Per il reindirizzamento cliccate link to example

mercoledì 24 aprile 2013

Da “Le 12 Stelle” newsletter della Rappresentanza a Milano


COMMISSIONE EUROPEA

Da “Le 12 Stelle” newsletter della Rappresentanza a Milano

Fabrizio Spada: Tra rigore e sviluppo

 



MILANO - La crisi economica è ormai uno dei temi più trattati da stampa, politica e società. Dovuta all'insostenibilità dei debiti pubblici nazionali e agli irresponsabili comportamenti finanziari dei mercati, si è ormai radicalizzata in un aumento della disoccupazione e, per molti Paesi europei, anche in una contrazione della crescita economica.



Nel caso dell'Italia, il Governo che verrà formato nelle prossime ore, di qualunque colore politico esso sia, si troverà di fronte una fitta agenda scandita da temi economici. Lo chiedono gli industriali, lo chiedono gli artigiani e i piccoli imprenditori, lo chiedono i sindacati e lo chiedono sempre più Italiani: la priorità va vada al rilancio dell'economia.



In quest'ottica, il recente rientro del deficit pubblico italiano nei limiti del 3% è una buona notizia perché rappresenta un passo verso la chiusura a fine maggio della procedura d'infrazione per deficit eccessivo in capo all'Italia. È un passaggio che non va sottovalutato perché contribuisce a dare credibilità all'opera di risanamento delle finanze nazionali.



Altro elemento fondamentale che il Governo dovrà necessariamente considerare è quello del debito pubblico. Il dato di partenza, 127% del PIL, è severo. Si tratta di valori che vanno al di là del noto 60% previsto dai parametri di Maastricht e dal Patto di Stabilità e Crescita. Un tale dato rischia di rendere difficilmente sostenibili le finanze pubbliche e di influire negativamente sulla fiducia dei mercati internazionali.



La sfida del nuovo Governo sarà proprio quella di conciliare le politiche di contenimento della spesa pubblica e di consolidamento delle risorse, con la necessità di tornare ad investire, soprattutto nei settori più influenti per l'occupazione e la crescita economica.



Per combinare rigore e sviluppo, l'Unione europea ha indicato, tramite la strategia Europa 2020, un quadro di ampio respiro per individuare i settori d'investimento, generatori di crescita. È proprio grazie a politiche che contemplino entrambi gli elementi che l'Italia avrà l'opportunità di rilanciare la propria economia.(Fabrizio Spada*-Le 12 Stelle/Inform)



*Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

Nessun commento:

Posta un commento