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lunedì 18 marzo 2013

Rino Giuliani (Istituto Fernando Santi) su Boldrini e Grasso presidenti di Camera e Senato


INTERVENTI
Rino Giuliani (Istituto Fernando Santi): “Solidarietà, diritti e legalità”. “Ecco il programma di Laura Boldrini e Pietro Grasso presidenti di Camera e Senato”

ROMA - Una grande inaspettata emozione l'ascolto del discorso del presidente della Camera Laura Boldrini. La sensazione è che la buona politica è tornata a far sentire la sua voce forte ed alta, che il rispetto delle istituzioni democratiche è totale perché il fondamento è nella Costituzione e nella lotta di Resistenza al fascismo che ne ha consentito la nascita. I diritti negati che mortificano l'art 3 della legge fondamentale dello Stato, il rispetto per i nuovi cittadini, la dignità offesa delle donne, i senza lavoro e le povertà sono alcuni dei punti fermi di una visione di società che alla fine del discorso, insieme a molti altri, si mostreranno come un vero programma per una Italia migliore, più giusta e coesa. Contenuti e stile di una presidenza della Camera al femminile che salutiamo riconoscendo negli impegni assunti dalla Presidente Boldrini, larghissimamente, gli impegni sociali che animano l'azione dell'Istituto Fernando Santi. L'Italia di Laura Boldrini è l'Italia che non accetta lo stato delle cose, è l'Italia che vuole il cambiamento: dalla condizione dei lavoratori a quella dei piccoli imprenditori, dei giovani e degli anziani unificati dalla pauperizzazione crescente. Un nuovo blocco sociale esiste ed è rappresentato all'interno del parlamento; nel parlamento deve trovare il suo primo presidio perchè l'interesse che esprime coincide con l'interesse generale fatto strame degli oligopoli finanziari ed economici in connivenza con una parte troppo ampia dei “rami alti” delle pubbliche amministrazioni che non può più permettersi di definirsi come ceto dei “servitori dello stato”. 

Il presidente del Senato Pietro Grasso, fino a ieri il magistrato in primissima fila contro la mafia , una vita in prima linea contro i clan, ha voluto richiamare tutti alla esigenza di aprire una nuova fase costituente. Manifestando apprensione e speranza per il paese. 

Da uomo delle istituzioni Grasso ha sottolineato la gravità del periodo che l'Italia attraversa e quindi la necessità di risposte rapide e efficaci all'altezza della crisi economica politica e sociale. Fortissimo il richiamo all'Europa alla cui storia mai come oggi s'intreccia la storia d'Italia. 

“I destini sono comuni - ha ricordato Grasso -. Compito della politica è restituire ai cittadini la coscienza di questa sfida”. 

Grasso che pure ampiamente si è soffermato sui temi della giustizia e della legalità ha molto insistito sull'urgenza di cambiamenti profondi, all'altezza delle sfide che abbiamo davanti come paese. Ci attende- ha detto Grasso- un intenso lavoro comune per rispondere, con i fatti, alle attese dei cittadini che chiedono anzitutto più giustizia sociale e più etica, nella consapevolezza che il lavoro è uno dei principali problemi di questo Paese. 

Penso alle risposte - ha anche detto Grasso- che al più presto, ed è già tardi, dovremo dare ai disoccupati, ai cassintegrati, agli esodati, alle imprese e a tutti quei giovani che vivono una vita a metà: hanno prospettive incerte, lavori, chi ce l’ha, poco retribuiti, quando riescono a uscire dalla casa dei genitori vivono in appartamenti che non possono comprare, cercando di costruire una famiglia che non sanno come sostenere. 

Quale che sia il tempo di vita di questa legislatura è possibile dire alla fine di una giornata intensa del nostro parlamento che con le elezioni dei presidenti Boldrini e Grasso è entrata aria fresca nelle istituzioni. 

Ritorna la fiducia e la speranza di un Parlamento profondamente rinnovato con l'ingresso di giovani di diversa estrazione sociale, specchio più vero di una società e di un mondo del lavoro negli ultimi anni compresso e lasciato fuori Ad un parlamento articolato in schieramenti che legittimamente esprimono orientamenti diversi ora spetta l'altissima responsabilità di non far recedere oltre il paese ma di garantire la governabilità necessaria perché l'Italia ritorni a crescere con il fattivo contributo di tutti, nella democrazia , nella giustizia sociale. Il lavoro innanzi tutto. Il Bene comune subito. (Rino Giuliani* - Inform) 

* Vice presidente dell'Istituto Fernando Santi

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