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lunedì 11 marzo 2013

Si è tenuta a Rifreddo l’assemblea annuale della Commissione regionale dei Lucani all’estero

ITALIANI ALL’ESTERO
Si è tenuta a Rifreddo l’assemblea annuale della Commissione regionale dei Lucani all’estero 
Programma 2013: via libera all’unanimità dal Comitato esecutivo
Intervenuti alla due giorni di lavori Francesco Mattia, Pietro Porcarelli, Piero Lacorazza, Elio Carozza. Il bilancio di Francesco Mollica



RIFREDDO (Potenza ) –Rifreddo di Pignola ha ospitato nei giorni 8 e 9 marzo l’assemblea annuale della Commissione regionale dei Lucani all’estero (v. Inform n.48-b) .Riunito anche il Comitato esecutivo regionale dei lucani all’estero, che ha approvato all’unanimità il Programma per le attività dell’anno 2013. La posta finanziaria ammonta complessivamente a 300.000 euro. Sulla base di questa cifra il Comitato esecutivo della Commissione ha proposto un contributo ordinario per ogni associazione e federazione dei Lucani all’estero per una somma preventivata di 75.000 euro, la programmazione di eventi per una soma di 50.000 euro, il contributo che federazioni e Associazioni porranno in essere per un importo di 50.000 euro. Altri 15.000 euro saranno destinati alla realizzazione del progetto di promozione culturale della Basilicata in Uruguay con il concorso della Commissione pari opportunità della Basilicata. Per l’erogazione dei contributi anticipati dai Comuni per le spese del rientro delle salme degli emigrati deceduti all’estero prevista una somma di 5.000 euro. Altra iniziativa, l’“Anno della cultura italiana negli Usa che comporta un impegno di spesa pari a 20.000 euro. 12.000 euro previsti , poi, per le giornate di studio su E.R. Duni promosse dal Circolo culturale di Parma e 30.000 euro destinate alle iniziative di promozione della Basilicata all’estero tramite le associazioni e gli sportelli. Il protocollo di intesa tra la Regione Basilicata e la Città autonome di Buenos Aires prevede una spesa di 15.000 euro, mentre le iniziative di promozione della Basilicata in Germania prevedono una somme preventivata di 18.000 euro. Altri 10.000 euro per l’iniziativa promosse dai lucani in Piemonte e per la Giornata dei Lucani nel mondo.

“All’interno del nuovo sistema di relazioni tra la comunità dei residenti in Basilicata e quelle all’estero che stiamo discutendo nelle giornate di Rifreddo credo che l’identità lucana e il significato delle radici siano i due messaggi principali di questa nostra iniziativa” , ha sottolineato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco Mattia, che ha aperto la seconda giornata dell’Assemblea dei lucani all’estero. Mattia ha evidenziato che deve “esserci una riflessione costante sulla identità lucana, tenendo conto del fatto fondamentale di sapere da dove veniamo fatto che ci aiuta a capire dove vogliamo arrivare. L’emigrazione – ha continuato – è cambiata nelle sue modalità, però quello che è rimasto è il coraggio di inserirsi in nuovi contesti sociali. Gli italiani – ha detto – hanno vinto la sfida delle emigrazione, dando la loro capacità in ogni settore per la crescita del Paese di arrivo”. “Nel cuore di tante famiglie – ha aggiunto - vi è la volontà di inserirsi in nuovi tessuti sociali, senza dimenticare le proprie origini, insieme al desiderio di conoscere e di essere conosciuti. Presente, passato ma anche futuro dell’emigrazione sono ben simboleggiate da una figura in bronzo, alta circa 6 metri, che raffigura un padre e una madre mentre sollevano, con le braccia protese verso l’alto, un bambino. E’ la scultura del maestro Antonio Masini collocata all’ingresso del Palazzo del Consiglio regionale. E il futuro, secondo Masini, ‘deve’ portare il rafforzamento della famiglia come istituzione perché è soprattutto grazie al suo ruolo e al suo valore che gli italiani hanno vinto la sfida dell’emigrazione. È un messaggio universalmente intelligibile, portatore di empatia e vicinanza tra i popoli”. “Penso che – ha detto ancora Mattia - proprio alla famiglia della terza generazione di lucani all’estero dobbiamo mostrare maggiore attenzione se non vogliamo che i figli della terza generazione dei lucani all’estero perdano qualsiasi elemento di identità e di appartenenza sino a rescindere quelle radici “sacre” di cui ci parla la scrittice lucana Mariolina Venezia come anche lo scultore Antonio Masini”. Dalla cultura alla politica. Mattia ha detto che “per stare al passo dei cambiamenti intervenuti nel fenomeno migratorio,oggi sempre più caratterizzato dalla fuga dei cervelli lucani nel mondo che hanno sostituito con il pc portatile la valigia di cartone, dobbiamo adeguare normative, provvedimenti e strategia. Il nuovo Statuto Regionale, giunto finalmente in dirittura d’arrivo, è sicuramente uno strumento innanzitutto per allargare la partecipazione di tutti i cittadini, rafforzare la trasparenza, colmare il divario istituzione regionale-comunità locali, recuperare fiducia, raccogliendo il segnale che l’elettorato, anche lucano, ha inviato a tutta la politica, con il recente voto. Nel nuovo Statuto – ha sottolineato Mattia -troveranno risposte anche le domande delle nostre associazioni di lucani nel mondo che sono domande di maggiore informazione e comunicazione, di consultazione sulle scelte strategiche da compiere, di programmazione sinergica degli interventi da attuare per la promozione e la commercializzazione di tutto ciò che è assimilabile con il concetto di ‘made in Basilicata’ sia in termini di cultura che di turismo, prodotti tipici ed alimentari, produzioni artigianali ed industriali”. “Dal dibattito di queste giornate – ha concluso Mattia - sono emersi progetti per costruire la Basilicata del terzo millennio, una comunità che si scompone in tante piccole comunità che vivono fuori dai confini regionali, con una motivazione ideale e di appartenenza comune che noi tutti dobbiamo contribuire a tenere viva”.

Ai lavori dei lucani all’estero è intervenuto il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Il quale si è chiesto, dandosi una risposta affermativa, “se è ancora valida ed in essere la ragionevolezza di una rete di associazioni di Lucani in un mondo globalizzato. La rete di contatti stabiliti sulla tradizione ha un grande senso per uscire dalla crisi anche economica”, ha detto Lacorazza.

Da parte sua, il ministro plenipotenziario agli Affari Esteri Pietro Porcarelli, già ambasciatore in Paraguay, ha sottolineato “come la Regione Basilicata, a differenza di altre Regioni, mantiene un rapporto costante con i suoi connazionali il che è sicuramente di giovamento allo sviluppo ed alla conoscenza reciproca, nonché al bene dell’intera comunità italiana”.

Intervenuto anche Elio Carozza, segretario generale el Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Carozza ha parlato “di giusta misura adottata dalla Regione Basilicata per i programmi degli italiani all’estero , soprattutto tenendo conto di quanto questi ultimi sono riusciti a realizzare”.

All’indomani dell’assemblea della Commissione dei lucani all’estero ha tirato un bilancio postivo dei lavori il vice presidente della Crle Francesco Mollica. “Il grande lavoro svolto dall’intera Commissione dei Lucani all’Estero e da tutto lo staff organizzativo è stato ben ripagato dalla riuscita della manifestazione”, ha detto Mollica . “L’importanza del ruolo della Commissione – ha continuato Mollica - è stato ampiamente confermato dai numerosi interventi dei partecipanti che hanno arricchito il vivace dibattito con idee e proposte a sostegno della validità della rete tra le Associazioni messa in campo, in questi anni, e che persegue nell’azione di interscambio culturale ed economico tra le due Basilicate: quella delimitata dai confini regionali e quella, ancora più preziosa, costituita dai lucani presenti in ogni parte del mondo, ambasciatori della nostra identità, della nostra cultura e professionalità”.

“Bisogna continuare su questa strada – ha detto Mollica - pur dovendo fare i conti con la spending review che inibisce, di fatto, una programmazione ben più articolata. Ricco di pathos il momento della premiazione dei Lucani Insigni, dove tra le autorevoli personalità insignite anche due Venosini: Don Ferdinando Castriotti e Giovanni Soldano. Pur nella diversità del campo di azione li accomuna la stessa passione nel perseguire ciascuno la propria missione, quella della protezione dei più deboli per l’uno e la lotta alla criminalità per l’altro”, ha concluso Mollica (Inform)

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