ITALIANI ALL’ESTERO
Martedì 23 aprile
tutti in “Plaza Colón” per salvare il “nostro” monumento
Promosso dal Comites
di Buenos Aires un abbraccio alla piazza. Altre iniziative. Un impegno per
tutti, italiani e discendenti
BUENOS AIRES - Il Comites di Buenos Aires ha deciso di convocare una manifestazione in “Plaza Colón” per reclamare che il monumento al Grande navigatore genovese, donato dalla collettività italiana, non sia spostato dall’attuale insediamento. Come è noto, c’è un progetto della “Casa Rosada” di togliere il monumento a Cristoforo Colombo, per mettere al suo posto un altro, donato dalla Bolivia, in omaggio a Juana Azurduy.
La decisione del governo argentino non è stata annunciata in modo ufficiale, ma le notizie al riguardo, comprese quelle date dall’agenzia ufficiale Telam, non sono state smentite.
Le prime reazioni alle notizie sulla decisione di togliere il monumento a Colombo, si sono verificate nella Legislatura della Città di Buenos Aires, dove alcuni legislatori hanno chiesto informazioni e conferme, manifestando la loro opposizione, così come anche da parte del governo cittadino, si è specificato che il monumento non può essere tolto dalla piazza.
Sono seguiti poi due documenti. Il primo, tre lettere con cui Feditalia, Fediba e il Comites di Buenos Aires si sono rivolti al segretario generale della Presidenza della nazione, Oscar Parrilli, al capo del Governo della Città di Buenos Aires Mauricio Macri e al presidente della Legislatura della Città, Maria Eugenia Vidal, (che Tribuna Italiana ha pubblicato la settimana scorsa) chiedendo che il monumento non sia spostato. Il secondo, un comunicato del Foro Porteño de Colectividades (anch’esso pubblicato nell’edizione precedente di Tribuna Italiana), con la stessa richiesta.
Anche in campo giudiziario, ci sono state delle novità. Infatti, una ong “Bastadedemoler”, sostenuta da “Salvemos los monumentos”, un’altra associazione che ha lo scopo di promuovere la conservazione del patrimonio, ha presentato un “amparo”, cioè un ricorso chiedendo al giudice di fermare qualsiasi attività tesa a muovere il monumento da Piazza Colón. Iniziativa alla quale l’Associazione Dante Alighieri di Buenos Aires ha dato la sua adesione.
Nelle ultime ore, anche uno studio legale i cui titolari son di origine italiana, lo studio Ruffa Campanella, ha presentato un altro “amparo”, chiedendo che il monumento non sia portato via e che siano tolte le impalcature e tende che non consentono di vederlo.
Domenica scorsa infine, durante la celebrazione di “Buenos Aires celebra Calabria”, il Comites di Buenos Aires ha annunciato e distribuito tra la gente, l’invito a partecipare ad una manifestazione per reclamare che il monumento a Colombo, “il nostro monumento”, non sia tolto dalla sua piazza.
“Si sos Italiano... Italiana... descendiente, o pertenecés a otra nacionalidad, te pedimos que nos acompañes este 23 de abril a las 17 hs. cuando vamos a hacer un abrazo simbólico y pacífico al monumento a “Cristóbal Colón”, si legge nel volantino distribuito dal Comites di Buenos Aires domenica scorsa nella manifestazione “Buenos Aires celebra Calabria”. Il volantino ricorda la storia e l’importanza anche scultorica dell’opera di Arnaldo Zocchi e spiega cos’è il Comites.http://ar-mg5.mail.yahoo.com/neo/launch?.rand=6mrfbsupsngde#
Tutte le associazioni e federazioni, tutti gli italiani e discendenti, tutti quanti amano la cultura italiana o la Città di Buenos Aires, sono invitati a partecipare a questa manifestazione per reclamare che il monumento non sia tolto dal posto dove si trova oggi, dove fu posto il giorno della sua inaugurazione nel 1921.
Un grande impegno in particolare per la nostra comunità. Infatti, se diciamo che siamo la comunità più numerosa, dobbiamo poi dimostrarlo, almeno quando ci sono momenti come l’attuale, in cui viene trattata come se non esistesse.
Sarebbe interessante far partecipare alla manifestazione di martedì prossimo, i politici argentini o personalità di altre attività che in passato sono state premiate o che hanno la doppia cittadinanza, perché manifestino con la loro partecipazione, di sentirsi effettivamente legati alla comunità e alla cultura italiana.
E’ chiaro che non dobbiamo dividerci su questo argomento e che l’iniziativa promossa dal Comites di Buenos Aires, va sostenuta con la partecipazione di tutti, associazioni, patronati, partiti, dirigenti, gente comune, comprese associazioni e italiani e discendenti residenti nell’interno dell’Argentina.
Uniamoci per salvare il “nostro” monumento a Colombo, perché sia lasciato al suo posto. (Tribuna Italiana del 17 aprile 2013 /Inform)
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