RASSEGNA STAMPA
Da “La Stampa.it”
Parmitano sulla
stazione spaziale
Primo saluto a
mamma e moglie
L’astronauta
italiano ha raggiunto la Iss a bordo della navicella Soyuz. Resterà in orbita
per 166 giorni
«Ciao mamma!» Luca Parmitano dopo un
viaggio di sei ore a bordo della capsula spaziale Soyuz è entrato all’interno
della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Il primo pensiero, appena giunto
a destinazione, lo ha voluto assistere alla madre poi alla moglie Kathryn e
alle figlie Sara e Maia. Spettacolare il lancio sotto le sette della navicella
Soyuz TMA-09M decollata nella notte dal cosmodromo di Bajkonur nella steppa del
Kazakistan. Prima l’accensione dei motori, poi lo sblocco dei cancelli, la
massima potenza, il boato ed il liftoff verso lo spazio. Ad assistere
all’affascinante lancio, avvenuto puntuale alle ore 2,31 dalla rampa di lancio che
il 12 aprile 1961 portò in orbita Yuri Gagarin, circa 250 persone provenienti
da diversi Paesi.
Poca Italia ad assistere al lancio. Oltre
ai famigliari, dai genitori a moglie e figlie, i due amici più cari di
Parmitano e in rappresentanza dello Stato, l’addetto militare dell’ambasciata
italiana ad Astana, colonnello Marco Morra. Parmitano è entrato per secondo
all’interno della stazione spaziale dopo il russo Fyodor Yurchikhin e prima
dell’americana Karen Nyberg. Sulla Iss i tre nuovi giunti hanno incontrato i
due cosmonauti russi, Pavel Vinogradov e Aleksandr Misurkin e l’americano
Christopher Cassidy. Sarà proprio assieme a quest’ultimo, già uscito dalla Iss
qualche settimana fa per riparare una fuoriuscita di ammoniaca, che il 37enne
astronauta italiano, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare originario
di Paterno’ in Sicilia, effettuerà ben due attività extraveicolari, comunemente
chiamate passeggiate spaziali.
Nel corso della missione, denominata
“Volare” e che durerà 166 giorni, saranno circa quaranta gli esperimenti che
Parmitano dovrà effettuare. Il cosmonauta siciliano sarà il primo italiano a
compiere le passeggiate spaziali. Sulla stazione spaziale la sveglia “suonerà”
attorno alle 6,30, quindi ci saranno i controlli vari con le basi spaziali
sulla terra, da Houston al centro di Colonia fino a quello di Star City alle
porte di Mosca. Successivamente inizierà l’attività. Parmitano dormirà in uno
spazio ampio come una cabina telefonica dove all’interno ci saranno le foto
della sua famiglia. Presso il museo spaziale non distante da dove è partito,
Parmitano ha firmato il famoso pannello di tutte le missioni Soyuz partite da
Bajkonur. Nelle sale espositive, aperte solo in occasione dei lanci e per
pochissimo tempo, c’è già la fotografia celebrativa dell’equipaggio partito la
scorsa notte. Ciò significa che la conquista spaziale non ha limiti. Infatti,
nei segretissimi padiglioni del cosmodromo è in costruzione la navicella che
tra circa tre mesi porterà in orbita altri tre astronauti. A fine novembre del
2014 decollerà, sempre da Bajkonur, la prima cosmonauta donna italiana,
Samantha Cristoforetti.(La Stampa.it, 29 maggio 2013)
Inform
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