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lunedì 22 aprile 2013

Alle 17 di oggi il giuramento di Giorgio Napolitano di fronte alle Camere riunite


QUIRINALE
Alle 17 di oggi il giuramento di Giorgio Napolitano di fronte alle Camere riunite

Per la prima volta nella storia della Repubblica i grandi elettori hanno scelto di affidare un secondo mandato al presidente uscente. La decisione è stata appoggiata da Pd,  Pdl e Lista Civica. Contrari Movimento 5 Stelle e Sel

ROMA –Nella giornata di sabato 738 grandi elettori hanno scelto per la seconda volta Giorgio Napolitano. Alla riconferma del Capo dello Stato, è la prima volta che questo accade nella storia della Repubblica, si è giunti dopo che la spaccatura interna al Pd aveva portato alla bocciatura della candidatura al Quirinale di Romano Prodi e alle dimissioni del segretario del Partito democratico Bersani. In questa situazione di estrema tensione politica sono aumentate le pressioni su Napolitano, da parte di Pd, Pdl e Lista Civica, affinché egli accettasse un secondo mandato. Contrari a questa scelta il Movimento 5 Stelle e Sel che hanno fatto confluire i propri voti su Stefano Rodotà. Il Movimento 5 Stelle ha inoltre manifestato il forte dissenso per il secondo mandato di Napolitano sia attraverso le critiche espresse da Grillo, sia con manifestazioni di piazza che si sono tenute sabato e domenica a Roma. 

La rielezione di Napolitano ha aperto la strada alla formazione di un “governo del Presidente”, appoggiato dai principali partiti, in cui probabilmente troveranno posto ministri tecnici e politici. Non si sa ancora chi guiderà il nuovo esecutivo, ma uno dei candidati più probabili è Giuliano Amato. 

“Auspico fortemente - ha detto Napolitano dopo il via libera ad un secondo mandato dell’Aula - che tutti sappiano onorare i propri doveri concorrendo al rafforzamento delle istituzioni repubblicane: Dobbiamo guardare tutti, come io ho cercato di fare in queste ore, alla situazione difficile del paese, ai problemi dell’Italia e degli italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese”. Oggi pomeriggio alle ore 17 si riunirà il Parlamento in seduta comune per il giuramento del Presidente della Repubblica. Dal canto suo Napolitano ha già preannunciato che nel corso di questa cerimonia spiegherà “quali sono i termini entro i quali ha ritenuto di poter accogliere” l’appello rivoltogli dalle forze politiche per l’accettazione dell'incarico. (Inform)

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