Per il reindirizzamento cliccate link to example

martedì 26 febbraio 2013

L’esito dello scrutinio per le 4 ripartizioni della circoscrizione Estero


ELEZIONI POLITICHE
Circoscrizione Estero
L’esito dello scrutinio per le 4 ripartizioni

Il Viminale ha diffuso i dati definitivi dello spoglio. Per la Camera al Pd vanno 5 seggi, alla lista “Con Monti per l’Italia” 2 seggi, al Maie 2 seggi, al Pdl 1 seggio, al Movimento 5 Stelle 1 seggio e all’Usei 1 seggio. Nella corsa per il Senato il Pd conquista 4 seggi, la lista Monti 1 seggio e il Maie 1 seggio


ROMA – Sono da poco definitivi i risultati dello scrutinio del voto espresso dai connazionali residenti nella circoscrizione Estero. Di seguito i dati suddivisi per ciascuna delle 4 ripartizioni.


Cominciamo con la ripartizione Europa dove la prima forza politica è il Partito democratico, che ottiene la maggioranza alla Camera con il 29,67% (154.871 voti) e al Senato con il 32,15% (153.826 voti). Seguono la lista “Con Monti per l’Italia”, il Pdl e il Movimento 5 Stelle. Nel dettaglio, alla Camera dei Deputati segue il Pd la lista Con Monti per l’Italia al 27,39% (143.000 voti circa), il Pdl al 18,25% (95.000), il Movimento 5 Stelle al 13,28% (69.000). Sotto il 5% Sel (3,32%), Rivoluzione Civile (3.04%), Maie (2%), Fare per Fermare il declino (1,61%) e il Partito comunista (1,35%). Sui 513.367 voti pervenuti (il 27% rispetto agli oltre 1.880.000 aventi diritto) sono state 7.103 le schede bianche, 41.753 le schede nulle (l’8,13%) e 430 le schede non assegnate o contestate.


Al Senato la lista Con Monti per l’Italia raggiunge il 29,68% (142.000 voti), seguita da Pdl con il 18% (88.000 voti), il Movimento 5 Stelle al 13,56%, Rivoluzione Civile al 2,94%, Fare per Fermare il declino al 1,64% e il Partito comunista (1,58%). Hanno votato 471.00 elettori su 1.688.574 aventi diritto (il 27,89%). Schede bianche 6.843, nulle 40.921, contestate o non assegnate 92.


I seggi spettanti alla ripartizione Europa – 5 alla Camera dei Deputati e 2 al Senato – vengono quindi assegnati al Senato a Pd e alla lista Con Monti per l’Italia e alla Camera a Pd (2 seggi), Con Monti per l’Italia (1), Pdl (1) e Movimento 5 Stelle (1).


In Europa, dunque, il Pd si conferma il partito più votato, come nelle precedenti elezioni. Il Pdl, secondo partito votato nel 2008, cede il passo invece – qui, come in tutte le altre ripartizioni – alla lista “Con Monti per l’Italia”, cui segue ora il Pdl.


Da segnalare, considerando i dati disaggregati per Paesi, il primo posto della lista Monti in Germania e in Turchia, mentre il Pdl si attesta al primo posto soprattutto nei Paesi dell’Europa dell’Est, come in Romania, in Bulgaria, in Ucraina, in Bielorussia. Consenso per il Movimento 5 Stelle invece da parte dei connazionali residenti nella Repubblica Ceca, almeno alla Camera, e in Polonia, al Senato.


Anche nella ripartizione America settentrionale e centrale primo partito è il Partito democratico, che raggiunge il 32,42%, (26.728 voti) alla Camera e il 33,87% dei voti al Senato (voti 26.350), contrariamente a quanto avvenuto nelle precedenti elezioni, che avevano visto il Pdl quale primo partito. Non solo, il Pdl cede ora il passo alla lista “Con Monti per l’Italia” che alla Camera raggiunge il 27,77% dei voti (22.896) – mentre il Pdl si attesta al 22,78% (18.781 voti) – e al Senato il 28,85% (22.445), contro il 22% del Pdl (17.000). Seguono il Movimento 5 Stelle (votato a Camera e Senato con il 10% - circa 8.000 voti), Insieme per gli italiani (il 4% circa) e, alla Camera, Fare per fermare il declino con il 2% circa (1739 voti).


I seggi spettanti alla ripartizione America settentrionale e centrale (2 alla Camera dei Deputati ed 1 al Senato) risultano quindi assegnati al Pd e alla lista Con Monti per l’Italia alla Camera e al Pd al Senato.


Sui 96.434 votanti (il 29% circa sul totale degli aventi diritto in loco) alla Camera risultano 981 schede bianche (1%), 12.314 schede nulle (12%) e 765 schede contestate o non assegnate (0,79%). Al Senato sui circa 90.000 voti pervenuti (sui 306.750 aventi diritto, anche qui il 29%) risultano 936 schede bianche (1%), 11.554 schede nulle (12%) e 23 schede contestate o non assegnate.


Guardando i dati disaggregati per Paese, confermano gli esiti della ripartizione Stati Uniti e Canada, mentre la lista Con Monti per l’Italia risulta essere stata la più votata alla Camera in Messico, Guatemala, El Salvador e Panama, mentre il Pdl è il primo partito in Costarica.


Nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide – cui spettano un seggio alla Camera ed uno al Senato – il più votato è stato il Pd, seguito dalla lista Con Monti per l’Italia, Pdl e Movimento 5 Stelle. Alla Camera le percentuali di voto sono 33% per il Pd (15.800 voti circa), seguito, a poca distanza, dalla lista Monti con il 31% (14.800 voti circa), dal Pdl con il 21% (circa 10.000 voti) e dal Movimento 5 Stelle al 14% (6.900 voti). Al Senato il Pd raggiunge il 33,16% (14.700 voti), seguito da Con Monti per l’Italia al 28.96%(12.800), il Pdl al 22,73% (10.100 voti circa); il Movimento 5 Stelle al 15,13%.


I due seggi – di Camera e Senato - risultano quindi assegnati al Pd, confermando l’esito delle precedenti elezioni. Anche in questo caso la lista Monti ha sostituito il secondo posto assegnato dagli elettori al Pdl nella passata consultazione elettorale.


Sui voti pervenuti alla Camera (circa 55.000 su oltre 185.000, ossia il 30% degli aventi diritto) risultano 746 le schede bianche (1,34%), 7.544 quelle nulle (13,55%), 30 quelle non assegnate o contestate (0,05%); al Senato – medesima percentuale di votanti – 705 sono state le schede bianche, 6.889 quelle nulle (13%), 19 quelle contestate o non assegnate.


Anche in questo caso, vista la complessità di territori così diversi, i dati disaggregati mostrano Paesi che si sono espressi in modo differente rispetto ai dati della ripartizione nel suo complesso. Si veda, per esempio, alcuni Stati africani (Ciad, Camerun, Congo, Kenya) e la Cina, in cui il primo eletto risulta essere la lista Monti, oppure il Pdl (primo in Sudafrica e Nigeria e altri) o, ancora, il Movimento 5 Stelle (Namibia).


Conquista il primo posto a Camera e Senato nella ripartizione America meridionale il Movimento Associativo Italiani all’estero, seguito da Pd, Usei, Pdl e Italiani per la libertà.


Nello specifico, alla Camera il Maie si attesta al 39.25% dei voti (129.838), seguito dal Pd con il 27,43% (90.739 voti), Usei al 13,31% (circa 44.000 voti), Italiani per la libertà al 6,74% (22.300 voti), il Pdl al 6,59% (21.800 voti), Unione Italiani in Sud America al 3,47% (11.400 voti) e Movimento 5 Stelle al 3,17% (10.500 voti). Schede bianche sono state 7.089 (1,89%), nulle 35.310 (il 9,43%), contestate o non assegnate 1.076 (0,28%).


Al Senato il Maie conquista oltre 120.000 voti, il 40% del totale, seguita da Pd al 27% (quasi 80.000), Usei al 12%, Pdl al 6,85% (21.000 voti circa), Italiani per la libertà 5% (15.000), Unione Italiani Sud America al 3% e Movimento 5 Stelle al 3%. Schede bianche 6.554 (1.96%), nulle 33.333 (9,97%), contestate o non assegnate 190 (0,5%).


Rispetto ai dati delle precedenti elezioni, cresce il consenso del Maie, mentre il Pdl perde in questa ripartizione molto terreno, visto che anche sommando i voti di Pdl e di Italiani per la libertà, la lista fondata in Sud America da Esteban Caselli, senatore che era stato eletto con il Pdl nel 2008, non ci si avvicina comunque al dato del Movimento Associativo, che supera i 120.000 voti alla Camera e al Senato, né ai voti assegnati allora allo stesso partito.


Mentre il Pd resta il primo partito in Brasile (più votato anche in Colombia e Bolivia, guardano i dati disaggregati per Paese), il Maie conquista la maggioranza dei voti in quasi tutti gli altri Paesi sudamericani: Argentina, Cile, Paraguay, Uruguay, Perù, Ecuador e Venezuela.


I seggi spettanti alla ripartizione (4 alla Camera dei Deputati e 2 al Senato) sono stati così assegnanti: al Senato un seggio va al Maie e uno al Pd, alla Camera 2 seggi vanno al Maie, uno al Pd ed uno all’Usei.


Ricordiamo anche il dato dell’affluenza, che nella ripartizione America meridionale si attesta al 33-34% del circa 1 milione di aventi diritto al voto. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento