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venerdì 31 maggio 2013

Svezia: compie 60 anni la Missione Cattolica Italiana di Stoccolma

FONDAZIONE MIGRANTES
Svezia: compie 60 anni la Missione Cattolica Italiana di Stoccolma

STOCCOLMA - Sarà il vescovo di Stoccolma Mons. Anders Arborelius a presiedere domani 2 giugno, nella Cattedrale di Sankt Erik, la solenne celebrazione eucaristica in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo anniversario di fondazione della Missione Cattolica Italiana di Stoccolma. Le celebrazioni inizieranno oggi pomeriggio con una festa e la presentazione di un volume sulla storia della Missione.

Nel Rapporto Italiani nel Mondo del 2011 la Migrantes ha ricostruito il percorso ricco e interessante dell’emigrazione italiana in Svezia e le figure dei missionari che hanno accompagnato gli emigranti, in questi sessant’anni, nelle diverse città: Vaestaras (1948), Goeteborg (1949), Stoccolma (1953), Malmoe (1957), Trelleborg (1987).

"E’ una storia di sofferenza, di lavoro e di fatiche - scrive mons. Giancarlo Perego direttore generale della Fondazione Migrantes in un messaggio indirizzato al missionario mons. Cesare Furio - di partecipazione alla vita sociale anche attraverso le associazioni, ma anche di incontro con la vita ecclesiale e di dialogo ecumenico con le Chiese sorelle che è cresciuto, nonostante le prime ostilità e opposizioni".

Sono diversi i volti dei sacerdoti italiani, diocesani e religiosi, che insieme ai laici, alle loro famiglie e alle religiose, hanno accompagnato la vita della Missione Cattolica Italiana di Stoccolma: da don Piero Damiani, a padre Giulio Masiero, a padre Umberto Cerutti, a don Eraldo Carpanese, a don Efrem Gobbo, a don Luciano Epis, a don Josef Kròl, fino a Mons. Cesare Furio. "A tutti - conclude mons. Perego - va la riconoscenza della Migrantes per aver scelto di ‘camminare insieme’ alle nostre comunità di emigrati, facendo sentire il ‘profumo’ di Cristo e la maternità della Chiesa - per riprendere alcune espressioni di Papa Francesco, figlio di emigranti".

A Stoccolma si registra una prima presenza di italiani, già nel 1875, presso la parrocchia cattolica di Goetgatan. Questi fondarono nel 1909 la S.A.I. (Società di Assistenza Italiana) tuttora esistente, che fu trasferita dagli anni ’40 a Nacka vicino a Stoccolma perché vi lavoravano molti italiani presso la Ditta Atlas-Copco. L’inizio della grossa emigrazione italiana nel dopoguerra ci riporta però al 1947 quando l’industria svedese conobbe una grande crescita dovuta al fatto che il paese non aveva subito danni bellici, non avendo partecipato alla guerra, e non era più in grado di provvedere alle necessità di sviluppo con la manodopera locale. Qui sin dal dopoguerra si registra la presenza di sacerdoti impegnato nella pastorale con gli italiani anche se la nascita della Missione Cattolica Italiana si fa risalire al 1953 con l'arrivo di padre Giulio Masiero dei Frati Minori Conventuali.

Attualmente vivono a Stoccolma circa 4 mila italiani. A guidare la Missione mons. Cesare Furio, un italiano di Albovilla (Como), trasferitosi a Malmoe (Svezia) con la famiglia all’età di 11 anni. Qui ha ricevuto la sua educazione scolastica e in Italia la sua formazione teologica. (Raffaele Iaria -Migrantes online /Inform)

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