Per il reindirizzamento cliccate link to example

venerdì 10 gennaio 2014

Si apre in Israele il Festival “Another Look - Progetto di cinema europeo restaurato”

CINEMA
Si apre in Israele il Festival “Another Look - Progetto di cinema europeo restaurato”

Dal 15 al 30 gennaio a Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme la seconda edizione dell’iniziativa dedicata al patrimonio cinematografico europeo. Tra le 13 pellicole presentate, gli IIC di Tel Aviv e di Haifa promuovono “Roma città aperta” di Roberto Rossellini

TEL AVIV - Si apre il 15 gennaio in Israele la seconda edizione del Festival “Another Look - Progetto di cinema europeo restaurato”, iniziativa nata per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del patrimonio cinematografico europeo e sugli strumenti ideati e utilizzati per preservarlo. 

Tredici i film che verranno proiettati a Tel Aviv, Gerusalemme ed Haifa in versione restaurata digitale di altissima qualità, pellicole selezionate sulla base del valore artistico e del significato che ricoprono nel documentare l’evoluzione storica ed i molteplici aspetti della cinematografia europea.

In particolare gli Istituti Italiani di Cultura di Tel Aviv e di Haifa presentano in quest’ambito “Roma città aperta” (1945), il capolavoro di Roberto Rossellini che diede avvio al neorealismo, restaurato nel 2013 da Fondazione Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale, Coproduction Office e Istituto Luce Cinecittà, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. La proiezione è prevista venerdì 17 gennaio alle ore 16 alla Cineteca di Haifa, sabato 18 gennaio alle ore 21 alla Cineteca di Tel Aviv e domenica 19 gennaio alle ore 19 in quella di Gerusalemme.

La vicenda rappresentata, con gli attori Anna Magnani e Aldo Fabrizi, inizia dopo l’armistizio di Cassibile: gli Alleati sono sbarcati in Italia e avanzano verso nord ma ancora non sono giunti nella capitale, dove la resistenza è già attiva. Giorgio Manfredi, militante comunista e uomo di spicco della resistenza, sfugge a una retata della polizia e si rifugia presso Francesco, un tipografo antifascista, il quale, il giorno seguente, dovrebbe sposare Pina, una vedova madre d’un bambino.

La sorella di Pina, Lauretta, fa l’artista in un locale insieme a un’altra giovane, Marina, legata sentimentalmente in passato a Manfredi; don Pietro, il parroco locale, non nega mai aiuto ai perseguitati politici e fa da portavoce dei partigiani. Egli è benvoluto e rispettato da tutti, compreso Manfredi e la sua banda di piccoli sabotatori, e riesce a passare facilmente attraverso i controlli dei soldati tedeschi e delle SS senza destare sospetti. Manfredi sfugge a un’altra retata tedesca mentre Francesco viene arrestato e, nel momento in cui viene caricato sul camion che lo porterà via, Pina grida tutta la sua protesta cercando di raggiungerlo ma cade sotto il fuoco dei mitra davanti a don Pietro e al figlioletto. Più tardi Francesco riesce a scappare e si nasconde, con Manfredi, nell’abitazione di Marina. Scoppiano i dissapori e cresce il risentimento della ragazza per Manfredi, tanto che Marina, per ottenere della droga, tradisce l’uomo denunciandolo a Ingrid, agente della Gestapo al servizio del comandante Bergmann. Manfredi viene così arrestato durante un incontro con don Pietro ed entrambi sono fatti prigionieri. Manfredi subisce terribili torture e muore mentre don Pietro viene fucilato. Marina e Lauretta cadono sempre più nell’abiezione morale ma Francesco, Marcello e i suoi ragazzi continueranno la lotta. 

Il film verrà presentato in italiano con sottotitoli in ebraico e inglese.

La rassegna, che si svolge grazie alla collaborazione della Delegazione dell’Unione Europea in Israele e delle Rappresentanze dei tredici paesi partecipanti al progetto, proseguirà sino al 30 gennaio. Per informazioni: http://anotherlook.co.il/2/https://www.facebook.com/anotherlookfilmproject. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento