FONDAZIONE MIGRANTES
8 aprile, Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti
Mons. Giancarlo Perego: “Rom, popolo della
vita”
ROMA - La Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti, che
si celebra l’8 aprile, ritorna ogni anno a provocare sulla storia e sulla vita
di un popolo europeo che conosce ancora molte discriminazioni e umiliazioni,
mentre non viene riconosciuto il tesoro che custodisce. In Italia, in questi
ultimi dieci anni, è cresciuta l’ostilità, il rifiuto di questo popolo.
Un’indagine decennale sui valori degli italiani, pubblicata
recentemente dall’Università Cattolica, ha sottolineato questa crescente
distanza nei confronti dei Rom, persone che il maggior numero degli italiani
non vorrebbe come vicini di casa. Così come anche l’Unar registra nei confronti
dei Rom la percentuale maggiore di discriminazioni nel nostro Paese.
Nel tesoro che i Rom e i Sinti custodiscono, che in questa
Giornata internazionale si desidera ricordare, c’è certamente l’attenzione e la
cura della vita. Il popolo rom in Italia è un popolo di bambini, ragazzi e giovani.
Le famiglie rom sono aperte alla vita. L’anziano rom è al centro della vita
familiare e sociale.
La Chiesa che cammina con i Rom, è chiamata a riconoscere
questo tesoro di vita e, nello stesso tempo, aiutare la città e la società a
salvaguardarlo. Nell’udienza al popolo rom e sinto, l’11 giugno 2011, Benedetto
XVI aveva ricordato loro come “la ricerca di alloggi e lavoro dignitosi e di
istruzione per i figli sono le basi su cui costruire quell’integrazione da cui
trarrete beneficio voi e l’intera società. Date anche voi la vostra fattiva e
leale collaborazione, affinché le vostre famiglie si collochino degnamente nel
tessuto civile europeo! Numerosi tra voi sono i bambini e i giovani che
desiderano istruirsi e vivere con gli altri e come gli altri. A loro guardo con
particolare affetto, convinto che i vostri figli hanno diritto a una vita
migliore. Sia il loro bene la vostra più grande aspirazione! Custodite la
dignità e il valore delle vostre famiglie, piccole Chiese domestiche, perché
siano vere scuole di umanità”.
Troppe volte ancora, anche nel nostro Paese, i figli dei
Rom, anziché essere riconosciuti e tutelati sono esposti ad adozioni
arbitrarie, strappati alle loro famiglie. Troppe volte gli sgomberi non
tutelano il diritto alla casa e alla scuola dei minori. Troppe volte le
famiglie e i bambini rom non hanno pari opportunità. I Rom e i Sinti, 12
milioni in Europa e 170.000 in Italia, sono un popolo della vita che insegna
alla nostra cultura e società la centralità della persona e la precedenza delle
persone alle cose. Sono ‘i poveri’ – tra quelli ricordati da Papa Francesco nel
suo magistero di queste prime settimane di pontificato - che oggi invitano ‘i
grandi’ a non perdere i valori fondamentali su cui costruire il futuro delle
nostre famiglie e città. (mons. Giancarlo Perego, direttore generale Fondazione
Migrantes /Inform)
Nessun commento:
Posta un commento