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venerdì 26 aprile 2013

La Italy-America Chamber of Commerce premia la baronessa Zerilli-Marimò


STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Da “America Oggi” del 24.4.2013
La Italy-America Chamber of Commerce premia la baronessa Zerilli-Marimò

NEW YORK - La cornice è quella della nave da crociera "Poesia" della società Msc attraccata al Pier 88 sull'Hudson. L'evento è lo "Spring Luncheon" della Italy-America Chamber of Commerce svoltosi ieri, che ha visto protagonista la baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò che ha ricevuto l'annuale "Business & Cultural Award". 

Alla cerimonia di premiazione che si è svolta nell'ampio teatro che contiene 1.200 ospiti, ha partecipato il console generale Natalia Quintavalle, alcuni familiari della mitica baronessa fondatrice della Casa Italiana Zerilli-Marimò presso la NY University, amante dell'arte e generosa sostenitrice di organizzazioni che promuovono la diffusione della cultura. 

Milanese di nascita, New York è la sua seconda casa, "da quando - ha raccontato - vi ho messo piede per la prima volta con mio marito nell'ottobre del 1950" e dove lascia una eredità culturale da tramandare ai giovani. 

"La Camera di Commercio - ha assicurato il Console Generale - non poteva scegliere un esempio migliore della baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò che ha fatto cose egregie per la promozione della cultura negli Stati Uniti e a New York in particolare". 

Il ministro Quintavalle ha ricordato che dalla fondazione 22 anni fa, la Casa Italiana Zerilli-Marimò è riuscita ad imporsi fra le più importanti istituzioni metropolitane" e, in conclusione, ha aggiunto "conosco la baronessa dal mio arrivo qui ed ho capito che è una donna alla quale piace fare le cose, non solo parlerne". 

Il presidente della Italy-America Chamber of Commerce, Claudio Bozzo ha consegnato il premio consistente in una scultura raffigurante la tradizionale mela newyorkese. 

"È di enorme bellezza per il simbolo, quello della carissima New York e questo rappresenta la città dove la Camera di Commercio italoamericana riveste un ruolo importante, mentre si sta prodigando per l'Italia e per noi italiani in questo meraviglioso Paese". 

A dimostrazione del suo impegno di qua e di à dall'Atlantico, qualche settimana fa la baronessa Zerilli-Marimò ha ricevuto dalla Camera di Commercio americana di Milano un riconoscimento per la sua costante attività di pendolare culturale dei cieli tra Italia e Stati Uniti. 

"È stato bellissimo - ha proseguito la baronessa - perché è stato ieri Milano-New York, oggi è New York-Milano, grazie infinite per queste emozioni che mi date di amichevole reciprocità". 

La baronessa ha espresso anche una sua esternazione e rivolgendosi ai giovani presenti tra centinaia di membri della Camera ha detto: "La mia soddisfazione devo dire è la Casa, divenuta una famiglia dove gli studenti arrivano anche da fuori la NY University. La missione è quella di aiutare i giovani, fatelo per voi, per i vostri genitori, ma anche per la vostra patria. La Parola patria è diventata fuori moda - ha concluso - ma l'Italia sarà sempre la nostra patria". 

Il presidente Bozzo ha spiegato il significato del riconoscimento alla baronessa Zerilli-Marimò. 

"Il nostro premio annuale non va a chi ci dà soldi, ma a chi lo merita. Quindi, diventa più difficile trovare le persone giuste a cui darlo. La scelta della baronessa è stata facilissima. È una donna - ha sostenuto - che per la comunità italiana a New York, come nel resto dell'America, ha fatto tantissimo dal punto di vista culturale attraverso la Casa Italiana, oltre al suo sostegno con tutto quello che ha a che fare con l'opera, la musica in generale, ma anche per la sua solidarietà e donazioni a tante associazioni". 

È la prima volta che il premio della Camera di Commercio italoamericana viene assegnato ad una donna. 

Fino ad ora erano andati a nomi eccellenti della finanza, politica e cultura, ma tutti uomini. 

"Alla Camera abbiamo cominciato un progetto sulle donne e ci sembrava doveroso quest'anno assegnarlo ad una donna eccellente", ha sottolineato Bozzo. 

In precedenza il premio era stato assegnato a personaggi come Montezemolo, Agneli e Barilla, ma l'edizione 2013 è in rosa a bordo della "Poesia". 

"Abbiamo ritenuto giusto assegnare il premio ad una donna del calibro della baronessa Zerilli-Marimò perché pensiamo che rappresenti perfettamente l'ideale che cerchiamo di trasmettere ai giovani: l'onestà alla fine paga sempre e i giovani, come ha detto la baronessa, rappresentino in modo adeguato il proprio Paese, lei ha usato patria, un termine bellissimo che non si sente più, mi ha commosso". 

Quando abbiamo fatto notare il particolare del premio in rosa, la baronessa, ha risposto: "Non lo sapevo che sono la prima donna a ricevere il premio e per questo sono loro grata ancora di più perché hanno pensato a me. Grazie". (Riccardo Chioni -America Oggi del 24 aprile 2013 /Inform)

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