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venerdì 31 maggio 2013

Tristano debutta al teatro La Fenice di Venezia

ANNO CULTURALE UNGHERIA-ITALIA 2013
Il 5 giugno un nuovo spettacolo del gruppo internazionale e multilingue EuAct
Tristano debutta al teatro La Fenice di Venezia

ROMA -Mercoledì 5 giugno alle ore 19, presso il teatro La Fenice di Venezia (Sala Apollinee) debutterà lo spettacolo del gruppo EuAct Tristano che prevede un cast perfettamente diviso fra artisti italiani e ungheresi: Paolo Antonio Simioni (voce recitante), Leo Kopacin Gementi (live electronics), Bálint Zsoldos (pianoforte), Ferruccio Goia (operatore video) e, in video, gli attori Dorka Gryllus, Szofi Berki, Éva Bátyai, Miklós Székely B.

Si tratta del nuovo spettacolo del gruppo internazionale e multilingue EuAct, nato nel 2010 dalla collaborazione fra Paolo Antonio Simioni (attore, regista) e Lena Lessing (acting coach berlinese di Tarantino, Cate Blanchett, Michael Fassbender) con l’obiettivo di creare scambi internazionali finalizzati a performance multilinguistiche. Il primo esperimento (Le confessioni di Nikolàj Stavrogin) risale al 2011 ed è stato un vero successo che ha sorpreso il pubblico per il fortunato incontro tra le diverse musicalità dell’italiano e dell’ungherese.

Il poema drammatico Tristano - scritto e ideato da Paolo Antonio Simioni e diretto da Simioni-Kopacin Gementi, fonti del testo: Thomas, Goffredo di Strasburgo, Béroul, Thomas Mann, Martin Heidegger, Richard Wagner – è un omaggio a Richard Wagner in occasione del bicentenario della sua nascita, proprio a Venezia, città in cui compose gran parte del secondo atto del Tristan und Isolde, nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013.

Nonostante si tratti di un monologo, in esso vi appaiono tutti i personaggi cruciali dell’opera grazie all’azione multimediale di Leo Kopacin Gementi, capace, attraverso un sistema audiovisivo, di realizzare dialoghi con l’attore Paolo Antonio Simioni, facendo apparire i corpi e le voci degli altri interpreti.

Alla performance multimediale si aggiunge l’intervento del pianista ungherese Bálint Zsoldos che si inserisce in questa struttura, a sua volta in un dialogo continuo con le immagini e i suoni (musiche: Wagner/Liszt), facendovi fiorire frammenti e temi dell’opera wagneriana, sospendendoli, ripetendoli e lasciandoli nascere, così come sono stati composti, così come sono nati nella mente e nelle mani di Wagner in quei giorni veneziani.

Lo spettacolo è stato organizzato dal Consolato generale onorario di Ungheria a Venezia in collaborazione con il Bakelit Multi Art Center di Budapest, con il sostegno del ministero degli Affari Esteri d’Ungheria. (Per ulteriori informazioni:http://tristano.ezzthetic.com/home.html ). (Inform)

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