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martedì 16 aprile 2013

Ricerche e documenti sugli Internati nell’Archivio Storico Italo-canadese


STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Dal “Corriere Canadese online” del 16.4.2013
Ricerche e documenti sugli Internati nell’Archivio Storico Italo-canadese

Inaugurato a Ottawa con una mostra itinerante, un Premio e Borse di studio

OTTAWA – Sono trascorse solo poche settimane dall’inaugurazione dell’Archivio Storico Italo-Canadese, e il centro è già in piena operatività ospitando la prima mostra itinerante Ordinary lives, extraordinary times: Italian Canadian Experience during WWII, in partnership con il Columbus Centre di Toronto. Ma non solo, è anche la sede del Premio Giovanni Caboto 2013:appuntamento annuale di grande prestigio con il riconoscimento delle Borse di studio ai due Atenei della capitale, l’Ottawa University e la Carleton University. Obiettivo del Centro: diventare la memoria storica della comunità italo-canadese che non vuole dimenticare la triste esperienza dell’internamento attraverso la tutela e la valorizzazione di documenti che testimoniano il forte legame degli italiani per il Canada. 

Un progetto ambizioso, quello dell’Archivio Storico, costruito a Villa Marconi, punto di riferimento della comunità italo-canadese, realizzato grazie al determinante e tenace spirito d’iniziativa e al duro lavoro dell’avv. Josephine Palumbo. presidente del Congresso degli Italo Canadesi, sezione di Ottawa. Un successo reso possibile grazie al grande contributo delle istituzioni federali, provinciali e locali e al decisivo supporto dell’Ambasciata d’Italia ad Ottawa. 

L’inaugurazione, un evento scolpito nella memoria di tutti, è stata testimoniata dalla presenza di autorità come il ministro Jason Kenney; Stella Ambler Ciccolini, membro del Parlamento di Mississagua South in rappresentanza del ministro Fantino; per il Senato l’on. Mac Harb; per il governo provinciale il ministro Bob Chiarelli; il sindaco di Ottawa Jim Watson; per l’Ontario Trillium Foundation, Paul Gagnon; i consiglieri circoscrizionali Keith Egli e Rick Chiarelli, Mario Cocunato. Il Centro è coadiuvato nelle ricerche dalla National Library, Archives Canada, dalle Università di Ottawa e dalle associazioni italo-candesi. 

Un decisivo sostegno anche dall’Ambasciata d’Italia: alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Nicola Lener, Ministro Consigliere e Giovanni Maria De Vita, Consigliere per gli Affari Sociali e l’Emigrazione che ha seguito il progetto sin dall’inizio. Ed è proprio nell’Archivio Storico che abbiamo incontrato la presidente Josephine Palumbo. Alle sue spalle, colpisce una delle fotografie della mostra, lo sguardo profondo del prof. Italo Tiezzi, una delle vittime dell’internamento, i racconti, le fotografie di Trina Costantini–Powell, Sal Pantalone, Paola Mascioli, Franceschini, che testimoniano le vicissitudini di quei momenti e la tragicità di questa pagina nera della storia italo-canadese. L’avv. 

Palumbo risponde alle domande del Corriere Canadese e traccia un bilancio del suo lavoro pluriennale per la comunità italo-canadese, un impegno riconosciuto da tutti, un forte legame che testimonia la sua dedizione che l’accompagna da tantissimi anni. 

Ha ricevuto, di recente la Queen Diamond Jubilee Medal per il suo profondo impegno professionale ed il servizio reso alla comunità durante tutti questi anni. La realizzazione di questo grande progetto ambizioso, l’Archivio Storico, è frutto di un suo grande lavoro portato avanti per anni, grazie al contributo di tutte le istituzioni che hanno creduto in questo progetto. 

Che ruolo deve avere l’Archivio all’interno della comunità italo-canadese e nella capitale? 

«Il ruolo del Centro è di importanza fondamentale, non solo sarà un luogo per importanti ricerche e documenti di archivio sull’esperienza dell’internamento degli italo-canadesi durante la Seconda Guerra Mondiale, ma conserverà in modo meticoloso le informazioni chiave della storia degli italiani emigrati in Canada, un’importante istituzione per la nostra capitale e per questo nostro grande Paese, il Canada». 

Come ha risposto la comunità di Ottawa a questo progetto? 

«Con grande generosità e profondo impegno. Devo ringraziare le famiglie e tutti i benefattori che hanno compiuto un gesto così lodevole per aiutare il Centro e che hanno dedicato molto del loro tempo per la realizzazione. Un sincero grazie a Audrey Denofrio, Susan Franceschini, alle associazioni che hanno fatto tante donazioni, al senatore Renato Turano, al comitato promotore – che mi ha sostenuto con grande forza – e a tutte le associazioni per il loro grande impegno». (Carla Bonora - Corriere Canadese online del 16 aprile 2013 /Inform)

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