Per il reindirizzamento cliccate link to example

lunedì 25 febbraio 2013

Siria - Il 28 febbraio incontro a Roma

SIRIA
Organizzato dalla diplomazia italiana su richiesta del neosegretario di Stato Usa John Kerry, che sarà nella capitale da mercoledì
Il 28 febbraio a Roma l’incontro del “Gruppo di alto livello sulla Siria”
Terzi: “Esecrabili barbarie gli attacchi contro civili e bambini. Avviare subito un processo politico credibile”



ROMA - L’Italia torna al centro della diplomazia internazionale per la soluzione della crisi siriana. I riflettori sono puntati su Roma, il prossimo 28 febbraio, per l’incontro del “Gruppo di alto livello sulla Siria”, organizzato dalla diplomazia italiana su richiesta del neosegretario di Stato americano, John Kerry (da mercoledì a Roma), che vedrà la partecipazione degli undici Paesi più coinvolti nella gestione della crisi siriana. Si punta a convincere anche l’opposizione al regime, che ha annunciato di voler disertare la riunione dopo il nuovo massacro di bambini - oltre trenta morti - provocato venerdì scorso ad Aleppo dai missili lanciati dalle forze governative.

“Non andiamo a Roma solo per parlare, ma per prendere delle decisioni” sulla crisi siriana, ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry a Londra, esortando l'opposizione siriana a partecipare alla riunione internazionale.

A Roma l’Italia e i Paesi europei proporranno agli Stati Uniti maggiore flessibilità nelle misure in favore dell’opposizione al regime di Assad. In particolare, chiederanno che gli aiuti “non letali” vengano estesi fino a comprendere anche l’assistenza tecnica, l’addestramento e la formazione, in modo da consolidare l’azione della coalizione, sulla scia di quanto espresso nell’ultimo Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea.

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha espresso il suo “forte sdegno” per il bombardamento che ha colpito ieri la città di Aleppo facendo decine di vittime civili, fra le quali numerosi bambini, ed oltre 150 feriti. “Si tratta di orrende violenze ancora più inaccettabili perché colpiscono gli innocenti e i più indifesi” ha detto Terzi , che ha manifestato il suo cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle vittime di quella che il ministro definisce “esecrabile barbarie”. “L’irresponsabile comportamento del regime di Assad, che non esita a colpire la propria popolazione civile, merita – ha aggiunto Terzi - la condanna più ferma”.Sul fronte diplomatico, si lavora per avviare un dialogo tra regime ed opposizione. L’Italia, ha spiegato il ministro degli Esteri, “ribadisce la sua vicinanza e solidarietà al popolo siriano e auspica che un processo politico credibile, basato sulle proposte della Coalizione nazionale delle forze di opposizione siriane che essa riconosce come solo rappresentante legittimo del popolo siriano, consenta di porre fine quanto prima al conflitto avviando la transizione verso la democrazia e lo stato di diritto”.

Restano drammatiche le conseguenze della crisi sul fronte umanitario. A Ginevra l'Alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay ha denunciato l'incapacità del Consiglio di sicurezza di portare il caso alla Corte penale internazionale, “malgrado le ripetute informazioni sulle violazioni ed i crimini diffusi da parte del mio Ufficio, della Commissione internazionale di inchiesta sulla Siria, di organizzazioni della società civili e di esperti dell'Onu”.

Nei giorni scorsi, la Cooperazione Italiana ha inviato un nuovo carico di beni umanitari al confine tra Siria e Turchia, destinati ai rifugiati siriani, confermandosi il secondo maggior donatore europeo per il 2013, con uno stanziamento di 22 milioni di euro, che si aggiungono ai 7,5 stanziati sino ad oggi.(Inform)

Nessun commento:

Posta un commento