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martedì 26 marzo 2013

Terzi : “Contrario al rientro dei marò in India .Mi dimetto per salvare l’onore del Paese”

GOVERNO 
Il ministro degli Esteri ha annunciato il passo indietro nel corso dell’informativa alla Camera dei deputati
Terzi : “Contrario al rientro dei marò in India .Mi dimetto per salvare l’onore del Paese”
Napolitano affida a Monti l’interim del Ministero degli Esteri. Domani Monti riferirà in in Parlamento


ROMA – “Mi dimetto in disaccordo con la decisione di rimandare i marò in India. Le riserve da me espresse non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un’altra. La mia voce, e me ne rammarico profondamente, è rimasta inascoltata . Mi dimetto perché per 40 anni ho ritenuto e ritengo oggi in maniera ancora più forte che vada salvaguardata l'onorabilità del Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana. Mi dimetto perché solidale con i nostri due marò e con le loro famiglie”. Così Giulio Terzi ha annunciato le dimissioni da ministro degli Esteri oggi, riferendo alla Camera dei deputati sui recenti sviluppi della vicenda dei due fucilieri della Marina Latorre e Girone,rientrati in India il 22 marzo.Militari che Terzi ha salutato “con un sentimento di profonda partecipazione e ammirazione” , aggiungendo che “ancora ieri le loro parole hanno dato uno straordinario esempio di attaccamento alla patria”. E sottolineando che “la decisione di farli restare in Italia aveva solido fondamento giuridico e politico” .

Il ministro dimissionario ha anche affermato che “è risibile e strumentale pensare che la Farnesina abbia agito autonomamente sulla vicenda dei marò” e ha definito “fantasiose” le ricostruzioni in questo senso. “Tutte le istituzioni - ha puntualizzato Terzi - erano informate e d'accordo sulla decisione di trattenere in Italia i marò.La linea del governo è stata approvata da tutti l’8 marzo”.

In Aula il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha replicato che “le valutazioni espresse dal ministro Terzi sul caso dei due fucilieri di Marina non sono quelle del Governo”. “Le decisioni collegiali del Governo si rispettano e si onorano” ha detto Di Paola . Assicurando che “non abbandonerò la nave in difficoltà con Massimiliano e Salvatore a bordo, fino al mio ultimo giorno di governo”. “Dobbiamo essere fieri e orgogliosi” del comportamento tenuto dai due marò, ha poi detto Di Paola. “La loro compostezza deve esserci di esempio” ha affermato il ministro ricordando il loro appello “ad unirci e a risolvere la tragedia”.

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha manifestato sorpresa per le dimissioni del capo della diplomazia. In una nota diffusa da Palazzo Chigi Monti afferma di avere “preso atto con stupore della dichiarazione del ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata resa alla Camera dei deputati nella quale ha annunciato le sue dimissioni”. Dimissioni che, puntualizza Monti , “non mi erano state preannunciate, benché in mattinata si fosse tenuta presso la Presidenza del Consiglio, con la mia partecipazione, una riunione di lavoro con i ministri Terzi e Di Paola per la messa a punto dell’informativa del Governo”. Il capo del governo sottolinea che “le valutazioni espresse alla Camera dal ministro Terzi non sono condivise dal Governo, come ha già dichiarato il ministro Di Paola” e annuncia che “domani riferirò alla Camera e al Senato sull’intera vicenda”.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito “irrituale” l’atto di Terzi e ha, questa sera, ha convocato Monti. “Il capo dello Stato – si legge in una nota diffusa poco fa dal Quirinale - ha firmato il decreto di accettazione delle dimissioni dell'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata dalla carica di ministro degli Affari Esteri, rassegnate nell'aula della Camera dei deputati nel corso della odierna seduta. Con lo stesso decreto, il presidente del Consiglio dei Ministri è incaricato di reggere ad interim il Ministero degli Affari Esteri”.(S.P.-Inform)

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