciperanno al laboratorio e non per i genitori che saranno solo accompagnatori dei propri piccoli. Per informazioni rivolgersi a Emilia Fortunato. Mail: emilyfortuna@hotmail.com, corsi.iicbruxelles@esteri.it . (Inform)

Napolitano prende pausa di riflessione.

RASSEGNA STAMPA
Da La Stampa.it, 29.3.2013
Napolitano prende pausa di riflessione. Berlusconi: “Governissimo”. No del Pd. I grillini: sì solo a governo Cinque Stelle
Giornata di consultazioni al Colle, il Capo dello Stato prende tempo.. Enrico Letta: avrà il nostro sostegno

ROMA - Berlusconi e Grillo restano sulle loro posizioni, il Pd ribadisce il no all’ipotesi governissimo e si affida al Quirinale. La giornata di consultazioni-lampo al Colle per formare il nuovo governo finisce con un nulla di fatto. Giorgio napolitano prende tempo. «Il presidente si prende un momento di riflessione, non ho altro da aggiungere», ha annunciato il portavoce del Capo dello Stato Pasquale Cascella chiudendo la giornata. 
Nei colloqui di Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al congelamento dell’incarico di Pier Luigi Bersani, il Cavaliere e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Una palla che il Pd non vuole afferrare. «Il governissimo non è idoneo» dice Enrico Letta, che dopo le consultazioni ribadisce la fiducia nel Presidente. «Il nostro sostegno non mancherà» spiega, rilanciando la «convenzione costituente». 
Berlusconi e Maroni, ore prima, avevano ribadito che l’unica strada è quella di dar vita ad un governo «politico» e nel farlo avevano aperto all’ipotesi che a guidarlo fosse proprio il segretario del Pd. Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c’è alternativa, se non il voto anticipato.  
Ma il Pd, intravedendo il rischio di un “abbraccio mortale” dell’ex premier, sbarra immediatamente la porta: «Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico», afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl. In mattinata, dopo un colloquio telefonico fra Grillo e Napolitano, le agenzie avevano rilanciato la notizia di un’apertura del Movimento Cinque Stelle all’appoggio ad un candidato «pseudo tecnico». Nel pomeriggio la smentita di Grillo: «Non ho mai parlato di governo pseudo tecnico», ha precisato il leader 5 Stelle.  
Poi la conferma dei capigruppo di Crimi e Lombardi dopo il colloquio al Quirinale: «Siamo disponibili a un solo governo: quello del Movimento 5 Stelle. Abbiamo rilanciato al Presidente Napolitano questa possibilità». E chi è il candidato premier? «Il progetto per noi è l’importante, e si riassume nei nostri 20 punti di programma. Il nome, per la filosofia del Movimento 5 Stelle non è essenziale: conta il progetto», spiega la Lombardi. La parola «pseudo tecnico» era stata pronunciata dal capogruppo al Senato, Vito Crimi, nel corso della riunione con i parlamentari del M5S a Montecitorio. Crimi aveva detto di aver sentito Beppe Grillo ed ha riferito della telefonata intercorsa tra il leader “a cinque stelle” ed il presidente della Repubblica: un contatto «previsto» che rientra nella «prassi istituzionale», visto che Grillo non sarà al Quirinale per le consultazioni. Presi d’assalto dai cronisti alla Camera, i parlamentari “stellati” gettano acqua sul fuoco.  
Grillo non è salito al Quirinale. Dove invece si è recato il Cavaliere, accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. «Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre», premette l’ex premier. «E nell’interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione» al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. «Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature», risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i «provvedimenti urgenti» che si impongono per affrontare «la difficilissima situazione dell’economia». Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul “modello Monti”: il prossimo governo «deve essere politico, vista l’esperienza tragica del governo tecnico». Parole che rischiano di complicare anche l’ipotesi di un “governo del presidente”. Berlusconi pone la questione sotto forma di aut aut: «Questa è la nostra posizione e non riteniamo che ce ne siano altre». A far capire quale sia l’alternativa ci pensa il leader del Carroccio: «Siamo stati contro Monti figuriamoci se arriva un altro governo del genere; allora meglio le elezioni».  
Da Scelta Civica, invece, apertura totale. «Scelta Civica si impegna con grande determinazione a fare tutto ciò che è necessario senza chiedere nulla ma siamo disponibili a seguire chi vuole cambiare il paese» fa sapere il capogruppo Andrea Olivero. «Abbiamo proposto al capo dello Stato- dice- di avviare delle esplorazioni per verificare le compatibilità programmatiche e le soluzioni per possibili convergenze».  (La Stampa.it del 29 marzo 2013)
Inform

Riprese al Quirinale le consultazioni del presidente Napolitano


GOVERNO
Riprese al Quirinale le consultazioni del presidente Napolitano

Berlusconi (Pdl): “Si ad un esecutivo politico di larghe intese. No ad un nuovo governo tecnico”

ROMA – Dal colloquio che, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avuto questa mattina con Silvio Berlusconi (Pdl) e Roberto Maroni (Lega) non sono emerse novità di rilievo. I leader dei due partiti hanno infatti scartato l’ipotesi di un governo tecnico e confermato la richiesta di un esecutivo “politico” di larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Un Governo che, per Berlusconi, potrebbe essere presieduto anche dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani e che ha come sola alternativa le elezioni anticipate. 

Un’ipotesi, quella dell’esecutivo con le più grandi forze politiche, che per il Partito democratico appare però di difficile realizzazione. Dal Movimento 5 Stelle è stata invece ipotizzata, ma la proposta è ancora tutta da confermare, la possibilità di un eventuale appoggio ad un candidato “pseudo tecnico”. In ogni caso Grillo non salirà al Quirinale con la delegazione che verrà ricevuta dal Capo dello Stato nel pomeriggio. 

“ Nell’interesse del Paese – ha affermato Berlusconi dopo l’incontro con Napolitano - si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica.” “Non c’è stata nessuna discussione, né nessuna nostra posizione avanzata al Presidente della Repubblica per il Quirinale, - ha aggiunto l’ex premier - ma è nella logicità delle cose che, se si fa un governo di coalizione insieme, si discute insieme anche del prossimo Presidente della Repubblica”. “Siamo disponibili -ha affermato il segretario della Lega Roberto Maroni - a sostenere un governo di coalizione, ma un governo politico, che dia risposte, non un governo tecnico”. Nel pomeriggio Napolitano vedrà le delegazioni del Movimento 5 Stelle, di Scelta Civica per l’Italia., di Sel e del Partito democratico. (Inform)

Francesca La Marca (Pd) presenta un disegno di legge sul diritto delle donne italiane emigrate a trasmettere la cittadinanza


ITALIANI ALL’ESTERO
Francesca La Marca (Pd) presenta un disegno di legge sul diritto delle donne italiane emigrate a trasmettere la cittadinanza

ROMA – “Nel dialogo che ho intrattenuto con gli elettori durante la recente campagna elettorale, la cittadinanza è emersa come uno dei temi di maggiore sensibilità per gli italiani all’estero. Chi l’ha perduta per assumere di necessità la cittadinanza del paese di insediamento, quando non se ne poteva avere più di una, e chi non l’ha potuta avere perché discendente da una donna sposata con uno straniero o perché nato prima del 1 gennaio 1948, non si è rassegnato ad una condizione che considera ingiusta”. Inizia cosi la nota con cui la deputata del Pd Francesca La Marca, eletta nella ripartizione America Settentrionale e Centrale, annuncia la presentazione di un disegno di legge sul diritto delle donne italiane emigrate a trasmettere ai loro discendenti la nostra cittadinanza . 

“Su questa e su altre questioni aperte, - prosegue il comunicato - mi sono impegnata con gli elettori a fare del mio meglio se fossi stata eletta nel Parlamento italiano. Gli elettori hanno creduto nel mio impegno e io, ringraziandoli per la fiducia che mi hanno accordato, sento il dovere di onorare la parola data. Anche se il Parlamento non ha ancora trovato il suo compiuto assetto operativo per le persistenti difficoltà di formare il nuovo Governo, considero giusto fare un primo passo concreto, anche per compiere un atto di responsabilità verso i cittadini in un momento che di responsabilità ne richiede tanta, da parte di tutti. Per questo, riprendendo un impegno dei deputati del Pd estero nella precedente legislatura, assieme agli altri colleghi del mio gruppo, ho presentato un disegno di legge, per il quale sto raccogliendo le firme di colleghi di ogni orientamento, mirato a consentire che i discendenti delle donne che hanno perduto la cittadinanza per il solo fatto di avere sposato uno straniero o perché nati prima del 1 gennaio 1948, la possano avere. La Cassazione ha già sancito con sentenza questo sacrosanto diritto, ormai acquisito davanti ai giudici, ma se non si modifica una legge esistente non è possibile vederselo riconosciuto in via amministrativa, spendendo di meno e senza aspettare degli anni. Nello stesso tempo, ho cofirmato un altro disegno di legge del collega Marco Fedi, sempre in tema di cittadinanza, che consente il riacquisto da parte dei tanti italiani che l’hanno perduta per avere preso la cittadinanza del paese di residenza”. 

“Voglio anche dire – conclude La Marca - che il riconoscimento per le donne di trasmettere la cittadinanza ai propri discendenti, prima di essere un’attestazione di un diritto, è un’affermazione di parità e di dignità. Se posso dirlo, sono orgogliosa come donna per avere potuto concorrere, nel mio piccolo, all’affermazione di un principio così importante. Ripeto, un primo passo, un primo atto per onorare il patto con gli elettori. Spero che la situazione parlamentare si normalizzi al più presto per affrontare le questioni che sono veramente a cuore dei cittadini”. (Inform)

Dall’Italia nuovo contributo per l’istruzione a distanza


AFGHANISTAN
Dall’Italia nuovo contributo per l’istruzione a distanza

ROMA - Nuovo intervento italiano in Afghanistan a favore dell'istruzione a distanza: a Kabul è stato firmato l'accordo tecnico per un contributo di 920mila euro destinato all'iniziativa '"Educational Radio and TV of Afghanistan - Ertv" volto ad ampliare la copertura delle trasmissioni. L'obiettivo è di raggiungere dieci nuove province, oltre alle sette in cui già si trasmette, Kabul, Balkh, Herat, Kandahar, Paktia, Bamiyan e Nangarhar. 

Difficile accesso all’istruzione nelle zone rurali 

L'apprendimento a distanza svolge un ruolo particolarmente importante in Afghanistan dove il territorio montuoso, l'assenza di infrastrutture e le rigidità socio-culturali rendono difficile l'accesso all'istruzione nelle zone rurali. 

Ringraziamenti per l'impegno italiano a favore dell'istruzione sono arrivati dal ministro Ghulam Farooq Wardak che ha ricordato come grazie anche ai contributi dell’Italia, insieme all'Unesco, è stato possibile finora realizzare un'emittente radiotelevisiva di istruzione efficace e con una programmazione di elevata qualità, con oltre 240 programmi radiotelevisivi di insegnamento all'attivo. (Inform)

Governo regionale, varata la nuova Giunta


REGIONE MOLISE
Governo regionale, varata la nuova Giunta

Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo, Vittorino Facciolla e Pierpaolo Nagni: sono i quattro componenti la squadra che affiancherà il presidente Frattura 

CAMPOBASSO - Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo, Vittorino Facciolla e Pierpaolo Nagni: sono i quattro componenti la squadra che affiancherà il presidente Paolo di Laura Frattura nel governo della Regione Molise. 

I primi due eletti nelle fila del Partito democratico, Facciolla nella lista Unione del Molise, Nagni, coordinatore del regionale dell'Italia dei Valori, come assessore esterno. 

Nella serata di ieri ha avuto luogo la presentazione, nel corso di una conferenza stampa, presso la Sala Giunta del Palazzo della Regione in Via Genova a Campobasso. L'ufficializzazione è avvenuta al termine di una no stop che ha tenuto impegnati il governatore, i partiti della coalizione ed i consiglieri di maggioranza per l'intera giornata. 

Il governatore Frattura ha evidenziato come lo sforzo sia stato quello di rappresentare tutto il territorio molisano e di mettere in campo una Giunta in grado di rispondere con competenza ed esperienza alle varie questioni che dovranno essere affrontate. 

“Pur apprezzando la disponibilità del Partito democratico a garantire l'appoggio esterno - ha detto - abbiamo ritenuto fondamentale avere al governo la prima forza politica della coalizione, confermando, nel contempo, la presenza dell'Italia dei Valori come quella dei movimenti civici”. 

“Mi auguro - ha proseguito il governatore - che lo stesso entusiasmo che ci ha uniti durante la nostra campagna elettorale ci distingua per i prossimi cinque anni alla guida della Regione”. 

Frattura ha auspicato un Consiglio attento alle problematiche dei molisani, capace di costruire maggioranze che vadano oltre la proposta elettorale, come pure un governo regionale in grado di prestare attenzione con rigore a tutte le questioni che si porranno. Ha fatto poi riferimento al lavoro di squadra ed alla più forte collaborazione, chiedendo “a tutta la maggioranza di centrosinistra di offrire il giusto contributo al bene del nostro Molise”. 

“I consiglieri regionali saranno protagonisti di questa sfida importante”, ha concluso il governatore del Molise. (Inform)

La "lavanda dei piedi" di Papa Francesco ai giovani di Casal del Marmo


VATICANO
La "lavanda dei piedi" di Papa Francesco ai giovani di Casal del Marmo

"Aiutarci l'un l'altro: questo Gesù ci insegna e questo io faccio"

ROMA - "Dobbiamo aiutarci l'un l'altro" e "quello che sta più in alto deve essere al servizio degli altri". Il Papa spiega così ai 10 ragazzi e alle due ragazze del carcere minorile di Casal del Marmo la "lavanda dei piedi" che compie. E raccomanda: "non lasciatevi rubare la speranza". 

Nella prigione minorile di Roma - dove il 6 gennaio 1980 si recò Giovanni Paolo II e il 18 marzo 2007 Benedetto XVI - il Papa ha voluto celebrare la messa "in coena Domini" con la quale si apre il Triduo della Settimana santa. 

Il clima è molto familiare: per la maggior parte i 49 detenuti non sono cristiani e non sono italiani. Il cappellano, padre Gaetano Greco, nei giorni scorsi ha dovuto illustrare il significato del gesto. Lo fa anche papa Francesco, in una breve omelia a braccio. Gesù, spiega, insegna ad "amarci l'un l'altro", e io "lo faccio di cuore perché è il mio dovere: come prete e come vescovo devo essere al servizio di voi". "E' un dovere - dice poi - che mi viene dal cuore e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato". 

"Pietro non capiva nulla... Rifiutava... ma Gesù gli ha spiegato: Capite quello che ho fatto per voi? Mi chiamate maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio infatti perché anche voi facciate come ho fatto io. Fra noi quello che sta più in alto deve essere al servizio degli altri e questo è un simbolo, è un segno: lavare i piedi significa che io sono al tuo servizio e anche noi fra noi". "Non è che - ha aggiunto con una battuta - dobbiamo lavare i piedi tutti i giorni gli uni gli altri!". "Ma dobbiamo aiutarci uno l'altro. Delle volte mi sono arrabbiato con uno o con un'altra: lascia perdere! Se uno ti chiede un favore, fatelo. Aiutarci l'un l'altro: questo Gesù ci insegna e questo io faccio. E lo faccio di cuore, perché è il mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al servizio di voi, ma è un dovere che mi viene dal cuore e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi aiutatevi sempre l'uno all'altro e così, aiutandoci, ci faremo del bene". 

"Adesso - ha detto ancora - faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e pensiamo, ciascuno di noi pensi: io davvero sono disposta, sono disposto a servire e aiutare l'altro? Pensare solo questo, pensare che questo segno è una carezza di Gesù che fa perché Gesù è venuto proprio per questo, per servire, per aiutarci". 

"Questo è commuovente, Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli". 

I ragazzi hanno un'età compresa tra i 14 e i 17 anni. Il Papa, evidentemente ne tiene conto: "ci vediamo in palestra", dice al termine della messa nel corso della quale i ragazzi hanno cantato, accompagnandosi con la chitarra. 

Nella palestra, Francesco ha ringraziato per l'accoglienza le autorità presenti e, in particolare, i ragazzi e le ragazze. "Non lasciatevi rubare la speranza", "sempre avanti con la speranza", ha detto. Nella palestra il Papa ha anche ascoltato le parole pronunciate dal ministro italiano di Grazia e Giustizia, Paola Severino che, riferendosi alla parola 'custodire' usata più volte dal Papa, ha affermato che i ragazzi sono 'custoditi' con sentimento, amore e comprensione. 

C'è anche uno scambio di doni: i ragazzi offrono una croce e un inginocchiatoio di legno che hanno fatto con le loro mani e ricevono colombe pasquali e cioccolata. (Asia News /Inform)

L'editoriale di Mariza Bafile su "La Voce d'Italia": "Buona Pasqua...nonostante tutto"


STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Su “La Voce d’Italia”, Venezuela, l’editoriale di Mariza Bafile
“Buona Pasqua… nonostante tutto”

CARACAS - La Pasqua ormai è alle porte ma la primavera tarda ad arrivare. E non parliamo solo del clima che in molti paesi europei e nordamericani ricorda più un inverno duro a morire che i tepori dei primi caldi. In realtà la Pasqua che ci accingiamo a ricevere è tra le più grigie della storia sia del Venezuela che dell’Italia. 

La situazione politica qui e in Italia è realmente preoccupante. Forse mai come ora il dibattito politico in entrambi i paesi aveva toccato livelli così bassi. Ogni giorno sembra che siano arrivate all’apice scorrettezza, ignoranza e volgarità ma ogni volta appare qualcosa di nuovo che ci sorprende negativamente. 

Stridono ancora nelle nostre orecchie le parole di Battiato, un poeta della musica che tanto abbiamo amato e che continua ad emozionarci con le sue canzoni, dette mentre indossa le vesti della politica in qualità di assessore al turismo della Regione Sicilia. Il noto cantautore usando una terminologia da bettola apostrofa con un insulto tutto femminile, “troie”, le donne e gli uomini che in Parlamento dovrebbero raddrizzare le sorti di un paese in affanno come l’Italia. 

Al tempo stesso alcuni tra i nuovi parlamentari dimostrano un’ignoranza profonda su tematiche che conoscono anche persone poco avvezze alla politica ma abituate a seguire un qualsiasi telegiornale. Il vento della cafoneria ha spazzato ogni minimo gesto di gentilezza e, nella boria di chi crede ormai di essere arrivato, diventano liquidi (e non ce ne voglia Bauman per usare termini che ben altro significato assumono nei suoi scritti) i confini tra maleducazione e posizione politica. 

Odiamo chi ripete che i tempi passati sono sempre migliori di quelli presenti, ma quando ci guardiamo intorno e vediamo con desolazione quanto sia scaduto il livello di alcune tra le persone che dovrebbero portare l’Italia verso un porto sicuro e verso posizioni di prestigio a livello internazionale, vorremmo far resuscitare i Berlinguer, i Moro, gli Spadolini, i Pertini. A prescindere dalla diversità di opinioni, a prescindere anche dal fatto che proprio per la loro capacità politica e preparazione intellettuale potevano diventare machiavellicamente pericolosi, non si può evitare di ricordare i loro interventi in aula che erano delle vere e proprie lectio magistralis. 

Oggi ci troviamo invece a dover combattere con ragazzi pieni di prosopopea che si permettono di non stringere la mano ad un collega, sia esso anche di diverso colore politico, o di lasciarsi andare ad affermazioni come quella fatta da Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera per il M5S che per esprimere il proprio dissenso con Bersani ha affermato: “Neanche se si butta ai miei piedi e mi implora di dargli un lavoro.. gli daremo la fiducia”. 

E allora ecco che l’Italia tutta, anche quella che chiede a gran voce un rinnovo generazionale, si aggrappa disperatamente alla giacca di un Presidente, tutt’altro che giovane, che è il nostro unico, solido, rispettato punto di riferimento. 

Chissà se un giorno saremo in grado di sottoporre i neo eletti ad un piccolo esame, così, tanto per verificare se conoscono la Costituzione, i regolamenti parlamentari, le funzioni e i nomi dei più importanti organismi interni e internazionali, un po’ di storia e di geografia. Solo un esamino ma non so quanti lo supererebbero! 

Povera Italia e povero Venezuela perché anche da questa parte dell’oceano le cose non vanno meglio. Gli insulti cercano di coprire il vuoto delle proposte, il realismo magico mescola la vita con la morte e i candidati si alternano tra cielo e terra. Nel frattempo sia qui che in Italia le persone che non hanno la responsabilità di dirigere un paese ma solo quella di portare avanti sé stesse e le proprie famiglie sentono l’affanno crescente dei problemi che minuto a minuto devono risolvere. 

Ma forse dovremmo essere capaci tutti di approfittare della pausa Pasquale per staccare un po’ la spina e goderci una pausa in famiglia. 

E’ quello che augura lo staff della Voce a tutti voi e ai vostri cari. Il giornale riprenderà la sua normale attività da mercoledi 3 aprile anche se non mancheranno gli aggiornamenti sulla pagina web. 

Buona Pasqua! (Mariza Bafile, La Voce d’Italia /Inform)

Il Museo Regionale dell'Emigrazione di Frossasco con orgoglio saluta Papa Francesco, il nuovo Pontefice di origine piemontese


PIEMONTESI NEL MONDO
Il Museo Regionale dell'Emigrazione di Frossasco con orgoglio saluta Papa Francesco, il nuovo Pontefice di origine piemontese

TORINO - Il Presidente dell'Associazione Piemontesi nel Mondo e Presidente del Comitato di gestione del Museo Regionale dell'Emigrazione – Piemontesi nel Mondo di Frossasco, Michele Colombino, i componenti il Comitato Bianciotto, Caccamo, Maritano e Pignatelli, il Coordinatore D'Aleo e i soci salutano con sentimento di grande gioia il nuovo Pontefice, Papa Francesco. 

L'elezione a successore di Pietro del Cardinale Jorge Mario Bergoglio di Buenos Aires, discendente di emigranti piemontesi, ha suscitato grande entusiasmo e felicità nel cuore di tutti noi e destato un sentimento di forte vicinanza anche per il nostro impegno a ricordare e a manifestare nell'attualità il sacrificio e le difficoltà di quanti partirono e partono oggi alla ricerca di una nuova speranza. 

Il presidente Gr. Uff. Colombino nei suoi viaggi in Argentina, fra le comunità piemontesi del Sud America ha incontrato il Card. Bergoglio, che oggi lo conosciamo tutti come pastore della Chiesa Universale con il nome di Francesco. 

E' desiderio dell'Associazione e del Museo invitare il nuovo Papa a fare visita a Frossasco, in occasione di un'eventuale presenza in Piemonte, certo un grande sogno, ma il cuore ci spinge a tanto. (Inform)

“Virgem Margarida” di Licinio de Azevedo a Maputo


CINEMA
“Virgem Margarida” di Licinio de Azevedo a Maputo

A maggio il film sarà a Milano per il Festival del Cinema Africano

MAPUTO - Prima Maputo e poi Milano: è un programma intenso quello che attende "Virgem Margarida" di Licinio de Azevedo, film vincitore di vari premi internazionali che ad aprile parteciperà alla Prima Settimana del Cinema Africano nella capitale mozambicana, prima di volare in Italia per il Festival del Cinema Africano a maggio. La pellicola di de Azevedo, che vanta come direttore della fotografia l'italiano Mario Masini, è uno dei 16 film in cartellone nella kermesse dei lungometraggi africani che, dopo 20 anni, torna a Maputo dall'11 al 18 aprile. 

Produzioni rappresentative dell'universo cinematografico africano 

"Abbiamo cercato di mettere insieme produzioni rappresentative dell'universo cinematografico africano. Vogliamo offrire un'alternativa al cinema commerciale distribuito nel Paese", ha detto Joao Ribeiro, direttore artistico della mostra, durante la conferenza stampa di presentazione. "Sarà anche un'allerta perché è urgente promuovere e proteggere la produzione cinematografica. Il Mozambico non ha nessuna legge attualizzata sul cinema, radio e televisione". Tra le produzioni che saranno proiettate nella Prima Settimana del Cinema Africano, c'è il vincitore dell'Oscar africano del Festival del Cinema Panafricano (Fespaco) "Tey" del senegalese Alain Gomi insieme ai classici "Guimba" del Mali e "Buud Yam" del Burkina Faso. (Inform)

Il governo impossibile di Napolitano


POLITICA
Il governo impossibile di Napolitano

Bersani ha ottenuto l’onore delle armi, ma è chiaro che non potrà essere lui a formare un nuovo governo. 

Quella di ieri è stata per lui una giornata amarissima, con la dichiarazione, certificata da Napolitano, del fallimento della scommessa di far nascere un esecutivo di minoranza, grazie al quale superare lo scoglio della fiducia al Senato. 

Le preclusioni dei 5 Stelle e le richieste “irricevibili” del Pdl circa il nuovo inquilino del Quirinale, hanno reso inutili gli sforzi di manovra del segretario Pd ed indotto Napolitano a prendere direttamente in mano la situazione. 

In primo luogo Napolitano verificherà che cosa possa sopravvivere dell'”impianto innovativo” su cui ha lavorato Bersani., tenendo conto che dopo settimane di negoziati a base di provocazioni, penultimatum e bluff, stavolta si deve sul serio uscire dallo stallo. Le delegazioni dei partiti, di certo più concilianti di quanto si siano rivelate fino a ieri, saranno messe davanti alle proprie responsabilità e dovranno impegnarsi in modo non ambiguo sullo scenario che sarà presentato loro. 

Tutto entro oggi con designazione già domani, probabilmente con la risoluzione di un governo del Presidente (dopo 14 mesi di un governo definito tecnico ma voluto da lui), con un profilo del candidato premier che sarà una sua emanazione e che potrebbe riportarci a figure come quella del presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, o del ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, oppure al direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni. 

L’Italia è l’unico Paese del G7 ad avere una situazione catastrofica. Il Pil, sceso del 3,7% annuo nell’ultimo trimestre del 2012, continuerà a contrarsi sia in questo primo trimestre dell’anno (-1,65%) sia nel secondo (-1,5%). 

E nell’Eurozona – fa notare l’Ocse – la Germania si comporta da locomotiva e l’Italia da vagone di retroguardia. 

Oggi abbiamo più problemi di quaranta giorni fa e gli italiani guardano con sospetto agli investimenti finanziari e riducono i loro acquisti di bond e titoli di Stato (-26% in tre anni equivalenti a 715 miliardi). 

Un’evoluzione, quest’ultima, che crea problemi aggiuntivi perché il debito pubblico, un tempo saldamente nei portafogli degli italiani, gradualmente sta passando in altre mani. 

Le manovre dei tecnici non hanno fatto altro che deprimere l'economia; i consumi sono stati azzerati e con essi le entrate fiscali associate ai consumi. 

Aumentano i disoccupati e le ore di cassa integrazione ed il 37% dei nostri giovani è in attesa di lavoro. 

C'è da sperare che gli incentivi che il governo ha predisposto in questi giorni servano a qualcosa, ma 200 milioni di euro sono troppo pochi per essere un volano accettabile. Inoltre, dato che gli incentivi sono limitati dalla disponibilità di fondi, tra un paio di mesi già non ci saranno più soldi e questo impedirà di proseguire su una strada che poteva essere interessante, se perseguita con competenza. 

Napolitano deve compiere una manovra difficile ed in brevissimo tempo, mentre il mondo ci guarda con preoccupazione, intrecciando la nostra politica congelata ed in stallo, alla situazione di Cipro, con Moody's, che ha detto di attendere gli sviluppi politici romani prima di procedere a un eventuale downgrade, confermando, per il momento, l'outlook negativo su Portogallo e Irlanda. 

Per quanto riguarda il mercato azionario, a Piazza Affari il Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,1% dopo una seduta in altalena ed essere arrivata a guadagnare - nel corso della giornata - fino all'1%. Ma lo spread sale a quota 345 e continuiamo ad essere considerati un pericolo, il più immediato, per l’Europa. 

E non rincuorano le previsioni del presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, secondo cui le proiezioni dell'Ocse "appaiono decisamente più realistiche, anche se non si può escludere che gli elementi di incertezza esistenti, con riferimento sia allo scenario politico sia a quello economico, incidano sfavorevolmente sulle decisioni di consumatori e imprese, con conseguente rinvio delle decisioni di spesa. In tal caso, il risultato annuale in termini di contrazione del Pil potrebbe essere ulteriormente peggiore di quanto attualmente previsto, con una ripresa congiunturale del prodotto confinata all'ultimo trimestre dell'anno o rinviata al primo scorcio del 2014". 

Come scrivono in molti, Avvenire in testa, Napolitano ora si propone come una sorta di garante sul metodo con cui verrà scelto il nuovo presidente della Repubblica, che è il nodo da scogliere per ottenere un qualche appoggio dal Pdl. Vuole capire se quelle “preclusioni e condizioni inaccettabili” cui ha accennato il segretario Pd siano irrisolvibili, se””l’attuale stallo è superabile o meno”, dice il suo staff. Insomma, a forzare le interpretazioni, potrebbe anche lui provare ad individuare un profilo per il Quirinale buono per tutti, una personalità fuori dalla contesa degli ultimi venti anni. Di certo il presidente ha due domande secche da porre a Berlusconi: “Davvero il governo-Bersani può partire solo indicando ora il futuro capo dello Stato? La stessa condizione la vuoi porre anche per dare il via ad un governo di scopo?”. In caso di due “si”, Napolitano capirebbe che resta solo il voto, con tutte le incertezze del caso. 

Quello che cercherà il Presidente è un governo con guida di alto profilo (oltre ai nomi già citati: Amato, Grasso e Barca), con personalità giuridico-economiche da far giurare in tempi-record e mandare direttamente dinanzi alle Camere, senza perdere altro tempo. 

Per Repubblica, con Massimo Giannini che firma l’editoriale, l’Italia al suo passaggio più drammatico vive uno “stato d’eccezione”, con una situazione di governo impossibile che non ha precedenti nella storia repubblicano e che produce anomalie su anomalie. 

Ugo Magri sulla Stampa parte dall’”ultima chiamata” per il Pdl per raccontare che mentre Napolitano congela Bersani, la palla è nelle mani di Berlusconi, che oggi ribadirà che se non viene dato a Gianni Letta il Quirinale non ci sarà nessun via libera a Bersani. A quel punto il Pd e il Pdl affiderebbero al nuovo voto la soluzione. 

Il Sole 24 ore titola che è ora di dire “basta ai giochi”, perché la situazione economica è tale che non possiamo perdere neanche un minuto, né cincischiare su candidati nuovi del Pd, come Renzi o vecchi come Bersani, congelato ma non sfiduciato dal Presidente, figura melanconica, secondo Gian Antonio Stella, che sul quotidiano di via Solferino, ne propone un amaro affresco , come il primo che ha accarezzato un “sogno unico”: essere il primo comunista a guidare un governo grazie alla vittoria alle elezioni. 

Napolitano deve decidere, in fretta ed in modo nuovo e, forse, sorprendente. Per il Fatto, adesso il presidente aspetta Beppe Grillo: i Cinque stelle avrebbero una rosa di nomi da proporre e, secondo la Stampa il vertice notturno tra Grillo, Casaleggio e i capigruppo ha discusso di nomi e oggi una rosa potrebbe spuntare, con una “atmosfera cambiata”, perché l’incontro con Napolitano ha regalato a Grillo un “debole” per il Capo dello Stato. (Carlo Di Stanislao - Inform)

Recital in Montenegro della soprano Mariangela Di Giamberardino


EVENTI
Recital in Montenegro della soprano Mariangela Di Giamberardino

Ciak d’inizio di un film sulla regina Elena di Savoia

L’AQUILA - Il 14 marzo scorso a Cetinije, in Montenegro, l'Ambasciata italiana ha realizzato un recital operistico con la soprano aquilana Mariangela Di Giamberardino. La serata ha rappresentato il commiato dell'ambasciatore Sergio Barbanti che, a fine mese, lascia il Montenegro e ha inteso così omaggiare il Paese che lo ha ospitato in questi anni, ma ha anche rappresentato il ciak d’inizio delle riprese e la colonna sonora di un documentario che Franco Taviani sta realizzando. 

Il film riguarda la vita della regina Elena di Savoia, moglie di Vittorio Emanuele III re d’Italia e figlia del re di Montenegro. Nel documentario verrà sottolineata l'amicizia della regina, amante della musica, e il grande compositore Giacomo Puccini che a lei dedicò la Butterfly. 

Oltre alla più famosa aria della Butterfly ,"Un bel dì vedremo", la soprano aquilana ha eseguito le più famose e rappresentative arie tratte dal repertorio pucciniano come "Vissi d'arte" dalla Tosca, "Si , mi chiamano Mimi" dalla Bohème, "O mio babbino caro" da Gianni Schicchi. Per onorare il bicentenario verdiano, l'ambasciatore ha chiesto di includere nel programma un pezzo di Giuseppe Verdi. 

Per l'occasione è stata scelta l'aria della Traviata "Addio del passato" e, come bis a conclusione del recital, la soprano ha eseguito "Voi lo sapete o mamma" dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, Il film sarà presentato in anteprima al Festival del cinema del Montenegro e successivamente in Italia. (Inform)

Il sistema Italia negli Stati Uniti


RASSEGNA STAMPA
Da “L’Opinione” di oggi
Il sistema Italia negli Stati Uniti

Intervista di Umberto Mucci al presidente dell’Agenzia ICE RicardoMonti

Riccardo Monti ha 45 anni, è un manager italiano di successo da qualche mese a capo dell’Agenzia ICE, che ha preso in mano praticamente sul letto di una morte decretata da chi - incredibilmente - pensava che l’export italiano potesse tranquillamente fare a meno dell’esperienza decennale di una struttura che andava razionalizzata e modernizzata, ma mai soppressa. Monti (nessuna parentela con il Presidente del Consiglio) ha studiato a Napoli e poi al Brooklyn Polytechnic e alla Columbia University, parla quattro lingue oltre alla nostra e ha svolto attività con aziende e governi di oltre 30 Paesi. Incontrare un manager - finalmente un manager, lì dove ci si occupa ad alto livello di business! - giovane, brillante, preparato e cortesemente disponibile, a capo di una importante istituzione Italiana, è cosa che ci inorgoglisce e ci dà speranza. Lo ringraziamo sinceramente. 

Presidente, l’intero Sistema Italia sta ripensando la propria organizzazione. A che punto è l’Agenzia ICE? 

Qual è il futuro del Sistema Italia negli Stati Uniti? Il 2012 ci ha visto ridefinire, accorpare e razionalizzare i protagonisti istituzionali del Sistema Italia, grazie ad una cabina di regia che li coinvolge pienamente ed efficacemente e col supporto ed il consenso del mondo industriale italiano. Oggi il Sistema Italia negli USA lavora in piena sintonia, particolarmente efficace in occasione dei numerosi eventi organizzati a sostegno dell’immagine dell’Italia, quale eccellenza culturale, turistica e produttiva: ne è un esempio il successo del programma “2013 Anno della Cultura Italiana negli USA”. Sia presso i Consolati Generali sia presso l’Ambasciata a Washington si tengono incontri di lavoro che coinvolgono tutte le Istituzioni italiane - quali l’Agenzia ICE, l’ENIT, gli Istituti di Cultura - oltre ai rappresentanti di organizzazioni private, quali le Camere di Commercio italiane all’estero che hanno un ruolo molto importante. La razionalizzazione degli uffici negli USA prevede che l’ICE apra presto un ufficio a Miami, città importantissima come crocevia per il Sud America, grazie allo spostamento di alcune risorse. Proprio in una logica di sistema, l’Agenzia ICE ha rafforzato la collaborazione con SIMEST e SACE, interlocutori prioritari per il sostegno all’export delle imprese. Inoltre, all’interno della Cassa Depositi e Prestiti c’è stata la creazione di una forte struttura di finanza dedicata all’internazionalizzazione, che dovrebbe sfociare tra pochi mesi nella nascita di una vera e propria Export Bank. 

Oggi vengono messe in dubbio molte certezze istituzionali del nostro Paese. La nostra economia, però, sopravvive anche e soprattutto grazie all’export di migliaia di piccole aziende coraggiose e innovative. Concretamente, per spiegare bene l’importanza dell’Agenzia ICE, quali attività mettono in atto le vostre antenne all’estero (in particolare negli USA)? 

L’ICE ha una storia di successo, che dall’estero vengono a studiare spesso: l’Italia ha più di 200.000 esportatori. Le aziende hanno bisogno di un sostegno concreto ai loro piani di ingresso e di consolidamento nel mercato americano. Mi riferisco non tanto al sostegno finanziario, anche se molto importante per le PMI, quanto piuttosto al sostegno consulenziale che i funzionari specializzati dell’Agenzia ICE sono in grado di fornire. Le aziende italiane sono spesso poco informate sulla struttura distributiva americana, sulle normative doganali, sulla concorrenza e sulle azioni da intraprendere per incontrare controparti americane. Gli Uffici ICE della rete americana, oltre ai servizi di informazione e assistenza, sostengono le imprese nella fase di marketing e promozione, in particolare in occasione delle principali fiere settoriali, sicuramente lo strumento più efficace per conoscere la struttura e l’andamento della domanda locale e incontrare potenziali partner. L’Agenzia ICE può essere uno strumento molto utile ed efficace per le imprese italiane, se conosciuta e utilizzata bene. Purtroppo esiste ancora un forte gap di conoscenza sulle nostre reali competenze e capacità consulenziali, oltre a una diffidenza nei confronti del sistema pubblico di cui l’Agenzia fa parte. A volte le aziende, in particolare le PMI, preferiscono affidarsi a consulenti privati – spesso con limitata esperienza e conoscenza del mercato americano - con conseguenze in molti casi disatrose. La sfida più importante dell’Agenzia ICE è proprio quella di colmare questo gap, conquistando gradualmente la fiducia delle imprese con azioni di sostegno concreto e tangibile a loro supporto. In passato ci siamo impegnati più sul ruolo di sostegno all’immagine del Made in Italy e meno sul supporto concreto alle singole imprese in occasione dei momenti commerciali per fare business. Con la nuova Agenzia ICE è ora di invertire tale andamento, grazie anche a rapporti radicati e consolidati a volte da decenni con interlocutori locali che conosciamo e che ci conoscono bene. Il network è la nostra prima forza, dalla quale dobbiamo partire per continuare a migliorare. 

La sensazione è che, visti gli eccellenti rapporti e la grande amicizia tra i due Paesi, il commercio tra Italia e USA possa e debba migliorare. Quali sono i settori e i numeri dell’export italiano negli USA? 

Gli USA in molti settori sono da anni il primo mercato di destinazione delle merci italiane. Nel 2012 gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia merci per un valore di $ 37 miliardi circa, con un incremento del 9% rispetto al 2011 e una quota - in crescita - sul totale delle importazioni americane dal mondo dell’1,62%. La domanda USA di produzioni italiane è in continua crescita e ha tenuto bene anche nel periodo più acuto della recente crisi economica. Nel 2012 le importazioni americane dall’Italia sono cresciute più delle importazioni dal mondo (3%) e dall’UE (3,4%). La meccanica è il primo comparto, con un valore di $ 7,53 miliardi, dove la meccanica strumentale ha un peso rilevante. Seguono poi il comparto della moda con $ 5,7 miliardi, quello degli alimentari e vini con $ 3,8 miliardi e della chimica e derivati del petrolio con $ 3,2 miliardi. Il vino in particolare è un prodotto del Made in Italy di grande successo negli Stati Uniti: basti pensare che in Cina i francesi ci battono 10 a 1 quanto a export in questo settore, mentre negli USA li battiamo noi 3 a 1. Anche nel comparto dei prodotti a tecnologia avanzata l’Italia ha migliorato nel corso degli anni la propria posizione, con un valore di $ 4 miliardi circa nel 2012, circa l’11% del totale delle importazioni americane dall’Italia. Aereospazio, biotecnologie e life science sono i settori di maggiore rilievo. Mentre sul versante dell’interscambio commerciale l’Italia - con un saldo positivo nel 2012 di $ 21 miliardi circa - registra andamenti molto positivi, non si può dire la stessa cosa sul versante degli investimenti in entrata e in uscita. Infatti con una consistenza di $ 25,3 miliardi l’Italia si aggiudica meno dell’1% del totale degli investimenti americani all’estero, collocandosi al 26mo posto nella graduatoria dei paesi che attraggono investimenti dagli USA. Anche per i flussi americani in Italia i dati preliminari del Bureau of Economic Analysis indicano, per i primi 9 mesi del 2012, un ammontare di $ 761 milioni. Sul versante dei flussi degli investimenti italiani verso gli USA i dati preliminari del BEA rilevano, sempre per i primi 9 mesi del 2012, un totale di $ 1,5 miliardi, con un calo del 45% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le ragioni della debolezza dell’Italia nell’area degli investimenti sono note e dibattute da tempo. L’Agenzia ICE si è data come priorità un’incisiva azione di sostegno all’attrazione degli investimenti americani in Italia attraverso un piano di azioni sul mercato americano, finalizzato a facilitare l’incontro tra start up e spin off universitari italiani nei settori innovativi e non solo con investitori americani, in particolare venture capitalist, società di private equity e investment bank. Anche sul lato del sostegno agli investimenti italiani negli USA, l’Agenzia ICE ha iniziato una collaborazione con Select USA, Agenzia federale per l’attrazione degli investimenti, finalizzata a facilitare gli investimenti produttivi e commerciali italiani negli stati e nelle aree metropolitane più dinamiche. 

Parliamo di futuro: come rafforziamo e miglioriamo questo ponte sull’Atlantico per la diffusione del Made in Italy?L’Europa e gli USA stanno parlando di stabilire un’area di scambio comune sul modello del NAFTA: che prospettive ci sono per l’implementazione del Transatlantic Trade and Investment Partnership? 

Ci sono alcune cose che possiamo e dobbiamo fare da subito. La prima è essere più forti e capaci nel presidiare la grande distribuzione, che è la nostra debolezza storica: questa è la cosa più importante. Negli USA, al di fuori delle principali dieci città – dove siamo molto presenti – ce ne sono moltissime altre dove si arriva solo mediante le grandi catene americane diffuse in tutti gli Stati. La seconda cosa è superare le barriere non tariffarie che limitano il nostro export, in particolare nel settore enogastronomico. L’ipotesi di un’area di libero scambio tra UE e USA sul modello del NAFTA non è nuova. Già negli anni sessanta gli USA proposero un’area di libero scambio del Nord Atlantico, mentre negli anni novanta, con la caduta del Muro di Berlino, l’Europa propose di istituire un’area di libero scambio transatlantica, ma con lo scopo prevalentemente politico di evitare il disimpegno americano in Europa. Hanno fatto seguito poi la Nuova Agenda Transatlantica, un forum di cooperazione a livello normativo, sostuito poi nel 2007 dalla Nuova Partnership Economica Transatlantica. L’ipotesi è ritornata ad essere oggetto di discussione a seguito dell’accenno fatto dal Presidente Obama nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. L’intervento presidenziale è stato letto da molti osservatori americani come un tentativo di bilanciare lo strapotere economico-commerciale dei paesi BRIC e in particolare della Cina, che già oggi hanno un PIL aggregato equivalente a quello europeo e statunitense. La partnership transatlantica mira, quindi, a creare un sistema di difesa nei confronti dei BRIC, rafforzando la collaborazione economica e commerciale con l’UE. A tal fine dovranno essere rimosse le ultime barriere al commercio e armonizzate le regole europee e statunitensi. Rimane, comunque, il grosso nodo dell’agricoltura - settore molto protetto in entrambe le aree - in particolare sul tema delle produzioni OGM. Al momento le barriere tariffarie USA all’ingresso di merci dall’Italia si posizionano in media al 3%, quindi abbastanza basse. Il problema per gli imprenditori italiani è sicuramente quello delle barriere non tariffarie, in particolare normative molto restrittive e procedure di importazione complesse. L’avvio del negoziato TTIP (Transatlantic trade and investment partnership), anche se mette a rischio il sistema commerciale multilaterale GATT/WTO, sostituito gradualmente da accordi bilaterali, va a mio avviso visto come un elemento positivo che potrà rafforzare l’interscambio commerciale e non solo tra Italia e USA. 

Possiamo contare oltreoceano su venti milioni di Ambasciatori del nostro Paese: gli Italiani in America. Ci sono poi milioni di Americani non di origine italiana che apprezzano molto le nostre eccellenze. Come possono internet e le nuove tecnologie migliorare la comunicazione e la promozione dell’Italia negli USA? 

La componente americana di origine italiana è senza dubbio un efficace driver per il rafforzamento della presenza dell’Italia commerciale ed economica negli USA. Gli americani guardano all’Italia come un paese con eccellenze culturali, gastronomiche e turistiche. Proprio partendo da tali punti di forza è importante far conoscere agli americani anche l’Italia che produce, l’Italia delle eccellenze tecnologiche e l’Italia quale destinazione per investimenti remunerativi. Pensiamo solo all’attrazione degli investimenti. Ci sono circa 100 miliardari italoamericani, persone molto legate all’Italia, che ci manifestano a volte il desiderio di vedersi sottoporre un’opportunità per investire da noi. Ma pensiamo al turismo: se noi riuscissimo a convincere ognuno dei nostri oriundi a visitare l’Italia una volta ogni 5 anni, porteremmo a casa un milione di turisti in più all’anno. E il web su questo è fondamentale: per questo anche lo strumento Italia.it è in ristrutturazione. (Umberto Mucci -L’Opinione delle Libertà del 29 marzo 2013) 

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