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martedì 30 aprile 2013

Festa del lavoro a Perugia


PRIMO MAGGIO
A Perugia la manifestazione unitaria nazionale delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per la Festa del lavoro
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini: emergenza lavoro è priorità assoluta

PERUGIA - "Domani, Primo Maggio, Perugia ospiterà la manifestazione unitaria nazionale delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per la Festa del lavoro. Sarà questa una occasione per ribadire quanto proprio la questione del lavoro sia oggi il grande tema che preoccupa gli italiani e gli umbri". Lo afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che domani prenderà parte alle celebrazioni. "Come ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri nel suo discorso d' insediamento - rileva - il lavoro è l'emergenza numero uno del Paese, come pure della nostra regione. In quanto tale, va affrontata sul versante della mitigazione degli effetti di impoverimento, potenziando gli strumenti di integrazione al reddito per chi perde il posto, contestualmente al rilancio delle attività produttive ed all'investimento sul capitale umano. Occorre, dunque, mettere in campo le competenze del Governo assieme a quelle delle Regioni affinché le politiche per la ripresa e lo sviluppo siano ancor più incisive". 

"Vorrei cogliere questa circostanza - prosegue la presidente - per sottolineare ancora una volta l'importante ruolo e funzione delle organizzazioni sindacali sia per la tutela del lavoro e dei lavoratori, sia per l'esercizio diretto da parte dei lavoratori della rappresentanza nei luoghi di lavoro. Un esercizio che è parte fondamentale di un sistema democratico". 

La festa del Primo Maggio di quest'anno "cade nel quinto anno di una crisi economica che sta esigendo un prezzo sempre più alto in termini di posti di lavoro, persi o 'degradati' - sottolinea Marini -. Non si tratta infatti del solo calo, già di per sé estremamente preoccupante, dell'occupazione e conseguente aumento del tasso di disoccupazione che ormai è abbondantemente a due cifre. Si tratta anche dell'impoverimento del mercato del lavoro, del progressivo rarefarsi della 'buona occupazione' e speculare aumento della precarietà e irregolarità, nonché della stagnazione delle retribuzioni nominali e conseguente perdita del potere d'acquisto delle famiglie. Quest'ultimo fenomeno, senza precedenti per intensità e durata in tutto il dopoguerra, comporta a sua volta il calo dei consumi, la loro ricomposizione verso segmenti meno costosi". 

"Vorrei infine ribadire - conclude la presidente Marini - l'apprezzamento per la scelta delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di celebrare a Perugia la Festa del lavoro anche per onorare la memoria di due lavoratrici, le nostre dipendenti Daniela Crispolti e Margherita Peccati, uccise sul posto di lavoro". (Inform)

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