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giovedì 9 gennaio 2014

Franco Santellocco (CRAM) sulle dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo Chiodi in merito al blocco dei fondi per il Consiglio regionale abruzzesi nel mondo

ITALIANI ALL’ESTERO
Franco Santellocco (CRAM) sulle dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo Chiodi in merito al blocco dei fondi per il Consiglio regionale abruzzesi nel mondo

“Non è tagliando sulla promozione del territorio e lasciando disseccare canali aperti negli anni, opera svolta attivamente dal CRAM,  che si daranno maggiori occasioni di sviluppo al nostro territorio”

ROMA – “La possibilità di rifinanziamento dell’attività del Consiglio regionale abruzzesi nel mondo, naturalmente su basi diverse, potrebbe essere presa in considerazione solo a partire dal 2015”. Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi che ha spiegato come il blocco di ogni forma di finanziamento per attività del Cram sia stato imposto dalla situazione economica della Regione e del Paese. Chiodi ha inoltre precisato come in futuro le riunioni del consiglio degli abruzzesi nel mondo si dovranno tenere nella terra d’Abruzzo per il tempo strettamente necessario per i lavori, anche per evitare che uno scopo nobile “si riduca ad occasioni di viaggio per un numero eccessivo di persone a spese della collettività”. 

Su questo punto, che in questi giorni stato caratterizzato da una serie di polemiche, interviene il vice presidente del CRAM e consigliere del CGIE Franco Santellocco. “Il CRAM – scrive Sanatellocco - ha svolto, e svolgerà sempre, una preziosa opera di promozione e sviluppo per il nostro territorio. Lo fa attraverso il rafforzamento dei legami con le comunità di corregionali all’estero, nei Paesi dove la buona volontà e la creatività degli abruzzesi si sono dispiegate proficuamente, con riguardo particolare agli aspetti culturali veicolati attraverso il diffuso associazionismo. Abbiamo dato vita a scambi e iniziative che si sono poi, per la maggior parte, trasformati anche in scambi commerciali, in opportunità, per gli operatori di vari settori, non solo quello d’eccellenza eno-gastronomico. Questo, per ribadire un punto fondamentale eclissato dalle polemiche scatenatesi nei giorni scorsi, polemiche e toni che ho reputato per la maggior parte inopportuni”.

“Non posso che essere d’accordo col Presidente Chiodi – prosegue Santellocco - quando si richiama alla situazione estremamente critica nella quale versa il nostro Paese, e parimenti l’Abruzzo. Siamo di fronte ad una crisi epocale, l’ottimismo appare un lusso o un esercizio demagogico. Ma, al contrario di quanto assunto dal Presidente, ritengo che non è tagliando sulla promozione del territorio e lasciando disseccare canali aperti negli anni, opera svolta attivamente dal CRAM, che si daranno maggiori occasioni di sviluppo al nostro territorio. Noi ci siamo mossi con passione e amore per la nostra Terra, per fare di ogni occasione un’opportunità per la nostra regione, rafforzare il senso comune di appartenenza tra quanti sono Abruzzo e gli abruzzesi nel mondo, e creare le basi per nuovi futuri scambi. Il vantaggio rappresentato proprio da quella ‘porta aperta’ che sono le meravigliose comunità di abruzzesi all’estero, che ci hanno accolto come in una grande famiglia, è inestimabile”.

Santellocco ha poi ricordato sia, la sua recente trasferta in Turchia a spese zero per il CRAM, da cui sono nate opportunità commerciali per diversi operatori abruzzesi, sia la volontà del CRAM ad operare dove necessario in maniera capace anche a fronte di un “adeguamento dei programmi e delle iniziative all’austerità richiesta dai tempi”. Santellocco, dopo aver precisato che non risultano in questo ambito “spese lussuose e meramente voluttuarie”, chiede inoltre l’attivazione , nelle sedi opportune, di “valutazioni fondate sull’operato del CRAM, dati alla mano”, e una riflessione approfondita “in merito alla valenza di questa istituzione, e ai danni che pure una sospensione delle attività potrebbe arrecare”. Da Santelocco viene infine auspicata un’azione concordata e non meramente polemica dei vari esponenti del CRAM, basata su uno spirito costruttivo che consenta di affrontare le sfide di un periodo così difficile e di cogliere le necessità per trasformarle in opportunità. (Inform)

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