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giovedì 30 maggio 2013

Il Maie sostiene la mozione di maggioranza per l’istituzione di un “Comitato dei 40”

RIFORME ISTITUZIONALI
Ieri alla Camera le votazioni sulle mozioni presentate da maggioranza e opposizione
Il Maie sostiene la mozione di maggioranza per l’istituzione di un “Comitato dei 40”

Nel suo intervento in Aula Mario Borghese sottolinea anche la necessità di migliorare l’esercizio di voto all’estero

ROMA – Nel corso di dibattito e votazione per le mozioni presentate dalle forze di maggioranza e opposizione sulle riforme istituzionali e la legge elettorale, il Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie) alla Camera dei Deputati ha richiamato l’attenzione sulle questioni che riguardano più da vicino gli italiani all’estero.

Mario Borghese, in particolare, deputato eletto per il Movimento nella ripartizione America meridionale, ha dichiarato il sostegno del gruppo alla mozione di maggioranza (Speranza, Brunetta, Dellai, Pisicchio), confermando l’impegno del Maie a “collaborare con gli altri partiti per il necessario e non più prorogabile rinnovamento politico-istituzionale del Paese”. Nella mozione approvata viene indicato il percorso da seguire per le riforme istituzionali del Paese, in particolare l’istituzione di un “Comitato dei 40” che lavorerà ad un testo di riforma da sottoporre a Camera e Senato.

“Con riguardo alla forma di Governo - ha affermato Borghese - il Maie è favorevole ad un sistema semipresidenzialista alla francese. In una situazione di grande incertezza politica come quella che stiamo vivendo, con gravi ripercussioni sulla società civile e sui mercati economici e finanziari, nazionali e internazionali, è quanto mai urgente garantire stabilità all’esecutivo: stabilità – sostiene - che si può ottenere con il semipresidenzialismo, grazie all’elezione diretta del presidente della Repubblica e ai suoi poteri di indirizzo al Governo”.

L’esponente del Maie è intervenuto inoltre sul voto all’estero, evidenziando la necessità di introdurre miglioramenti nel suo esercizio. “Sebbene il voto all’estero non sia affetto da quelli che ormai vengono da tutti considerati i vizi dell’attuale legge elettorale, perché per noi vige il sistema delle preferenze e non vi sono listini bloccati con nomine calate dall’alto, siamo consapevoli che esso possa e debba essere migliorato. Crediamo – ha evidenziato Borghese - che l’introduzione dell’inversione dell’opzione, che permette la formazione automatica di un corpo elettorale più limitato ma realmente interessato a votare, insieme con il voto presso il consolato, possano definitivamente garantire la totale efficacia del procedimento elettivo”.



Richiamata infine la necessità di mantenere i 18 parlamentari eletti nella circoscrizione Estero anche nel caso di una riduzione del numero dei parlamentari, riduzione che dovrebbe rientrare nella riforma auspicata. “Nella circoscrizione Estero votano più di 4 milioni di connazionali, il 10% dell’elettorato italiano, e i parlamentari eletti all’estero sono solo 18. Noi, parlamentari del Maie auspichiamo che, in sede di riforma – ha concluso Borghese, - almeno questi 18 siano confermati”. (Inform)

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