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mercoledì 27 febbraio 2013

Riunione ministeriale ristretta sulla Siria

FARNESINA
Riunione ministeriale ristretta sulla Siria
Terzi: attendiamo progressi. Kerry: a Roma per decidere



ROMA - Parlare di soluzione per la Siria è "un termine ambizioso ma sicuramente un progresso sul piano della visione politica dei principali paesi coinvolti nella gestione della crisi e nei rapporti con la coalizione siriana sono sicuro che uscirà dall'incontro di domani": lo ha detto il ministro Giulio Terzi, a Villa Madama, alla vigilia della "Riunione Ministeriale ristretta sulla Siria" a Roma che vedrà la partecipazione degli undici Paesi più coinvolti nella gestione della crisi siriana, a cui seguirà un’altra riunione con i rappresentanti dell’opposizione siriana.

A Roma anche il segretario di Stato Usa Kerry

Tra i partecipanti anche il neosegretario di Stato americano John Kerry, al suo primo tour europeo - Berlino, Londra, Parigi e Roma - per incontrare i principali partner degli Stati Uniti. "Non andiamo a Roma solo per parlare, ma per prendere delle decisioni", ha assicurato Kerry, sottolineando che il presidente Barack Obama sta valutando "precisamente quali passi" gli Stati Uniti faranno per aiutare siriani innocenti e ribadendo che il presidente Assad deve lasciare.

Sul tavolo della riunione ci sarà appunto la proposta di fornire all’opposizione maggiori aiuti “non letali”, fino a comprendere anche l’assistenza tecnica, l’addestramento e la formazione, in modo da consolidare l’azione della Coalizione nazionale siriana, sulla scia di quanto espresso nell’ultimo Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea.

La riunione sulla Siria è preceduta stasera da una "cena in formato transatlantico" alla quale partecipano i rappresentanti di 34 paesi, tra cui 23 ministri degli esteri, oltre al segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton: una prima assoluta a Roma, l'ultima si è svolta a New York nel settembre scorso. Al centro dei lavori ci saranno, tra le altre cose, il tema dell’avvio di negoziati per un accordo di libero scambio tra Ue e Usa, la situazione in Afghanistan, i temi mediorientali con particolare riferimento alla Siria e al processo di pace israelo-palestinese, l'impegno contro il terrorismo e la proliferazione nucleare, inclusi Iran e Sahel. (Inform)

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