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mercoledì 24 aprile 2013

Siria 2 anni dopo: la testimonianza di padre Paolo Dall’Oglio


INCONTRI

Presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. L’incontro, promosso da Focsiv , è stato aperto da Franco Frattini 

Siria 2 anni dopo: la testimonianza di padre Paolo Dall’Oglio

Dal mondo della cooperazione e da quello dell’informazione l’impegno a non dimenticare la situazione siriana

 




ROMA – Si è svolto ieri a Roma, presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (Sioi),un incontro tra padre Paolo Dall’Oglio Sj, alcuni inviati della stampa nazionale più esperti sulla situazione mediorientale e operatori del mondo della cooperazione internazionale. La testimonianza di padre Dall’Oglio - attivo tessitore del dialogo da oltre trent'anni, espulso dalla Siria nel giugno 2012 - unita ai racconti degli inviati e all’esperienza delle Ong sul campo, hanno portato alla luce l’emergenza politica e umanitaria della Siria in tutta la sua drammaticità e urgenza.



L’incontro - promosso da Focsiv nell'ambito della Scuola di Politica Internazionale Cooperazione e Sviluppo - è stato aperto da Franco Frattini , già vice presidente della Commissione Ue e ministro degli Esteri e attuale presidente della Sioi .



Frattini ha fatto un richiamo all'Europa, affinché inizi a giocare un ruolo determinante che fin ora è stata incapace di assumere. “Come italiani abbiamo la responsabilità di interessarci allo sviluppo di questo popolo perché non siamo visti in chiave negativa – ha affermato Frattini - e non abbiamo un passato da farci perdonare e nei nostri confronti c’è gratitudine in quanto siamo spesi in tutti questi anni nella diplomazia culturale per preservare il patrimonio archeologico della Siria”.



Sono poi seguite le relazioni di Riccardo Cristiano, vaticanista e giornalista della Rai, autore di “Il giorno dopo la primavera”, libro intervista sulle prospettive delle primavere arabe e di Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera, corrispondente per 20 anni da Gerusalemme, che ha seguito le maggiori vicende della regione.



Padre Dall’Oglio è quindi intervenuto chiedendo “che la Corte penale internazionale intervenga su i crimini di guerra da qualsiasi parte provengano” e denunciando il “mancato soccorso della comunità internazionale”. Cercando di canalizzare le diverse buone volontà in una visione d’insieme propone la prospettiva di un “Unione Siriana” come modello di tipo federale per reagire alla deriva attuale che porta alla dislocazione del Paese. “Immagino un modello federale virtuoso, che nasca dalla riattivazione del desiderio dei siriani di ricostruire un'unica nazione”, p.Dall’Oglio ha concluso avvertendo che “in assenza di azioni efficaci la Siria diventerà un cratere di derive eversive e corrosive per tutta la società mediorientale e mediterranea”. “Ringraziamo sentitamente padre Paolo – ha detto Gianfranco Cattai, presidente della Focsiv – per la sua forte e credibile testimonianza ma anche tutti gli altri relatori ed esperti intervenuti per aver partecipato a questa riflessione, e cogliamo l'occasione per rinnovare il nostro impegno ad offrire spazi di informazione e approfondimento affinché non si spengano i riflettori sul “cratere” siriano e su tutta la situazione mediorientale. E’ sempre più necessario – ha proseguito Cattai - promuovere laboratori di approfondimento come quello di oggi e moltiplicarli nei territori, per dare voce ai testimoni ed operatori del settore della cooperazione, ai giornalisti inviati, a tutti cioè quelli attori che nel loro agire rischiano la vita e in quanto profondi conoscitori della complessa situazione mediorientale ci permettono di aprire gli occhi e scuotere le nostre coscienze. Non ci esimeremo – ha concluso Cattai – nel mobilitarci come società civile per fare pressione politica, anche attraverso le nostre reti, affinché si faccia l’impossibile per trovare in fretta soluzioni e si assumano responsabilità coerenti a livello nazionale, europeo ed internazionale, per fermare la violenza e le continue violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione e si impedisca così anche la crescita di fondamentalismi.”



Al dibattito sono intervenuti anche Sergio Bassoli, dipartimento politica internazionale Cgil, Domenico Chirico, direttore della Ong Un ponte per…, Umberto De Giovannangeli de l’Unità, Maria Gianniti, inviata Giornale Radio Rai, Gabriele Iacovino, responsabile analisti del Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali, Luisa Morgantini, Associazione per la Pace, già vicepresidente del Parlamento europeo.(Inform)

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