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venerdì 3 gennaio 2014

Domani a Tarcento il “Premio Epifania”


PREMI

Domani a Tarcento il “Premio Epifania”

Riconoscimenti al nunzio apostolico per la Svizzera e il Liechtenstein Diego Causero, al ministro della Difesa in Canada Giuliano Fantino, al direttore della fotografia Dante Spinotti, al radiotelecronista sportivo Bruno Pizzul

 

TARCENTO - Domani 4 gennaio a Tarcento si svolgerà la cerimonia del “Premio Epifania” che l’Associazione Pro Tarcento rinnova dal 1956.

I premiati di quest'anno: l’arcivescovo Diego Causero (di Moimacco),attuale nunzio apostolico per la Svizzera e il Liechtenstein (è stato nunzio apostolico anche in Ciad , Congo, Repubblica Centrafricana, Siria, Repubblica Ceca); il ministro associato della Difesa in Canada Giuliano Fantino (nato a Treppo Grande, paese che lasciò all’età di 10 anni );. il tolmezzino Dante Spinotti che per la direzione della fotografia in grandi film vanta tra l'altro due nomination per l'Oscar (per i suoi lavori in L.A. Confidential e in Insider - Dietro la verità); il radiotelecronista sportivo Bruno Pizzul, voce dello sport e della Nazionale italiana di calcio, con radici tra Udine e Cormons

Nomi che “ci raccontano vite di impegno e fedeltà a valori fondanti che sono esempio e stimolo per la gente e per le istituzioni soprattutto in momenti difficili come quelli che anche la nostra regione sta vivendo”, commenta il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop , che domani sarà a Tarcento per la cerimonia di consegna del Premio

Iacop sottolinea “l'importanza di questo premio che ininterrottamente viene assegnato da 58 anni e che è stato anche definito il cavalierato del Friuli, perché al valore di una tradizione radicata nel territorio unisce il significato del messaggio che viene lanciato all'intera comunità regionale attraverso i riconoscimenti dati ogni anno a personalità nate in Friuli e che si sono distinte in Italia e nel mondo in vari capi, testimoni , nel nostro tempo ,di un legame profondo con la terra natia anche quando scelte di vita, incarichi, successo hanno portato a vivere altrove, talvolta anche seguendo la via obbligata e dura dell'emigrazione”. (Inform)

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