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venerdì 26 aprile 2013

“Sa Die de Sa Sardigna”


IDENTITA’

“Sa Die de Sa Sardigna”

 



CAGLIARI –“Sa die de sa Connoschèntzia, Sa die de s’istòria, Sa die de s’identidade, Sa die de sa Sardigna, questo è il ‘titolo’ che abbiamo voluto dare alla Giornata del popolo sardo di quest’anno. La conoscenza è la prima cosa. Essa accresce il bagaglio del nostro sapere, delle informazioni sulle origini, sulla cultura e la lingua della nostra terra. Dà significato alle scelte che siamo chiamati a fare come persone e come comunità di cittadini”. Lo ha detto Sergio Milia, assessore alla Cultura della Regione Sardegna, illustrando alla stampa gli eventi e le iniziative per Sa Die De Sa Sardigna (24-28 aprile). “Bisogna uscire dai canoni classici per far capire ai ragazzi da dove arriviamo, far capire che esiste un’altra storia rispetto a quella studiata sui libri di testo”, ha aggiunto Milia sottolineando che “Sa Die è un simbolo per la nostra identità e per la nostra cultura ma, a differenza di allora, non dobbiamo e non vogliamo scacciare nessuno dalla nostra terra bensì attrarre”



Sa Die de Sa Sardigna è la giornata della memoria, ispirata dai “Vespri Sardi” del 28 aprile 1794, quando il viceré piemontese fu scacciato da Cagliari dopo che la Sardegna, difendendosi con onore nella guerra contro la Francia, aveva chiesto incarichi di governo pari a quelli dei Piemontesi ed aveva ottenuto un rifiuto.



“Oggi la Sardegna - ha sottolineato l’assessore della Giunta Cappellacci - sta ritrovando l’identità di popolo. Forse siamo all'inizio di una nuova storia della Sardegna. In questo momento di crisi, di incertezze, di omologazione obbligatoria, dobbiamo riscoprire i valori etici dei nostri padri e ricercare la solidità istituzionale. Le Istituzioni, infatti, insieme ai cittadini, devono trovare la condivisione delle scelte e l’unità nell'agire. Dobbiamo andare oltre gli schieramenti e le ideologie, mostrare al mondo che c’è una Sardegna coraggiosa e laboriosa, una Sardegna che è stata capace di ribellarsi all'ingiustizia e che può ancora farlo”.(programma delle manifestazioni http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_406_20130424160020.pdf ) (Inform)

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