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giovedì 30 maggio 2013

La Cooperazione italiana del settore sanitario


FORUM PA

La Cooperazione italiana del settore sanitario

 





ROMA - Un diritto umano fondamentale ma anche un fattore essenziale per la crescita economica e lo sviluppo umane. La salute è, in questi termini, un obiettivo prioritario della Cooperazione italiana ed è stata al centro di un incontro organizzato alle ‘Officine’ organizzate dal Ministero degli Affari Esteri presso il proprio stand nell’ambito del Forum della Pubblica Amministrazione 2013.



“Il settore sanitario è fondamentale per lo sviluppo dei Paesi e dei governi” con cui opera la Cooperazione italiana, ha spiegato Gennaro Gentile, esperto della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del MAE e relatore dell’incontro, durante il quale sono state rimarcate alcuni dei principi guida della cooperazione italiana nel settore: dalla lotta alla povertà e alle diseguaglianze economiche alle priorità affidate agli interventi per le fasce più vulnerabili, dal dialogo tecnico con i partner all’attenzione alla ‘domanda’ più che all’offerta dei servizi. L’azione della Cooperazione a sostegno della sanità si sviluppa attraverso progetti finanziati principalmente su due canali: quello multilaterale, attraverso il coinvolgimento di istituzioni e organizzazioni internazionali e quello bilaterale, che vede l’impegno diretto negli aiuti da parte dei governi dei Paesi beneficiari di modo da sensibilizzare gli stessi paesi alle problematiche sanitarie. Sul canale bilaterale, inoltre, le strategia di intervento possono esplicarsi attraverso varie modalità di esecuzione: dalla gestione diretta, all’affidamento del progetto ad un ente, un organismo o al Governo, dalla Cooperazione decentrata ai progetti promossi da Ong, enti e istituzioni fino alle situazioni di emergenza.



Tra il 2008 e il 2012, i progetti della Cooperazione italiana in campo sociale e sanitario sono stati oltre 250, dei quali 150 affidati, per la loro esecuzione, alle Ong. Complessivamente, il finanziamento 2008-2012 messo in campo sul canale bilaterale è stato di oltre 470 milioni di euro, dei quali oltre 300 milioni sottoforma di dono e poco più 170 milioni sottoforma di credito d’aiuto. A beneficarne sono 70 paesi del mondo, grazie alle 258 iniziative messe in campo dall’Italia. Nel corso del 2012, invece, sono stati 35,4 milioni di euro gli importi erogati a dono sul canale bimaletarle, dei quali il 61% diretti all’Africa Meridionale e Centrale, il 21% all’Europa Orientale e all’area B.M.V.O (Balcani, Medio e Vicino Oriente) e il restante 18% ad America Latina, Asia e Pacifico. Dei finanziamenti messi in campo, la tipologia d’intervento più utilizzata nel quadriennio 2008-2012 è stata quello dell’appoggio ai Servizi Sanitari Nazionali (39%). A seguire, gli interventi sulla sanità di base (16%), sulla disabilità (12%), sulla tutela dell’ambiente (10%) e sulle grandi endemie e sulle risorse umane (8%). “La nostra è un’azione a tutto campo e va dalla lotta alle pandemie al sostegno all’assistenza sanitaria di base fino al sostegno al personale sanitario. Lo sviluppo delle risorse umane è infatti un campo trasversale della nostra Cooperazione’’, ha concluso Gentile.(Inform)

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