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mercoledì 27 marzo 2013

Braga e Guerra al Governo: “Arrivare al più presto all’approvazione dello Statuto dei lavoratori frontalieri ”

CAMERA DEI DEPUTATI
Presentata una mozione dai due deputati del Pd  
Braga e Guerra al Governo: “Arrivare al più presto all’approvazione dello Statuto dei lavoratori frontalieri ”



ROMA - “Un più convinto impegno del Governo per arrivare al più presto all’approvazione dello Statuto dei lavoratori frontalieri”. E’ quanto chiedono Chiara Braga e Mauro Guerra, deputati comaschi del Pd, con la mozione presentata oggi alla Camera .

“Abbiamo proposto – spiega Chiara Braga - la costituzione di un tavolo di confronto con le rappresentanze delle Associazioni Sindacali e dei Lavoratori dei territori di confine e le Regioni territorialmente coinvolte, con l’obiettivo di definire un quadro chiaro dei diritti e doveri legati alla peculiare condizione di lavoro dei frontalieri italiani in modo da dare soluzione ai vari problemi in essere, generati principalmente proprio dalla mancanza di una regolamentazione specifica”.

“Il frontalierato – continua Mauro Guerra - è divenuto ormai a tutti gli effetti un fenomeno strutturale del mercato del lavoro costituendo quindi un aspetto rilevante nei rapporti dell’Italia con i Paesi di confine. Nonostante questo il nostro Paese non dispone di una specifica disciplina legislativa in grado di riconoscere pienamente il valore e l’importanza del lavoro dei frontalieri. Lavoratori che, di fatto, sono esposti, senza avere solide certezze di tutela, ad una serie complessa di problematiche di natura fiscale, previdenziale, di sicurezza sociale e regolazione del lavoro, derivanti dall’essere a tutti gli effetti cittadini italiani ma prestatori di lavoro in uno Stato estero”.

“Ci siamo responsabilmente fatti carico di portare in Parlamento – sottolineano i due deputati del Pd - le istanze dei lavoratori di frontiera così come anche richiesto recentemente dal “Manifesto dei lavoratori frontalieri”, un documento presentato lo scorso febbraio a Malnate e sottoscritto dalle maggiori forze sindacali e dei lavoratori dei nostri territori (Unia, Cgil, Uil, Acli, Cisl e Ocst). Pensiamo infatti che un percorso che porti all’approvazione di uno Statuto dei Lavoratori Frontalieri possa rappresentare un passaggio importante per riaprire i negoziati internazionali in grado – concludono Braga e Guerra - di prevedere una specifica disciplina del lavoro frontaliero”. (Inform)

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