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mercoledì 17 aprile 2013

La Confsal Unsa Esteri sullo sportello consolare di Saarbrücken


RETE CONSOLARE
Una nota del sindacato Confsal Unsa Esteri sull’attività dello sportello consolare di Saarbrücken

Segnalate difficoltà nello svolgimento dei servizi per cui si richiede un potenziamento del personale in loco

SAARBRÜCKEN – La Confsal Unsa Esteri, sindacato degli impiegati italiani e stranieri del Mae, richiama l’attenzione sulle difficoltà in cui si trova ad operare lo sportello consolare di Saarbrücken, aperto a settembre del 2010 a seguito della chiusura del Consolato italiano in loco, “dopo oltre mezzo secolo di presenza istituzionale italiana nella capitale del Saarland”. 

“A Saarbrücken furono collocati 4 impiegati con contratto a legge italiana per l’espletamento dei servizi consolari e per il servizio telefonico a favore dell’intera circoscrizione di Francoforte sul Meno, con circa 140.000 connazionali dei Länder Assia, Renania-Palatinato e Saarland – si legge nella nota diffusa dalla sigla sindacale in proposito, che rileva però la presenza in sede da circa 8 mesi di due soli impiegati “chiamati a fare fronte alle richieste di circa 34.000 italiani residenti nel Saarland e nelle zone vicine del Palatinato (Treviri, Kaiserslautern, Pirmasens, Zweibrücken e ben oltre)”. “Una mole di lavoro impressionante che abbraccia l’intero arco dei servizi consolari – evidenzia il sindacato, rilevando come contestualmente il servizio telefonico per le richieste di appuntamenti per la sede di Francoforte sul Meno e per lo stesso sportello consolare sia stato ridotto ad un’ora al giorno, aumentando il malcontento dei connazionali. 

Il Coordinamento Esteri della Confsal Unsa segnala di aver già lanciato appelli “per un coinvolgimento della centrale di Francoforte sul Meno nell’accettazione delle richiese d’appuntamento telefonico ai fini dell’erogazione dei propri servizi”, come pure per il “potenziamento dell’organico della struttura consolare”. Appelli a cui non è seguita un risposta – rileva la nota sindacale, così come “a nulla è valsa, sino a ora, la mobilitazione di forze politiche e sociali (parlamentari, Comites, associazioni) per attirare l’attenzione sul problema”. Ribadendo l’importanza di mantenere una presenza consolare in loco, la Confsal Unsa Esteri “confida nella solidarietà dei connazionali, affinché a Saarbrücken sia ripristinata la normalità in un clima di lavoro sereno con un numero adeguato di personale”. (Inform)

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