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venerdì 5 aprile 2013

Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il vignettista Sergio Staino all’Istituto Italiano di Cultura di Lima


PERU’

Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il vignettista Sergio Staino all’Istituto Italiano di Cultura di Lima

 




LIMA - L’Istituto Italiano di Cultura di Lima ha ospitato un dibattito tra il fondatore e presidente dell'associazione “Slow Food”, Carlo Petrini, e il noto autore di fumetti e vignettista italiano Sergio Staino, particolarmente conosciuto e apprezzato anche in Perù.



L’incontro si è svolto nell’ambito della visita in Perù del professor Petrini, di estremo interesse per le tematiche della difesa delle tradizioni alimentari, dell'agricoltura sostenibile e della biodiversità, che da sempre sono il tratto distintivo dell'attività internazionale di “Slow Food”.



In Perù ormai da anni si è sviluppata una scena gastronomica di alto livello, riconosciuta internazionalmente e che culmina annualmente con il frequentatissimo festival “Mistura”, nel mese di settembre. Particolarmente stretti sono i legami tra i principali operatori peruviani del settore e alcuni progetti di Slow Food in Italia, quali il Salone del Gusto di Torino e l'Universita' degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo).



L'agenda del professor Petrini ha comportato una serie di contatti istituzionali, che hanno coinvolto i ministri dell'Agricoltura, dell'Inclusione Sociale nonché ambienti della Presidenza della Repubblica. In tale contesto, l’ambasciatore italiano Guglielmo Ardizzone ha segnalato a Petrini l'esistenza di progetti di cooperazione nel campo dell'agricoltura sostenibile amministrati dall'organismo binazionale FIP (Fondo Italo Peruviano), esplorando la possibilita' di future collaborazioni con Slow Food.



Dopo il dibattito con Petrini all'Istituto Italiano di Cultura, è stata inaugurata una mostra personale di fumetti e illustrazioni di Staino. Il progetto è incentrato su temi di valore universale quali la famiglia, l'educazione dei figli e la difesa dell'ambiente, nella convinzione che attraverso un linguaggio come il fumetto si possa offrire uno spaccato ironico e al tempo stesso profondo della società italiana degli ultimi decenni. (Inform)

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